Cioccolato Calcagno, torinese dal 1946

Monica Pianosi Pubblicato il 5 Aprile 2019
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Quando si parla di cioccolato a Torino si sa di andare sempre sul sicuro! Ancor di più quando si parla di un marchio storico che è stato recuperato e rilanciato da un gruppo di giovani imprenditori piemontesi con l’obiettivo di fare cioccolato con gusto e semplicità! Cioccolato Calcagno rinasce a Collegno e ci ha fatto riscoprire alcune ricette storiche!

Cioccolato Calcagno
Via Paolo Losa 21 | Collegno (TO)

Lunedì – Giovedì | 9.30 – 18.30
Venerdì | 9 – 18

Costo | tavoletta tradizione 100gr 3.60€

Sito | Facebook | Instagram

Tre motivi per andare:

  1. Per gustare la loro crema spalmabile fondente, ma anche quella al pistacchio. Non riuscirete a staccarvi dal barattolo, ma sotto il cuscino ci sta bene!
  2. Per assaggiare le tavolette aromatizzate e conoscere il cuore di persone meravigliose
  3. Perché si trova al capolinea della metro a Collegno ed è un’ottima scusa per avventurarsi fuori dalla nostra #comfortzone torinese

Cioccolato Calcagno, torinese dal 1946

La fabbrica Calcagno è una storica fabbrica di cioccolato torinese che aveva sede in zona Aurora/Rossini. Meno famosa di illustri cugini torinesi, si stringeva in un laboratorio non grandissimo e aveva un pubblico affezionato che gli voleva un mondo di bene e che sapeva dimostrarlo (tipo passando i pomeriggi nello spaccio aziendale a chiacchierare! Meraviglie della torinesità!).

Nel 2018 però un gruppo di amanti del cioccolato Calcagno si sono messi insieme e hanno deciso di rilevare l’azienda e di rinnovarla. Hanno così spostato la sede a Collegno (esattamente all’uscita della stazione della metro, comodissima per qualsiasi torinese appiedato come noi 😉 ), mantenuto le persone che già lavorano nell’azienda e creato un sistema di impresa che fosse eticamente proiettato al presente, sostenendo con la loro attività “I bambini delle fate” azienda che si occupa di progetti concreti di sostegno alle famiglie con bambini autistici.

E visto che nessuno dei soci aveva specifiche competenze in materia di cioccolato, ma tanta voglia di fare, si avvalgono della consulenza di Lorenzo Zuccarello, maitre chocolatier.

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La ricetta del gianduiotto Calcagno

Ahimè non siamo riusciti a scucire a Carlo e Alessandra la ricetta. Giustamente dopotutto, ma ci hanno raccontato gli ingredienti:

  • Cioccolato fondente
  • Massa di cacao
  • Latte in polvere
  • Vaniglia
  • Nocciole
  • Mandorla amara

Assaggiandoli (perchè non si poteva mica non farlo no?) abbiamo assaporato e notato molto bene la nota di mandorla amara che riesce a dargli quel tocco in più e renderlo diverso dai gianduiotti che avevamo assaggiato fino ad ora. Una bell’idea e una bella scoperta.

Cioccolato in tutte le sue forme

La volontà dei soci di Cioccolato Calcagno è quella di riprendere e recuperare le ricette storiche dell’azienda e del patrimonio torinese. Per esempio puntano molto sui gianduiotti naturalmente, ma anche sui diablottini, piccole e semplici pastiglie di cioccolato in purezza. Hanno poi ripreso le ricette delle creme spalmabili, fondente e al latte, ma anche quella alla nocciola senza latte e al pistacchio (da non perdere) e riproposto i cremini.

Infine, menzione speciale va alle tavolette e alle nocciolate. Le tavolette spaziano da quelle tradizionali a quelle Cru, ossia preparate con cioccolato mono-origine, a quelle speziate e inclusive, come quella allo zenzero e al peperoncino, all’assenzio (l’avete mai provata?) o quella di cioccolato bianco con chicchi di fave di cacao… la mia preferita!

Per ora tutte ricette della tradizione Calcagno (ma dopotutto non hanno neanche un anno) chissà però che presto non arrivi una creazione tutta nuova…!

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Una storia di reinvenzione e rivoluzione

La storia del Cioccolato Calcagno è una storia legata al reinventarsi, al mettersi insieme, fare gruppo, mettere insieme le proprie forze e le proprie difficoltà. Ce lo ha raccontato Alessandra che nasce ingegnere e che oggi è la ‘colla’ di questo posto. E con ‘colla’ intendo che è direttore creativo, marketing, della logistica e che si occupa di tutto quello che succede in fabbrica fino alla vendita di questo meraviglioso cioccolato. Quindi con ‘colla’ (e poi proprio io non potrei mai dirlo) non intendo sminuire la sua posizione.

Questa storia è venuta fuori durante l’intervista, quella seria seduti attorno al tavolo in sala riunioni a parlare, ma è poi venuta fuori più forte mentre ci trovavamo nello spaccio a raccontarci un po’ delle nostre vite. E così mentre Daniele e io le raccontavamo delle Strade, di come fosse il nostro piano c nella vita, di come io avessi studiato architettura e ora mi occupassi di marketing, di come la nostra fashion blogger fa l’ingegnere meccanico, l’abbiamo vista sorridere. Sorridere di una storia già sentita. Di un impegno, un cuore e una passione condivisa. Del sapere che cosa vuol dire sporcarsi le mani e rimettersi in gioco. Reinventarsi ogni giorno e imparare di nuovo. Sorridere del bello di questa vita che non sa mai cosa ti mette davanti e di come affrontarlo ogni giorno con coraggio. Io nella storia di Alessandra mi sono un po’ rivista e visto che credo nelle persone coraggiose non posso che fare a lei e a tutta il gruppo che porta avanti l’azienda Calcagno un grande in bocca al lupo!


All images © 2019 Daniele Epifani