Almanacco – Vintage prima di te

Elsa Pagano Pubblicato il 21 Settembre 2019

I miei giri di shopping con le amiche cominciarono alle scuole medie ed Almanacco fu il primo negozio vintage in cui entrai: ricordo bene la sensazione di trovare qualcosa di speciale, a metà strada – nella mia personale scala di belle evocazioni – tra una foto di Mimmo Jodice e la prima collana che papà regalò a mamma da fidanzati, da mostrare con orgoglio e al contempo custodire gelosamente.

Almanacco
Via Macelli di Soziglia 39R
+39 010265605
Facebook | Instagram
Ma – Sa | 11 – 19
Prezzo | 20 – 200€

Almanacco è uno dei negozi vintage storici di Genova, aperto in Via Macelli nel ’79 e rilevato dieci anni dopo da Silvia (assieme ad un socio, ora musicista in Danimarca), colei che sin da quando aveva vent’anni porta avanti questa attività fatta di passione per l’usato d’epoca anni ’60 e ’70 e di studio costante di moda e tendenze.

Non a caso, tra i suoi libri spicca il dizionario della moda, dove mi rimanda alla voce “Giorgio Grati” quando le chiedo informazioni sul meraviglioso abitino seventies in maglina color pesca che indossa quando vado a trovarla. Qui si servono costumiste, clienti milanesi e moltissimi turisti. Una cliente francese ha mostrato a Silvia la descrizione del negozio sulla Guida Michelin: “Vêtements vintage très appréciés des fashonistas génoises. En fouillant, on y trouve de jolies choses à coup sûr” e quindi quando andrete a trovarla anche voi saprete che, qualunque cosa sceglierete, starete acquistando un capo unico, da lei accuratamente selezionato forte della propria cultura in costante divenire ed, ovviamente, del suo occhio esperto.

Il vintage a Genova, ieri

La passione per il vintage a Genova è storica. Silvia mi racconta della scena sottoculturale cittadina tra gli anni ’80 e ’90, con skins, mods e rude boys, tutti orgogliosamente curati nell’abbigliamento, che facevano incetta di capi anni ‘60 proprio da Almanacco in vista di serate gloriose nei club alternativi come lo Psyco, il Coccodrillo – dove passò anche Nico dei Velvet Underground – ed il Quaalude, che ancora resiste. Il socio di Silvia era un Dj e faceva ballare la black music al Lucrezia, dando vita ad uno scenario newyorkese, luogo di incontro tra genovesi e comunità caraibica locale. E poi nei primi anni Novanta andavano di moda gli anni Settanta, così ci si vestiva sempre da Almanacco, sta volta per le serate in discoteca.

Vi assicuro che entrare in questo negozio e chiacchierare con Silvia è già di per sé un’esperienza arricchente, poi quando decide di mostrarmi le fotografie in bianco e nero di una sua sfilata negli anni ’90 a Genova comincio letteralmente a sognare.

Il vintage a Genova, oggi

Silvia ancora oggi sa accontentare le signore genovesi che arrivano da lei alla ricerca di quelle camicette che, di quel cotone lì e a quel prezzo lì, non si trovano più! Ed al contempo Almanacco è punto di riferimento di giovani con l’aspirazione di emergere esteticamente dalla massa, ma per davvero. Infatti Silvia è lieta di consigliare pezzi davvero alternativi: camicie da uomo di Versace, Pierre Cardin e Fendi (dai 20 ai 40 euro), trench, giacche di pelle e di renna (dai 100 euro), Lacoste esclusivamente made in France (a 30 euro), e poi abiti, pantaloni, cappotti delle famose sartorie genovesi d’un tempo…Insomma qualcosa di realmente unico, che difficilmente vedremmo indosso a qualcun altro in città.

Almanacco poi è il posto giusto per le ragazze che amano le linee pulite degli abitini anni ’60 e per chi ha il piedino di fata come me c’è una vasta scelta di scarpe originali dagli anni ’60 agli anni ’80, belle, nuove mai indossate, provenienti dal fondo di un negozio in Sicilia.

Sulle note di Dedicato della Bertè esco da questo magico negozio, pensando a quanto sarebbe bello se tutti coloro che leggeranno questo articolo venissero a scoprire qui, in Via dei Macelli di Soziglia, cosa rischiamo di perderci tra un grande magazzino e l’altro!


All images © 2019 Carola Pisano