Hic et Nunc: una cantina incastonata nel Monferrato
Qui e Ora è il nome di questa cantina a Vignale Monferrato. Ma qui e ora è molto di più. Un richiamo all’immediatezza e al vivere il momento. Un richiamo della terra che ci trasporta da lei. Qui è Vignale Monferrato. Ora è questo autunno 2021 che tanto ci ha dato e qualcosa ci ha tolto. E il mezzo è il vino che ci collega e che ancora una volta ci racconta una storia. La storia di un amore; l’amore per questo territorio, l’amore per i suoi vini, l’amore per il sapore unico che solo la terra e la fatica sanno donare. Hic et Nunc è la storia di una famiglia che arriva da lontano e che si innamora del Monferrato e decide di iniziare a fare vino. Qui e ora. Perché ogni altra risposta non era possibile.
Cantina Hic et Nunc
Località Ca’ Milano, 7 | Frazione Mongetto | Vignale Monferrato (AL)
Lu – Gio | 9 – 18
Ve | 9 – 19
Sa – Do | 10 – 19
Sito | Facebook | Instagram
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Dopo questo inizio romantico lasciate che vi racconti 3 motivi per andare da Hic et Nunc:
- Per assaggiare il loro grignolino e innamorarvi di questo vino se ancora non l’avete fatto.
- Per dimenticarvi di tutto e di tutte (e tutti) mentre siete immersi nella degustazione dei loro vini e state osservando le vigne. Specialmente se è autunno, c’è un po’ di nebbia, e le foglie sono colorate di rosso e di arancio.
- Per allontanarvi dalla città e immergervi nel Monferrato vero ed eroico.
Benvenuti in Monferrato
Il Basso Monferrato, quello che si trova tra Asti, Alessandria e Casale, è una terra orgogliosa di essere monferrina. Qui un rapido giro tra i colli vi farà scoprire che i paesi portano tutti il Monferrato nel nome: Vignale Monferrato, Casale Monferrato, Castagnole Monferrato… avete capito. Il nome di Vignale svela poi la sua vocazione. Nel medioevo era chiamato Vignalis o Vignalus: vinea, in latino significa ‘vigneto’ e -alis è il suffisso locativo. Perciò il nome significa etimologicamente ‘luogo da vigna’ e infatti Vignale è la capitale del Grignolino, il vino più ribelle che ci sia e uno dei più amati da noi Stradarə. Un vino scandaloso ed eccentrico, il più amato alla corte dei Savoia e poi dimenticato in favore del più bonaccione Barolo. Un vino che proprio in questa zona raggiunge i vertici di qualità grazie alla secolare tradizione.
La cantina Hic et Nunc e il resort Cà dell’Ebbro (che noem eh?) si adagiano sulla dorsale che collega Vignale a Frassinello, un anfiteatro naturale di colline e vigneti attraversati da boschi, pioppeti, noccioleti, campi coltivati e pascoli, un paesaggio ricco di biodiversità che possiede un fascino selvaggio.
Qui, dove vigna è il nome stesso della terra: la cantina
Questo territorio è patrimonio Unesco, queste colline sono protette e soprattutto vanno protette. È compito nostro che abitiamo questi luoghi averne rispetto e tramandarli intatti (o magari migliori) a chi verrà dopo di noi. Così Hic et Nunc si nasconde ai nostri occhi mentre ci avviciniamo. Vediamo la vigna. Vediamo la collina. Seguiamo la strada, ma la cantina non la vediamo finchè non ci arriviamo sopra. La cantina è un taglio nella collina progettata per minimizzare l’impatto paesaggistico e ambientale. Una grande vetrata che sembra voler far entrare la vigna in cantina e il sole del tramonto a illuminare la sala delle degustazioni. Al di sotto la vera e propria cantina con le vasche di fermentazione e le botti di affinamento. Che si vedono anche dalla sala di degustazione da cui si scorge la bottaia, di cui mi sono innamorata con il suo odore di legno e di vino, rivestita con assi recuperate dal Grand Hotel di San Pellegrino Terme (provincia di Bergamo da cui arrivano i proprietari).
Un luogo magico dove assaporare il meglio del territorio. Dove passare un pomeriggio e dove riscaldarsi ai raggi del sole immersi nell’aria del Monferrato che accoglie spiriti liberi e persone alla ricerca di se stesse. E di qualcosa da bere!
La scelta di vitigni autoctoni
Ma parliamo di cose serie ora raga, siete prontə? Parliamo dei vini! Hic et Nunc è una cantina giovane e freschi e giovani sono i loro vini. Qui troveremo vini di pronta beva e fatti solo con vitigni del territorio E quindi via libera a Grignolino, Barbera e Cortese.
Essendo vini di ‘facile beva’ (ossia che non sono stra-strutturati) sono vini che fanno soprattutto acciaio al posto di invecchiare in botti di legno. E l’acciaio, ci spiegano durante la degustazione, rende il vino dolce. L’unico vino che passa in botte, per 15 mesi, è infatti la Barbera Superiore, insieme a una piccola percentuale di bianco che poi viene assemblato con il restante cortese invecchiato in acciaio.
Mète
Mète è uno spumante brut rosè ottenuto da vite 100% grignolino. Fresco e fruttato fa 9 mesi sui lieviti ed è preparato con metodo Charmant. Bollicina piacevole e non troppo carica.
Monolite
Monolite è cortese in purezza. Vino spesso maltrattato perchè storicamente era il vino che si preparava per sé o per le feste di paese. Ma qui viene raccolto molto maturo e concentrato sui filari. L’affinamento viene fatto a freddo e dopo 9 mesi di acciaio un 10% della produzione viene poi messa in barrique per 4 mesi. È un vino fresco che con il tempo diventa speziato e minerale.
Altromondo
Il Grignolino è l’uva cru del territorio del basso Monferrato e la collina dove si trova Hic et Nunc è particolarmente vocata al grignolino, perché è una marna bianca un tempo completamente sommersa dal mare. Il grignolino è un’uva difficile, chiede terreni alti e in pendenza così che l’acqua filtri bene. Non matura in modo uniforme e vuole tanto sole. È il principe ribelle di queste terre e ha regole tutte sue. Affinato in acciaio, ha un colore molto tenue perchè i suoi grappoli non sono ricchi di antociani. Ma qui da Hic et Nunc la maturazione è più lunga e complessa, così il colore è brillante.
Monumento
E siamo arrivati alla Barbera del Monferrato Superiore, rigorosamente affinata in tonneaux (12 mesi di acciaio e 12 mesi di tonneau) e ancor più rigorosamente femmina, tanto che la sua versione più giovane è stata chiamata Femminile singolare. Questa in foto arriva dai vigneti più anziani di Hic et Nunc, alcuni con oltre 80 anni, ed è densa e strutturata.
Il wine resort Ca’ dell’Ebbro: vivere immersi nel qui e ora
Come vi ho raccontato la filosofia di Hic et Nunc è un invito a essere presenti, a fare esperienza, ad abitare e a gustare i luoghi. Quindi quale modo migliore di abitarli, gustarli e viverli se non quelli del soggiornare più di un paio d’ore, più di un pomeriggio, più di un momento tra queste colline? È questo il senso di Ca’ dell’ebbro, wine resort collegato alla cantina e che ne sottolinea la filosofia.
Arioso, dinamico, ricavato da un’antica casa colonica piemontese, ma rivisto in tutti gli spazi, dedicati al piacere di stare e stare bene, aperti alla possibilità di esplorare un territorio tutto da scoprire.
Io spero di avervi convintə almeno un po’ di partire per il Monferrato! Ah, naturalmente, se venite fate un fischio! Ci trovate su Instagram naturalmente e se fischiate forte potremmo decidere di raggiungervi per un bicchiere… attendiamo il vostro invito!
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