Tipografia Alimentare è dei posti più amati del quartiere Turro. In questo locale ben illuminato ci si può godere la giornata dal mattino presto fino alla sera con ingredienti e prodotti selezionati perfetti per essere degustati da soli o in compagnia.
Perché abbiamo inserito Tipografia Alimentare nella guida alla Milano Sostenibile
Probabilmente (anzi di sicuro!) sono di parte, perché conosco il locale da quando ha aperto e poi si trova proprio sotto casa, ma per me Tipografia Alimentare è uno tra i locali più interessanti a Milano. I fondatori da subito hanno avuto un’idea molto chiara di quello che volevano portare avanti e lo hanno sempre fatto. Un’idea probabilmente un po’ controcorrente, magari un po’ alternativa, ma che è risultata essere di grande successo perché il locale è spesso pieno e le serate più particolari sono sempre sold-out.
Nonostante questo, non si può dire che Tipografia Alimentare segua quello che va di moda. Si può invece dire che siano proprio loro a definire la loro filosofia riuscendo così a creare un posto che non si trova da nessun’altra parte. Un posto dove mangiare piatti insoliti, bere dei vini ‘assurdi’ (come dice Martina, co-fondatrice di Tipografia Alimentare insieme a Carla) e assaggiare prodotti da forno pazzeschi.
La sostenibilità di Tipografia Alimentare in quattro punti
Martina, mi ha spiegato che sono quattro le tematiche importanti per loro legate alla sostenibilità: ossia la Sostenibilià “Umana, Ambientale, Creativa ed Economica.
Il primo è immediatamente evidente seguendo TipA su instagram. Durante il loro giorno di chiusura (solitamente di martedì) vengono pubblicate le foto di tutto il team o quasi da luoghi più meno meravigliosi mentre stanno degustando piatti e/o vini che a me fanno venire continuamente l’acquolina in bocca. Quindi la Sostenibilità Umana non è solo un termine burocratico per TipA, ma un vero e proprio momento di svago e formazione per tutto il team.
I fornitori di Tipografia Alimentare sono tutti produttori piccolissimi, potremmo dire microscopici. Come mi spiega Martina lavorano solo con produttori che “a loro volta compiono con rigore delle scelte agricole pulite. Siamo molto ferme sulla scelta delle materie prime, dando spazio alla stagionalità, ma anche all’unicità di materie prime poco utilizzate, per farle conoscere e scoprire dai nostri clienti.”
Non è infatti inusuale vedere negli scaffali e nei frigoriferi di TipA dei barattoli con polveri varie e prodotti in fermentazione. Questo viene fatto per evitare di sprecare le verdure (ma non solo) e dargli ancora più valore. E questo è un bel collegamento per arrivare alla spiegazione del terzo punto: la creatività. Martina continua: ”Cambiamo il menu con costanza, scegliamo prodotti sconosciuti, assaggiamo vini assurdi e ci divertiamo a fare ‘cose strane’. Fermentiamo verdure, facciamo i nostri salumi, proviamo la kombucha.” E se tutto questo sembra impossibile, è possibile passare dal locale per provare uno dei prodotti che esce dal Forno nascosto, l’ultima ‘invenzione’ di TipA che tutti i giorni sforna pane, pizze e brioche che non sono solo ottime, ma soprattutto uniche, perché è difficile trovare qualcosa di simile a Milano.
Ultimo, ma non meno importante elemento di sostenibilità è l’economia. Perché è molto bello avere ambizioni elevate, ma alla fine tutti – dai dipendenti ai fornitori – devono essere valorizzati anche economicamente. Che magari vuol dire che una colazione o una cena da Tipografia ha un prezzo diverso da quello del solito bar. Ma avendo letto tutto quello che vi ho raccontato qui sopra, è facile capire come tutto questo sia anche profondamente giusto. Martina continua a spiegarmi: “Non abbiamo timore di far pagare dei prezzi giusti per il lavoro di tutte le persone che costruiscono ogni giorno con passione Tipografia Alimentare.”
Sei la mia TipA!
Nell’autunno del 2017 notavo per la prima volta che stavano facendo dei lavori all’ex ufficio postale in Via Dolomiti (zona Turro/Gorla), ma è stata una mia amica che mi ha illuminato sulla nuova destinazione d’uso: un food hub! Curiosa come sono, sono passata più volte a settimana per essere tra le prime ad entrarci. Finalmente a gennaio 2018 ho scoperto che questo ex-ufficio postale era diventato un posto molto luminoso, arredato con un mix di mobili usati e con un grande bancone di marmo per dare il benvenuto a chiunque entrasse. Una volta aperta la porta, ho subito capito che questo era un posto che mi piaceva e sono molto contenta di averlo praticamente sotto casa!
Cibo e racconti da Tipografia Alimentare a Milano
Il nome di questo locale, Tipografia Alimentare abbreviato in TipA, fa riferimento allo scopo del progetto: usare ingredienti con una storia e raccontarla agli ospiti. TipA non vuole essere il solito posto dove fermarsi solo per un caffè andando a lavoro o per un pranzo veloce. Qui organizzano incontri per far conoscere al consumatore l’origine degli ingredienti e i prodotti usati, il processo di produzione e il loro sapore. È nato come food hub, un posto dove produttore e consumatore potessero incontrarsi.
Un’attività che seguono gli stessi membri del team di TipA. Oltre alle visite ad aziende agricole e cantine e la formazione rivolte principalmente allo staff (che arriva quindi preparato al tavolo) vengono spesso anche organizzate delle serata speciali, che sono spesso uno scambio tra il team di Tipografia Alimentare e colleghi che vengono da altre città, ma seguono la stessa filosofia. Così invece di andare a un concerto, è possibile decidere di partecipare a uno ‘spettacolo gastronomico’ e così degustare piatti inventati in collaborazione tra i due team.
Tutta la giornata
Nell’ultimo anno, ci sono stata diverse volte, in diversi momenti della giornata. A colazione si mangiano le brioche appena preparate proprio dal loro ‘Forno Nascosto’ o una fetta di torta, leggendo uno dei giornali messi a disposizione. Durante il pranzo è possibile scegliere piatti particolari, ma eccezionali preparati dalla giovanissima squadra in cucina. Mentre la sera si fa l’aperitivo con vini naturali, birra alla spina o cocktail fatti con ingredienti insoliti. Tutto quello che si trova qui è selezionato da Martina e deve rispettare un certo livello di qualità.
I piatti sembrano semplici, ma sono estremamente ricercati, hanno gusti delicati e spesso anche insoliti. Carla, fondatrice del progetto, mette tutto insieme, fa la manager (eh, sì, a Milano ci piace usare parole inglesi) e ti accoglie dalla mattina presto fino alla sera tardi. Questo locale ha proprio un suo carattere (ecco la tipografia, che vedi anche nei menù scritti a mano) che non è possibile trovare da nessuna altra parte.
Questa attività è inserita all’interno della nostra Guida alla Milano Sostenibile realizzata in collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito del progetto Food Wave. Scopri tutti gli altri luoghi sostenibili di Milano qui!
All images © 2023 Roy Bisschops
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