Borgo Pio: scoprirlo a piedi, passo per passo

Chiara Barsotti Pubblicato il 29 Ottobre 2020

È stimolante trovare ogni mese un posto nuovo da esplorare, per camminare insieme e condividere tragitti, scoperte, angoli e locali, girando tra i quartieri di Roma che non si conoscono mai abbastanza, per quanto offrono e contengono.

Dopo la Garbatella, questa volta puntiamo al centro e vi porto a Borgo Pio, all’interno del Rione XIV o Rione Borgo, tra la Basilica di S. Pietro, Castel Sant’Angelo e altre vie caratteristiche come Borgo Vittorio, Via dei Tre Pupazzi, Via degli Ombrellari.

Ungaretti diceva che la meta è partire e allora… partiamo, scarpe comode e occhi accesi!

Borgo Pio, edificio caratteristico con porta verde
Borgo Pio

Come arrivare a Borgo Pio

Quali strade conducono qui? Se siete già nella capitale, Borgo Pio è facilmente raggiungibile dalla fermata della Metro A Ottaviano: da lì, basterà dirigersi verso la basilica di S. Pietro e svoltare a sinistra alla Chiesa di Sant’Anna. In dieci minuti a piedi siete arrivati.

Se invece venite da fuori, la fermata ferroviaria più vicina è quella di Roma S. Pietro. Ci sono vari autobus che partono dalla stazione, ma il mio consiglio è di optare per una bella e rilassante passeggiata di circa un quarto d’ora… procedere senza fretta, guardandosi intorno, è parte integrante (e piacevole) del tour!

Alla Chiesa di Sant’Anna, c’è la bandierina di start per entrare a Borgo Pio. E immediatamente c’è una sosta da fare: in questo punto, si trovano alcune fontane particolari e sulla destra spicca la Fontana delle Tiare, in via Largo del Colonnato. Questa fontana simboleggia il Rione Borgo e la Città del Vaticano, con le tre Tiare Papali, le Chiavi di San Pietro e le tre conche a forma di conchiglia.

Un Borgo nel cuore di Roma

Ciò che mi colpisce fin da subito entrando a Borgo Pio è la sua atmosfera raccolta: sembra davvero di trovarsi in un piccolo borgo! La strada è pedonale e lastricata di sanpietrini, così come le viuzze che si diramano, gli edifici hanno un aspetto medioevale e i negozi fanno pensare ad attività commerciali d’altri tempi. Non sembra di essere in città e tantomeno in una metropoli, per di più a pochi metri da uno dei luoghi più famosi al mondo. È questo il suo fascino: nel cuore di Roma, batte un altro cuore, poco esteso ma assai vibrante.

Superando via del Mascherino e il vicolo del Farinone, eccoci all’incrocio con il vicolo delle Palline. Ciascun vicolo che si affaccia su Borgo Pio merita uno sguardo, ma questo scorcio è davvero suggestivo: con i suoi edifici del XVI e XVII secolo, si affaccia sul Corridoio di Borgo – dove si trova lo stemma con le sfere medicee di Papa Pio IV che danno il nome alla via – ed ospitò l’architetto Domenico Fontana (civico 24).

Vicolo delle Palline, edifici storici del XVI e XVII secolo
Vicolo delle Palline

Spostandoci ancora, superiamo il vicolo d’Orfeo e giungiamo in Piazza del Catalone, che merita a tutti gli effetti l’appellativo di frame più instagrammabile di Borgo Pio! Come mai? Basta osservare gli edifici coperti di edera, i piccoli locali color pastello (come “Hedera”, di cui vi parlo qualche riga sotto) e la Fontana dell’Acqua Marcia. Questa fontana (la seconda famosa della zona) ha un aspetto singolare e ricorda le edicole che gli antichi romani dedicavano agli dei pagani. 

Borgo Pio, porta verde
Borgo Pio

Fermarsi ed assaporare

Borgo Pio non mancano di certo i ristoranti e i locali dove potersi concedere una pausa, dolce o salata che sia. Vi lascio la mia top 4, per andare sul sicuro:

Gelateria del Monte, Borgo Pio, 131 | È un locale storico e ben fornito. Il gelato artigianale è di ottima qualità, i gusti sono tanti – da provare assolutamente: mandorla e pistacchio – e la cortesia non manca. Cosa chiedere di più?

Ristorante Arlù Borgo Pio, 135 | Un angolo di paradiso in cui assaporare sia i piatti tipici della tradizione (un must: la carbonara), sia quelli più “gourmet” dai tratti sfiziosi ed innovativi. Non rimarrete delusi, vi assicuro!

PassPartout, Borgo Pio, 50 | Coccole romane: materie prime scelte con cura e personale disponibile e accogliente. All’esterno, i tavoli si affacciano sulla strada principale e sono gradevoli per pranzare, ordinando magari dei pici cacio e pepe e un tiramisù!

Hedera, Borgo Pio, 179 | Ampia scelta di dolcetti e prelibatezze fin dalla soglia e a perdita d’occhio: biscottini, cannoli, fette di torta (e chi più ne ha, più ne metta) da gustare comodamente seduti o a portar via. 

Borgo Pio, antico forno

Last, but not least

Dopo aver ripreso calorie ed energie, non è ancora il momento di tornare a casa: continuate a passeggiare ancora un po’ tra queste vie, vagate nei vicoli, cercate dettagli… insomma, curiosate! Borgo Pio è uno scrigno che nasconde i suoi tesori, visibili solo se lo sguardo è attento: un esempio? Piazza delle Vaschette e i cortili laterali, che sapranno stupirvi.

E a proposito di tesori nascosti, i muri di Borgo Pio sono invasi dai colori dell’ironica street art dell’artista romano Maupal (Maurizio Pallotta): qui sotto le opere “Super Pope” e “Un metro”. Riuscite a trovarle?

E ancora, proprio alla fine del giro, come un saluto di arrivederci, fermatevi a guardare la terza delle tre fontane caratteristiche di questa via: la Fontana delle Palle di Cannone in via di Porta Castello, che si trova vicino al Passetto (il corridoio costruito sopra le mura difensive che unisce Castel Sant’Angelo ai Palazzi vaticani).

Fontana delle Palle di Cannone, via di Porta Castello
Fontana delle Palle di Cannone, via di Porta Castello

Qui salutiamo gli ultimi palazzi di borgo, in attesa della prossima meta!

E a proposito di Castel Sant’Angelo e Palazzi vaticani… perché non portare questa passeggiata ad un altro “livello”, andando a godersi Roma dall’alto?


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