Make It Tasty: perchè lo spreco alimentare non è un gioco!

Monica Pianosi Pubblicato il 4 Luglio 2022

Nato da un’idea di Marco Ruffino il primo Make It Tasty si è svolto a Torino a settembre del 2018. Poi un paio di edizioni all’anno (con piccola e ovvia pausa pandemia) fino a maggio 2022. L’idea è quella di far incontrare le nuove generazioni con aziende, start-up, università e associazioni che lavorano nell’ambito dello spreco alimentare per creare scambio di idee, contatti e proposte. Un evento dove a fine serata ci si può sedere a tavola per vivere la cena di un grande Chef, preparata con quegli alimenti che per motivi estetici o commerciali vengono scartati.

Make It Tasty – Inspiring the change
Ultima edizione: domenica 29 maggio 2022 da EDIT Torino

Sito | Facebook | Instagram
Per rimanere aggiornato sulle prossime edizioni clicca qui

Cibo, sostenibilità, inclusione. Quanto sono importanti queste cose per voi? Per me, per noi di Strade, tantissimo. Sono alla base di tutto quello che facciamo in un modo molto bisbigliato e poco urlato. Non so se vi siete mai accort* che siamo attenti a parlare e raccontare solo di quelle attività che hanno un’attenzione particolare per questi temi, ma per noi è un dato di fatto. Non lo esprimiamo mai a chiare lettere perché siamo convint* che sia più importante dimostrare le cose con i fatti, piuttosto che usare tante parole e parafrasi.

Ma ci sono le volte in cui è importante dirlo chiaro e tondo, e così abbiamo deciso che volevamo essere attivi e partecipi a quegli eventi che di sostenibilità parlano. Eccoci qui quindi a fare da Media Partner a Make It Tasty, l’evento contro lo spreco alimentare dedicato a millennials e Gen Z.

Perchè il cibo che scegliamo di mangiare è motore di cambiamento.

Make It Tasty in numeri:

  • oltre 500 kg di cibo recuperato e trasformato in piatti;
  • 4 eventi da settembre 2018 e decine di giovani realtà innovative coinvolte;
  • fra i migliori progetti under 30 per il raggiungimento degli SDG‘s dell’ONU a Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit
  • oltre 15.000 litri di acqua blu recuperati per ciascun evento.

Le startup che si battono contro lo spreco alimentare e che erano presenti a questa edizione di Make It Tasty

Make It Tasty è un evento diviso in momenti diversi. Nel primo di questi momenti c’è la possibilità di venire a contatto e conoscere tante startup e imprese innovative che stanno facendo qualcosa nel campo dello spreco alimentare e della sostenibilità. E nel frattempo una sessione di mentoring per chi ha un’idea, ma magari ha bisogno di un consiglio per iniziare a metterla in pratica!

Aroundrs

Aroundrs rivoluziona il mondo del food packaging attraverso la diffusione di contenitori smart, riutilizzabili, dando vita a un nuovo stile di vita sostenibile per i consumatori. Una soluzione per ristoratori, catene, aziende e clienti finali che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale generato dai rifiuti dei contenitori mono uso e ridurre il costo e lo spreco di materie prime.

Naste Beauty

Naste beauty è una startup innovativa a vocazione sociale che produce una linea di skin care sostenibile, da economia circolare, biologica e alla portata di tutti. Produciamo i nostri prodotti attraverso processi di up-cycling, con l’obiettivo di ridurre lo spreco della produzione di succhi di mela BIO. I nostri sono prodotti altamente funzionali che sfruttano le proprietà naturali presenti nella materia prima che utilizziamo. 

iThanks

iThanks è il primo assistente digitale per i supermercati, e non solo, che automatizza il controllo delle scadenze, riduce lo spreco del cibo e le perdite dovute ad esso,  semplifica la gestione del negozio, migliora le performance e lo rende sostenibile. iThanks è l’avanguardia della GDO 4.0

Ristorante del Futuro

Ristorante del Futuro è il frutto di una forte sinergia nata tra diverse realtà italiane tutte operanti nel settore f&b con particolare attenzione al tech e all’innovazione. L’ambizione è quella di coniugare le specializzazioni profonde e complementari di ogni realtà per presentare al pubblico di addetti ai lavori un modello di ristorazione innovativo che semplifichi e ottimizzi il lavoro di chef e ristoratori con un occhio alla attualità e alle evoluzioni tecnologiche messe a disposizione del settore.

Phenix

Phenix è l’app anti-spreco che ti permette di risparmiare sulla spesa, facendo del bene al pianeta. Grazie alle centinaia di negozi partner che si sono uniti alla lotta contro lo spreco a Milano, Torino e Bologna, la nostra community può salvare tantissime box di prodotti invenduti (ma ancora buonissimi) a fine giornata, a prezzi super scontati e evitando inutili emissioni di CO2. Ogni box salvata, infatti, equivale a circa 2,5kg di CO2 evitati!

Water To Food

WaterToFood è un progetto di comunicazione scientifica, nato con l’idea di creare un ponte tra ricerca scientifica e società. WaterToFood mette a disposizione della comunità i dati di impronta idrica della produzione e del commercio agricolo di oltre 300 prodotti, di origine animale e vegetale, per tutti i paesi del mondo dagli anni Sessanta fino ad oggi.

Il talk con Enrico Ippolito e il Prof Michele Fino

Il secondo momento della serata è quello del talk: un’occasione per ascoltare esperti del settore parlare di sostenibilità e di come provare a fare qualcosa in questo mondo. In questa edizione di Make It Tasty abbiamo avuto il piacere di chiacchierare insieme a Enrico Ippolito di Reborn.To e Michele Antonio Fino, Professore Associato di Fondamenti del Diritto Europeo, Food Law ed Ecologia Giuridica all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Autore di “Gastronazionalismo” edito da People (2021). Reborn.To è una bottega alimentare che trasforma in piatti, vende direttamente e consegna a casa la frutta e la verdura che potrebbe essere sprecata dai produttori agroalimentari.

Con loro siamo partiti da una domanda che sembrava semplice, ma invece non lo era: è meglio comprare un broccolo impacchettato nella plastica oppure sceglierlo sfuso? E abbiamo scoperto che il tema principale della sostenibilità è che è qualcosa di complesso e che ognuna delle nostre scelte va presa in considerazione in un contesto più ampio e globale. Perchè non c’è una risposta sicura e netta a nessuna delle nostre azioni. Abbiamo così parlato di etichette alimentari e di che cosa vuol dire ‘consumare preferibilmente entro il’ (ndr. non vuol dire NULLA!). Di app contro lo spreco alimentare e della necessità di andare alla radice, al livello dell’azienda agroalimentare come sta facendo Reborn.To piuttosto che rimanere solo a livello del consumatore. Di consumo di acqua, tema quanto mai pressante, e di grande distribuzione, piccoli produttori e del principio alla base della nostra economia e del nostro cibo: il consumo.

NB: la risposta al quesito del broccolo è la seguente. Se compro un broccolo e lo consumo immediatamente meglio quello sfuso. Se lo consumo lo stesso qualche giorno dopo anche se si è ingiallito un po’, sempre meglio quello sfuso. Ma se rimane per giorni nel supermercato meglio quello nella plastica perchè utilizza meno risorse che i broccoli buttati. Quindi la risposta è: comprateli sfusi, mangiateli subito oppure mangiateli anche quando sonoo bruttarelli che tanto son boni uguali!

La cena by Remo Girardi di Luogo Divino

Ultimo momento a livello di tempo, ma non ultimo a livello di importanza la cena servita con prodotti che sarebbero stati altrimenti sprecati. A ogni edizione di Make It Tasty uno chef di altissimo livello prepara piatti con prodotti buonissimi, ma che per motivi estetici o commerciali verrebbero buttati via. In questa edizione 2022 lo chef protagonista della serata è stato Remo Girardi, Executive Chef di Luogo Divino.

Remo ha preparato una cena a quattro portate accompagnata dai vini di Carussin Wine. Assieme a Water To Food è stata calcolata l’impronta idrica dei piatti.

Digressione nerd: perché è così importante combattere lo spreco alimentare?

La produzione alimentare rappresenta circa un quarto, il 26%, delle emissioni globali di gas serra. Se ci pensiamo sembra un’immensità, ma la cosa che può farci dormire tranquill* è che alla fin fine mangiare è un bisogno primario. Mica possiamo farne a meno? Il problema nasce quando… scopriamo quanto di questo cibo viene buttato via.

Circa un quarto delle calorie prodotte nel mondo viene buttato via. Lo perdiamo nelle catene di approvvigionamento; oppure vengono sprecati da rivenditori, ristoranti e consumatori. Il problema è che per produrre questo cibo abbiamo usato terra, acqua, energia e fertilizzanti. Tutto questo ha un costo ambientale. Lo spreco alimentare è responsabile di circa il 6% del totale delle emissioni globali di gas serra.

Uno studio di Poore e Nemecek del 2018 ha rilevato che solo il 24% delle emissioni da cibo perso viene sprecato dai consumatori o dai rivenditori. Il restante 76% invece deriva da perdite nella catena di approvvigionamento dovute a cattive tecniche di stoccaggio e manipolazione; mancanza di refrigerazione; e deterioramento nel trasporto e nella lavorazione.

Per contestualizzare il peso di queste emissioni. Lo spreco alimentare è pari a circa tre volte le emissioni globali del settore dell’aviazione. Oppure, se fosse un paese, lo spreco alimentare sarebbe il terzo paese per emissioni, dopo Cina e Stati Uniti. Quindi raga, occhio a come tenete il cibo e soprattutto dove comprate e come comprate.