Sono fortunata a vivere nel bel mezzo delle Langhe, ma sono ancora più fortunata ad avere a lavoro una Direttrice anche Sommelier. Proprio lei dopo una chiacchierata su vini arte e colline mi ha fatto scoprire la cantina di Michele Chiarlo. Mi è bastata un’occhiata al sito, una lettura veloce alla loro storia e subito ho prenotato una visita… Importanti artisti hanno contribuito nel corso degli anni a rendere i territori di Michele Chiarlo ricchi di sculture, quadri e installazioni artistiche creando la prima land art tra i vigneti. Sembra incredibile come arte e vino possano unirsi e legarsi insieme così armoniosamente, e in questa cantina ci sono riusciti alla grande!
Cantina Michele Chiarlo
Strada Nizza-Canelli | Calamandrana
Apertura: tour su prenotazione – Art Park La Court libero
Prezzo: degustazioni da 14 euro
Tre ragioni per cui andare da Michele Chiarlo:
- Arte: se siete appassionati di arte qui potete trovare racchiuse opere di artisti famosi e passeggiare tra i vigneti della cantina ammirandole una ad una. Un plus? Scaricando la loro app La Court Audioguide si possono in visitare in autonomia sun e giù per le colline.
- Econosostenibilità: da diversi anni la cantina fa parte di VIVA, progetto di econosostenibilità della vitivinicoltura, che riduce al minimo l’impatto ambientale a partire dai vigneti fino al prodotto finito. L’attenzione alla natura in tutte le sue forme è uno dei punti di forza della cantina.
- Bontà: ci credereste mai che ho assaggiato (e prontamente fatto scorta) uno tra i più buoni Moscati d’Asti della mia vita? Il Nivole di Michele Chiarlo ha una dolcezza e raffinatezza per me ineguagliabile.
Etichette, quadri e bicchieri di vino
Un rettangolo coperto di verde in mezzo alle colline. Questo è quello che ci siamo trovati di fronte all’ingresso della cantina vera e propria dove le uve vengono lavorate, trasformate e conservate. La nostra gentile guida , Alberto, ci ha portati a conoscere la storia della famiglia, della vinificazione, del legame con l’arte e dell’internazionalità dell’azienda. Tutto questo a partire proprio dal simbolo della cantina: la cappella di Cerequio. Giancarlo Ferraris, è l’artista che dà vita ed interpreta i vini trasformandoli in opere a loro volta trasformate in etichette per i vini della cantina. Tra le varie botti, come una mostra itinerante, si possono trovare quadri di vari artisti. Per continuare la visita è stata ben gradita la degustazione di 5 alcuni dei loro migliori vini tra i quali Barolo, Barbaresco e il degno di nota Moscato D’Asti Nivole. I vini di Michele Chiarlo sono bottiglie che hanno un grandissimo riscontro sul mercato estero, il che li rende ovviamente ancora più orgogliosi del loro prodotto… come non esserne d’accordo?
Art Park e panorama
Questa cantina ha una gran bella particolarità: su alcuni dei poderi vi sono installazioni artistiche di autori di fama internazionale che vale la pena andare a cercare. Emanuele Luzzati insieme a Ugo Nespolo, Chris Bangle, lo stesso Giancarlo Ferraris e altri hanno contribuito ad ornare in modo quasi fiabesco alcuni vigneti, ultilizzando come filo conduttore degli elementi Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Potete così amminare Madre Natura, le Teste segnapalo, la Porta sul Vigneto e tutte le altre installazioni.. anche una della famigerate Big Bench sita proprio vicino alla cascina. Il mio punto di vista migliore? Dall’osservatorio ovviamente! In silenzio ad ammirare le armoniose curve delle colline del Monferrato. Non vi è ancora bastato tutto questo? Se avete un po’ di tempo potete terminare la vostra giornata nelle Langhe al Palàs Cerequio di La Morra. Questo è il loro Relais di lusso che volge particolare attenzione ai grandi Cru del Piemonte, come il Caveau del Barolo . Qui potete godervi una cena deliziosa e anche soggiornare in una delle suite dedicate ai loro vini…
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