Il bar tour di Roma per Zero Waste Cocktails insieme a Flor de Caña
Venerdì 29 luglio abbiamo preso parte a una serata organizzata da Velier, storico importatore e distributore di distillati di qualità, in collaborazione con Flor de Caña, etichetta di rum nicaraguense prodotto in maniera eco sostenibile, per aderire all’iniziativa “Cocktails Zero Waste”. Con questo progetto, giunto al secondo anno, Flor de Caña si impegna a promuovere in oltre trenta paesi cocktail unici e sostenibili, grazie anche alla collaborazione e alla creatività dei bartender che aderiscono all’iniziativa.
L’idea è quella di creare dei cocktail zero waste, dando nuova vita a materiali di scarto che altrimenti genererebbero rifiuti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare non solo il mondo dei bartender, ma anche i consumatori, avvicinandoli sempre più ad una mentalità che rifiuta lo spreco e strizza l’occhio al riciclo e al riutilizzo.
Siamo state accompagnate dall’ambassador Flor de Caña Marco Ferretti in un bar tour per degustare drink zero waste e farci avvicinare ancor di più al tema, dandoci inoltre modo di conoscere nuovi posti che si stanno sempre più affermando nel panorama della Roma da bere. Sulla scia dell’entusiasmo, pronte a scoprire nuovi mix e sapori, abbiamo deciso di rinominare il nostro venerdì un “beverdì”.
by Monica Maida e Luisa Cuomo
Rude Centocelle, il mixology incontra la borgata
Il primo locale che ci ospita è il Rude Centocelle, cocktail bar nella periferia est di Roma che sta prendendo sempre più spazio nel panorama romano.
Il cocktail che beviamo si chiama “Don’t Ask Waste”: è un richiamo alla classica colazione romana, ovvero cornetto e caffè. Il cocktail è a base di rum Flor de Caña, cordiale albicocca e caffè, sciroppo di zucchero e fake lime. Lo scarto è preso dal caffè residuo dei bar adiacenti al locale, di cui la zona pullula più che mai.
Il sapore? Una vera e propria colazione romana, che ci rimanda alle prime gioie del mattino.
Makai Surf & Tiki Bar: un invito al relax
Continuiamo il nostro tour e approdiamo da Makai Surf & Tiki Bar, nel cuore pulsante della vita notturna del quartiere Ostiense. La filosofia del locale è: entra qua dentro per scordarti di quello che c’è fuori. Musica dal sound hawaiano, collane di fiori, sedie e tavole di vimini, un posto dove tutto è un esplicito invito al relax.
Dopo aver ricevuto la nostra collana di fiori, ci sediamo al bancone, dove veniamo deliziate da un piccolo flair show da parte del bartender Lorenzo Verrucci, proprietario del locale. Lorenzo ci prepara il suo cocktail zero waste “Nicaragua Revenge” a base di rum Flor de Caña, succo di lime, succo di arancia, gardenia mix, passion fruit, agrumi e menta. Il gardenia mix è una preparazione tipica della cultura tiki a base di burro, miele e spezie che variano da preparazione a preparazione, e qui la parte “no waste” è data dalle bucce di lime e arance che vengono usate per aromatizzare la bevanda.
Brindiamo al grido di Okole Maluna, il brindisi tiki!
Jigger: eleganza e stravaganza
Arriviamo all’ultima tappa, che ci vede stanziare nel quartiere centrale di San Giovanni. Entriamo da Jigger, un locale dal mood tropical, con eleganti pareti blu e carta da parati tanto raffinata quanto selvaggia. Assistiamo alla preparazione del drink no waste “Flora”, a base di rum Flor de Caña, soda al pompelmo, cordiale di habanero, sciroppo fondi di caffè e purea di mela, fake lime e fetta di habanero. La parte sostenibile è una scomposizione di ingredienti presi da altri drink per non buttare nulla. Il mix è un’esplosione intensa di gusti che variano dal sapido all’amaro, dal fresco al piccante.
Siamo sempre più convinte che la filosofia zero waste sia in grado di arrivare ben più lontano di quello che pensiamo, e la serata passata è stata un perfetto esempio su come questo movimento possa essere associato a qualsiasi realtà.
All images @ 2022 Valerio_vesci & Andrew_werdna98