Breve itinerario attorno alla Dora: libri, bar, mattoni e limoni

Laura Cappelli Pubblicato il 28 Aprile 2019
Itinerario attorno alla Dora

La tredicesima volta che mi sono innamorata di Torino è stata davanti alla Dora. Il fiume femmina cittadino sa il fatto suo e offre di continuo differenti vedute torinesi, con una certa grazia direi. In una città dove i quartieri sono fluidi, dove Vanchiglia inizia ovunque e Aurora sembra non finire mai, niente è più bello che seguire una vorticosa pista d’acqua per girellare, leggere un romanzo al sole invernale e farsi trascinare in un bel bar a scaldarsi mani, chiappe e tutto il resto. Siete pronti per il Dora Tour?

3 motivi per andarci:

  • Per conoscere il magnetico signor Rocco, libraio mitologico di Torino in grado di ipnotizzare e farvi comprare bellissimi libri;
  • Per gli aperitivi consistenti e golosi di BarTu: cibo vero, non patatine;
  • Per la magia che offre il lungofiume al tramonto. Caro Po, non sei l’unico a facce sognà!

(Dedicato a Dora, un cane simpatico col nome giusto)

Itinerario attorno alla Dora

Il Ponte sulla Dora (quello fatto di libri)

Da maniaca compulsiva dei libri – averli, averli a strati, leggerli, averli anche senza leggerli, collezionarli, usarli come pellet e mobili di casa perché non so più dove cacchio metterli – non potevo non iniziare il mio giro lungo il fiume da una libreria che a quel fiume dedica un pezzo di sé. Parlo naturalmente de Il Ponte sulla Dora (via Pisa 46). A ridosso delle temutissime panche tamarre, in una piazzetta che è invece tutto un risveglio sensoriale, fra negozi di thè, boutique del cioccolato e sale da yoga, nasce questo meraviglioso covo letterario, indipendente e accogliente, che ospita spesso eventi, scrittori e lettori grondanti passione. Il signor Rocco, libraio di casa, è uno dei mostri sacri di Torino. Fondatore fra l’altro di Portici di Carta (km di libri su via Po), vi accoglierà con il suo tono ammaliatore. Il cedimento è sicuro. Passate alla cassa, pagate il romanzo, e via alla volta della tappa n. 2.

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Il ponte sulla Dora (quello fatto di mattoni)

Il vero ponte sulla Dora vi darà la sensazione di trovarvi in una Torino differente. Una pista d’acqua che svela il campus Einaudi, gigante e ruggente, una sfilza di alberi a perdersi e sopra a tutto la benevola collina di Superga. Da qui, oltre a spiare le case dei dirimpettai del lungofiume, che spesso offrono spettacoli gustosi – come mutande, baci e gattini – potrete scegliere di esplorare il b-side cittadino verso Corso Verona, imperdibile vialone alberato pieno di storie. Fra tutte, oggi, ci sediamo comodi a raccontarvi quella di BarTu.

Itinerario attorno alla Dora

BarTu: aperitivo optical con pizza unta e tanto calore

Di tutti i locali che popolano questa parte di Torino, casette basse, tanto verde e relax californiano, quello che mi piace di più si chiama BarTu (via Cagliari angolo Corso Verona). Stefano, quello che sta al bancone, ogni volta che mi vede mi fa il verso in romano. Ovviamente non c’è nulla di peggio al mondo di un piemontese che fa il verso a un romano.  Eppure – o proprio per questo – BarTu ha un calore tutto suo. Saranno i calici di bordeaux, l’aperitivo che sfama – si mangia davvero qui, mica noccioline – la musica, i divanetti e gli interni optical come una gonna di Twiggy. Sarà che d’inverno puoi sederti per ore al computer tra un caffè e un pranzetto di lavoro e che d’estate puoi rilassarti ai tavoli all’aperto in santa pace. In questo bar torinese la regola è stare bene e capita praticamente sempre.

film commission piemonte

Another brick in the wall: la sede della Film Commission

Appassionati di vecchie fabbriche riqualificate di tutto il mondo, unitevi! Dopo la sosta da BarTu vale la pena attraversare la strada per godere di uno dei miei industrial building preferiti: l’ex lanificio Colongo, ora sede della Film Commission Torino Piemonte. La prima volta sono entrata qui per caso e mi hanno detto che per i provini di Amore Maledetto dovevo mettermi in fila. La seconda volta nel cortile del La Piola del Cine ho incontrato Gifuni che parlava con Jonathan Lethem. Non ditemi che vi serve altro per andarci.

Where the Po meets the Dora <3

Brilli o no, vi consiglio di continuare poi a camminare lungo il fiume per non perdervi il gran finale: la pomiciata più bella di Torino. Seguendo la Dora verso Sassi, vi capiterà di trovarvi davanti questo romantico spettacolo di affluenti, tronchi e tramonti. Da un lato la bella collina di Superga, dall’altro la punta della Mole – fra l’altro assolutamente motivazionale se vai a fare jogging – e in mezzo l’abbraccio del galante Po e della riottosa Dora. Io resterei a guardarli limonare per ore.


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