Cosa vi viene in mente quando pensate a un cappello?
A me Clint Eastwood e il mio cappello verde, ed esattamente in quest’ordine!
Per quanto riguarda Clint giuro che non lo so spiegare, ma una volta Sergio Leone ha detto: “Clint Eastwood mi piace perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il cappello e una senza cappello”.
Eeeeh, l’ho sempre detto io che dovevo fare la regista.
Il cappello verde invece è speciale perché risale a quando ero bambina ed è il frutto del classico “lo compriamo di qualche taglia in più così le dura”. (Grazie mamma e papà!)
Ho (ri)cominciato ad usarlo un po’ di anni fa e con il tempo ne ho comprati altri: tesa larga e rigida, stretta e più morbida, a cilindro, in feltro, in paglia. Li adoro tutti e ho sviluppato una attenzione particolare a questo accessorio che definirei “di carattere”.
Grazie a questo amore riscoperto, oggi ho deciso di parlarvi di un brand nuovissimo, freschissimo e giovanissimo!
No, non è Levissima, è Fusi Hats!….Chapeau!
Ce lo facciamo un cappello?
Le Fusi, così si chiamano tra di loro le protagoniste di questa storia.
Icci lavora in un negozio di abbigliamento e Scila fa la bartender tra Genova e Ibiza. E i cappelli cosa c’entrano?
E’ fine ottobre, tutti quelli che sono riusciti a fare le vacanze sono ormai tornati e finalmente è arrivato il turno delle Fusi, che a bordo di un van partono in direzione Toscana per un viaggio on the road.
Tutto bellissimo, peccato che questa avventura sia finita ancora prima di iniziare.
Raggiunta la prima tappa scoprono di essere entrate in contatto con persone risultate positive al Covid, quindi fanno subito retromarcia e tornano a Genova, passando la quarantena insieme a casa di Icci.
Tra le mura di questo carinissimo appartamento, che oggi è il loro laboratorio, tra un “cosa facciamo” e un “che barba, che noia, che barba, che noia” è arrivato: “ma perché non proviamo a farci un cappello?”
Iniziano a guardare video tutorial e l’entusiasmo prende il sopravvento. Fanno ricerche sui social per cercare di scoprire qualche trucco del mestiere da cappellai sparsi in giro per il mondo. Sfortunatamente le risposte non arrivano, quindi proseguono così, seguendo l’istinto.
Comprano il feltro e il compagno della mamma di Scila, falegname, realizza i manichini per i loro cappelli. Il risultato dei loro primi “esperimenti” supera le aspettative di tutti.
Le famiglie e i loro amici le supportano, le spronano e le aiutano a portare avanti il loro progetto; chi per la parte social, chi per le foto, i volantini il logo e le grafiche.
Cominciano a realizzare cappelli su ordinazione e grazie alla meravigliosa macchina del passaparola si fanno piano piano conoscere.
A novembre aprono la loro pagina Instagram ufficiale e da quel momento non si sono più fermate.
Il consenso aumenta mentre le ragazze acquisiscono sempre maggiore manualità e dimestichezza nel lavoro; hanno iniziato riuscendo a realizzare 1 cappello in 3 giorni, ora nello stesso periodo ne fanno 7!
A dicembre una loro edizione limitata di 10 cappelli era presente anche da Andrea Morando, lo storico negozio genovese di via Pisa.
Chissà che tra di voi ci sia qualche fortunata che senza saperlo ha ricevuto per Natale un Fusi Hat.
Il cappello che vorrei
Quindi ricapitolando: le nostre amiche producono cappelli superpersonalizzabili di ottima qualità; si possono scegliere i colori, gli accessori, le scritte, insomma tutto.
Potete contattarle tramite social per avere informazioni dettagliate su come possano aiutarvi a realizzare qualcosa di speciale per voi.
Spoiler: sono molto dolci, affabili e hanno un fiume di idee pazzesche quindi tranquilli, sapranno soddisfare al meglio le vostre esigenze.(Consiglio non richiesto: le scritte fatte con pirografo sono una BOOMBA)
Realizzano cappelli in feltro sia da uomo che da donna e attualmente hanno iniziato a creare anche modelli in paglia per la bella stagione che sta per arrivare…perché nonostante il freddo polare delle ultime settimane bisogna arrivare preparati e con il cappello giusto!
Gli step futuri sono ancora incerti, tutto è partito così in fretta che le Fusi vivono il momento!
Scila ha in programma di tornare a Ibiza per riprendere a lavorare come bartender per la stagione estiva.
Qui è prevista l’apertura di un nuovo locale (Es Mirai, nel caso siate tra i fortunati che quest’estate hanno in programma vacanze sull’isola) che ha acquistato 7 Fusi Hats….si, ma per cosa? Realizzare delle lampade per il locale ovviamente!
Che sia questo l’inizio di un nuovo percorso inaspettato?
Non lo sappiamo, ma in ogni caso leviamo il cappello in vostro onore e facciamo il tifo per voi !!!! 🙂
All images © 2021 Valentina Molinelli