Un luogo lontano dal caos dove potersi rilassare, per entrare in contatto con mondi diversi, tra libri, arredi vintage e un buon sottofondo musicale: L’Altra città a Roma si presenta così e ci accoglie come un rifugio sicuro, nel cuore della città ma fuori da ogni rumore cittadino, tanto che sembra di trovarsi in una delle città invisibili di Calvino! Se scoprirlo è stato un piacere, addentrarmi tra gli scaffali colorati e la sua ridente pienezza ancor di più..
L’altra città Roma
Via Pavia, 106 | Roma
Tel. 06-88978778
Lu – Do 09.30 – 13.30 | 15.30 – 20.30
Facebook |Instagram
L’altracittà a Roma: leggere, viaggiare, rilassarsi
L’Altracittà a Roma: una libreria fuori dal tempo e dall’ordinario
L’Altracittà, vicino a Piazza Bologna, è una libreria indipendente fuori dal comune, così come Silvia Dionisi, la proprietaria, che nel maggio 2014, dopo una vita da pendolare, ha scelto di aprire e di costruire nel quartiere una sorta di “piazza letteraria”, un angolo aggregativo dove potersi riunire e conversare. Silvia ha anche un’altra libreria in provincia di Rieti ma, con coraggio, ha voluto intraprendere un nuovo e parallelo viaggio in zona Nomentano, centro pulsante di universitari con un variegato tessuto sociale. L’Altracittà a Roma rappresenta un altro tempo, un’altra dimensione, un nido dove lasciarsi i problemi alle spalle ed immergersi nella lettura di grandi classici, magari sul comodo sofà in velluto blu dove mi sono subito seduta, per conversare con lei!
Clienti o amici?
Proprio su quel divano, io e Silvia iniziamo questo cammino a ritroso, dalle origini del progetto fino ad oggi. Mi racconta che insieme al socio Andrea Petrini, è riuscita a catturare sin dal primo giorno l’attenzione del pubblico – ben cinquecento persone hanno partecipato all’inaugurazione – offrendo libri – e non solo – di ogni genere e varietà: gialli, volumi da viaggio, guide di Roma, grandi classici della letteratura… insomma, tutti quei libri che nella vita bisognerebbe leggere assolutamente! Il servizio è ciò che fa la differenza: quello che non è presente sugli scaffali viene ordinato ed è poi disponibile in negozio entro un paio di giorni. La clientela è importante e viene trattata come un amico e, tra una chiacchiera ed un caffè, ci si incontra per discutere dell’ultimo titolo uscito o di una nuova canzone. Si crea così un’atmosfera familiare e intima, che si può trovare solo nelle piccole alcove editoriali, gestite con autentica passione…
Un vero e proprio scambio culturale
L’atmosfera vintage della libreria è impreziosita con oggetti di recupero – le sedie sono le stesse che trovate in una sala cinematografica – e con manufatti artigianali prodotti da associazioni che promuovono la cultura. Silvia, infatti, si avvale della collaborazione di piccole realtà, anche per la realizzazione di corsi: da workshop di arte a corsi di scrittura, dalla fotografia alle lezioni di musica. In questo modo, si mette in movimento un continuo dare-avere, attraverso un ciclico e stimolante scambio di idee, che spazia anche oltre la letteratura. Ne sono un esempio le pochette in tessuto poggiate su una vecchia scala a pioli, frutto del lavoro di alcuni artigiani, così come i vasi in ceramica ben esposti nella vetrina centrale.
Isole letterarie e contaminazioni
Un dettaglio curioso che mi ha colpito, è il criterio con cui sono sistemati i libri: a differenza delle normali librerie, sono esposti secondo mappe concettuali, isole dove il lettore si orienta e si perde al tempo stesso. Quanto è affascinante? Lo scaffale “luoghi e altre storie” traccia una linea immaginaria che attraversa i luoghi più disparati del mondo, mentre nello scaffale “green” ci sono tanti volumi sulla natura. Originale e all’avanguardia, inoltre, l’idea di vendere semi di piante aromatiche e frutti, da coltivare sul proprio balcone.E ancora, come non menzionare il vasto assortimento di libri sui gatti… Silvia è una “gattara” come me, altra bella sorpresa!
Un rifugio sicuro
Una vera e propria fucina di idee, L’Altracittà è diventata un punto di riferimento prezioso dove bambini e adulti riscoprono il piacere della lettura in un contesto alternativo. Si può restare ammaliati dalle note del vecchio pianoforte che troneggia sul lato destro o provare ad accendere quella vecchia radio al centro della stanza, o ancora lasciarsi coccolare da Lucilla, braccio destro di Silvia, e dalle sue meravigliose storie. Le parole si leggono, si ascoltano, si alimentano… e tra le pagine dei posti speciali in cui rifugiarsi, c’è anche questa, da segna(la)re.
All images © 2020 Marco Ferrarelli