Camminata nel Parco del Gran Paradiso a due ore da Torino

Monica Pianosi Pubblicato il 22 Luglio 2019
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Prendi una domenica di giugno con le temperature sopra i 38 gradi. Prendi che non hai messo la sveglia presto, ma che hai voglia di scappare lontano dalla città e al fresco. Prendi i tuoi amici migliori, quelli che scalpitano per camminare in montagna, la crema solare e un cappellino e preparati per andare a toccare la neve a luglio. Direzione Ceresole Reale e il Parco del Gran Paradiso.

Per arrivare | In macchina prendi l’autostrada per Aosta e poi esci a San Giorgio Canavese
Distanza da Torino | 1 ora e 40 minuti
Partenza | Rifugio Guido Muzio
Arrivo | Rifugio Jervis
Durata della camminata | 1 ora e 50 minuti
Dislivello | 600 metri
Adatto a | tutti, ma se si ha un po’ di allenamento si sale più in fretta e senza soffrire

Dove parte la camminata nel Parco del Gran Paradiso

Arrivate in macchina al Rifugio Guido Muzio dove troverete un comodo parcheggio e tutti i comfort prima di iniziare (caffè, acqua, due chiacchiere e la possibilità di farvi preparare un panino da portare via). Dirigetevi poi verso la montagna, attraversate la statale e un ponticello e prendete il sentiero 530. La partenza è a lato dello skilift baby, difficile sbagliare. Arrampicatevi su per la pista da sci e iniziate la camminata passando in mezzo al bosco.

La camminata da Ceresole Reale al rifugio

Il sentiero è molto ben segnalato con le classiche strisce rosse e bianche sulle rocce ed è molto vario. Passerete in mezzo alla pineta, poi in una parte più scoscesa di pietre e lastroni dove l’erba è alta e dove il rododendro la fa da padrona. Infine arriverete nella zona ai piedi del ghiacciaio dove solo l’erba cresce e dove riuscirete a trovare un po’ di neve ancora in pieno luglio. Al Rifugio Jervis si mangia e si può anche dormire (in maniera molto rudimentale). Noi siamo andati di domenica, non avevamo prenotato e non abbiamo avuto problemi a trovare posto per pranzare, con la classica polenta naturalmente. Il cibo è delizioso e dovete assolutamente assaggiare la toma, fresca e puzzona come non mai e le torte che vi daranno la carica giusta per continuare la camminata o per scendere! Mi dicono anche ottime le acciughe al verde e la polenta con il cervo. Su cui io però non mi pronuncio!

Le camminate dal rifugio Jervis

Dal Jervis partono diversi sentieri e camminate per altri rifugi e per le vette più elevate. Per noi visto l’ultimo minuto di organizzazione della gita e la mangiata di polenta andava bene così. Siamo rimasti a prendere un po’ di sole attorno al laghetto che si crea dall’acqua del ghiacciaio… una freschezza!!!!! E poi siamo ridiscesi. La discesa è un po’ dura su caviglie e ginocchia quindi prendetevela comoda!


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