L’estate è fatta di mare, caldo, sabbia, code, scottature, code, cocktail bordo spiaggia ammassati sul bagnasciuga, code, ah no? Infatti, perché non è questa la storia di oggi.
Immaginatevi aria fresca, spazi aperti, tranquillità, questi sono i pilastri della nostra storia; armatevi di scarpe da ginnastica, maglioncino e amico a quattro zampe, oggi si va ai piedi del Gran Paradiso, in un borgo tutto da scoprire, fatto di gioventù che riprende la storia e la trasforma in una baita extra lusso, questa è Pra di Brec.
Google Maps fornito dall’altissimo:
Per arrivare in paradiso si fa sempre un po’ di strada, ancora oggi però non si hanno le coordinate precise, ecco quindi che interpreterò la mia personale forma di paradiso. Guidate impostando il navigatore a Locana, una volta arrivati a Pont Canavese avverte San Pietr, ah no, i ragazzi, i quali vi aspetteranno all’inizio della strada che vi condurrà in una baita vista valle perfetta per dimenticarvi il perché avete deciso di fare le vacanze al mare la settimana di Ferragosto.
La pietra del Diavolo:
Pra di Brec ha una storia centenaria, come il borgo in cui è ospitata, Locana. Terra di miti e leggende, tipo quella della Pietra del Diavolo. Si narra infatti che nel borgo di Montepiano, in mezzo ad un bosco, ci sia una enorme pietra piatta, un giorno i vicini di Montigli fecero un patto con il signore delle Tenebre per avere metà di quella pietra. Facile.
Così una notte gli abitanti furono svegliati da un frastuono assordante e quando arrivarono alla pietra video un enorme scalpello usato da Satana in persona. Gli abitanti scacciarono Lucifero, il quale non riuscì a finire l’opera, ancora oggi sono visibili i segni dello scalpello e del suo lavoro approssimativo lasciato a metà. Bello vero? Lo so.
Heidi spostati che c’ho da fare:
La baita è in fase di ristrutturazione, saranno più di due gli alloggi che ospiteranno chi vorrà vivere questa esperienza unica, per ora le scelte sono tra Pero e Marianna e Pierino e Ermelinda.
Due soluzioni perfette per un viaggio in compagnia o una vacanza in famiglia, consiglio personale, se volete fare i romantici buttatevi su Pierino e Ermelinda, se vi serve pratica Pero e Marianna.
Entrambi gli appartamento sono provvisti di cucina indipendente, bagno e due postazioni letto.
Pierino e Ermelinda hanno una vetrata sconfinata che incornicia la valle, perfetta di giorno per vedere i daini passarvi accanto e la notte per contemplare il tappeto di stelle sopra la vostra testa accompagnato da un bicchiere di vino. Lasciatevi cullare dal salone e concludete la serata nel letto a soppalco appena sopra le vostre teste. Occhio se avete animaletti piccoli tipo Filippo, potrebbe non gradire l’altezza. Cosa non si può far econ un vecchio fienile…
Pero e Marianna invece hanno dalla loro due splendide camere da letto e una sala da pranzo interamente scavata nella roccia. Perfetta se siete in gruppo o se non soffrite le altezze. Ottima base per eventuali escursioni nel parco Nazionale del Gran Paradiso o più semplicemente intorno alla baita. Comoda, tranquilla e funzionale dispone anche di barbecue esterno. Il vero cuore della casa, utilizzato dai nonni dei proprietari e ancora oggi imbattibile.
Il rumore dei piatti di nonna Lucia, la mia:
Pra di Brec non è solo un luogo di vacanza, tra quelle mura ho percepito amore, cura nei particolari e volontà di rendere di nuovo vivo un luogo che un tempo ha racchiuso le vicende di vita di tanti esseri umani. Ristrutturare una vecchia casa è un gesto d’amore per chi un tempo ha posizionato il primo mattone, è rispetto per le tradizioni e voglia di innovazione.
Molto spesso si pensa ad una vacanza correlata al lusso tralasciando l’importanza del luogo, Locana è una parentesi lontana da ogni fonte tecnologica in cui tutto sembra scorrere lento, proprio come il fiume in cima alla montagna che vedo attraverso il grande vetro davanti a me.
Mi ricorda le passeggiate con nonno Giovanni, cercando i bastoni per costruirmi canne di legno. Non chiedetemi perché ma da piccola ero appassionata di bastoni da passeggio e talpe. Cose che mio nonno non mi faceva mai mancare, insieme ai fiori di nonna Lucia, sempre impeccabili nell’orto di famiglia.
Ora se torno nella casa di campagna vedo desolazione, solitudine e malinconia. Niente è più vivo, sotto tutte quelle foglie però ci sono ancora i gradini costruiti da Giovanni e gli alberi di susine che garantivano le mie merende. Spero un giorno di poter rivedere anche io la casa della mia gioventù come ho visto Prà di Brec. Senza tempo, ancora viva, ancora piena, ancora famiglia.
Si mangia pure:
Non preoccupatevi, sapevo che ve lo sareste chiesti, potete tranquillamente ordinare con anticipo colazione, pranzo,cena o tutti e tre ai ragazzi della struttura, essendo i proprietari della gastronomia del paese la bontà è assicurata.
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