Nell’ultimo anno, se si potesse definire un parametro temporale per la città di Torino sul piano artistico e culturale sarebbe sicuramente il seguente: pre-Gallerie d’Italia, e post-Gallerie d’Italia. L’ho capito la prima volta che ci sono stata.
Parliamoci chiaro, i musei e le gallerie a Torino sono praticamente tutti belli. E non lo dico perchè sono torinese e quindi di parte, piuttosto perchè abbiamo dalla nostra l’eredità di ambienti così aulici e pregni di storia da rendere belle tutte le iniziative al proprio interno. Il difficile sta piuttosto nel valorizzare la bellezza di una città segnando al tempo stesso una rottura con il suo passato. E Gallerie d’Italia a Torino ci è riuscita benissimo.
Gallerie d’Italia
Piazza San Carlo, 156 | Torino
Ma – Do | 9.30 – 22.30
Sito | Instagram | Facebook
Gallerie d’Italia: un corpo, due anime.
Dal cibo alle attrazioni architettoniche, dagli eventi culturali agli itinerari naturali e urbanistici. Insomma ci sono infiniti modi per scoprire una città e farla arrivare dritta al cuore. Anche andare a visitare i musei. E, nel caso di Torino in particolare, Gallerie d’Italia.
In questo spazio magico si nascondeva un tempo Palazzo Turinetti nella sua forma originale, un edificio nobiliare commissionato dal banchiere Giorgio Turinetti. Spettatore della costruzione di Torino come capitale d’Italia prima e dei danni della seconda guerra mondiale in seguito, si è poi visto trasformare per come lo conosciamo oggi. E cioè uno scrigno in cui fabbricati moderni ed elementi della nobiltà sabauda convivono. Al piano superiore del Palazzo infatti la selezione di dipinti, sculture e arazzi si integra perfettamente con gli arredi barocchi. Qui basta davvero niente per perdersi nel tempo e sentirsi in casa Savoia.
Tutta un’altra storia invece è lo spazio sotterraneo, che grazie all’intervento di Michele De Lucchi è diventato con i suoi proiettori 4K, un pannello touch-screen e i suoi spazi modulari la culla della fotografia e della video art in cui artisti italiani e internazionali documentano e conservano frammenti di vita, avvenimenti e riflessioni.
Un capolavoro nel ventre di Torino
Mostre di fotografia classica e contemporanea, installazioni video, aule didattiche e spazi di divulgazione. Tutto da Gallerie d’Italia parla di comunicazione e condivisione. E di continuità. Perché la comunicazione è sempre stata un punto di forza di questo spazi, e adesso gli interlocutori sono proprio la cultura e i cittadini. Sì perchè Gallerie d’Italia è una galleria che parla alla città e con la città. Invitando i suoi spettatori a scendere la grande gradonata che porta all’ipogeo del museo, e accogliendoli come a dire “Io sono qui, scoprimi.”
Se è vero che la bellezza salverà il mondo, come scriveva Dostoyevsky, allora Gallerie d’Italia ha salvato Torino.
Senza imporsi, ma con gentilezza. Comunicando che la bellezza può essere esclusiva, ma mai escludente.
All images © 2023 Mirko Mina e Filippo Racanella
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