Che fai quando le tue amiche decidono di organizzare un addio al nubilato a Milano? Cerchi su Google, che magicamente ti propone un servizio fotografico retrò da Pois Gras. Dopo averlo provato non potevo tenere per me questa chicca così ho deciso di proporre a Paola Saia (la mente di tutto) di dedicare a me, Martina e Pietro un momento per raccontarci qualcosa di più!
Pois Gras
Via Gressoney, 1, Milano
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L’intervista a Paola Saia di Pois Gras
Paola raccontaci un po’ di te?
Nata e cresciuta a Torino, organizzo eventi dal 2002 con l’idea di promuovere l’arte underground per poi specializzarmi nella direzione artistica di eventi dal sapore retrò. Come sono arrivata a Milano? Ho pensato che questa fosse la città giusta per trasforma la mia passione in un lavoro a tempo pieno.
Come nasce Pois Gras?
Mi sono trasferita a Milano come fotografa ritrattista per l’editoria, ed ho lanciato una sfida a me stessa: essere pubblicata sui giornali nazionali entro sei mesi. Il premio? Rimanere in città e lavorare a qualcosa di mio! Ho collaborato per qualche anno con Rcs, poi a causa della crisi dell’editoria, ho modificato i miei progetti aprendo la mia agenzia.
Così nasce Pois Gras, con un vero e proprio Business Plan su me stessa con tanto di analisi di mercato. Proprio grazie a questa analisi ho individuato la mia nicchia: organizzare un addio al nubilato alternativo, qualcosa di divertente da fare con le amiche…diverso dai soliti e, poco eleganti, cliché.
Ho quindi unito le mie principali passioni: storia del costume, vintage e fotografia. Mi sono diplomata da make up artist, ho imparato ad acconciare chiedendo consigli alle signore milanesi al mercato e ora mi piace insegnare e diffondere queste conoscenze durante i miei corsi (eh si faccio anche corsi!).
Cos’ha Pois Gras di differente?
Trasforma un classico pomeriggio tra amiche in un evento dal sapore retrò, con la possibilità di vestire i panni di una diva, seguire un corso di make-up, imparare a posare e utilizzare accessori vintage, il tutto sapientemente immortalato da un fotografo per un ricordo speciale!
In questi momenti insegno alle ragazze a posare con simpatia e leggerezza, mi occupo di trucco e parrucco in linea con il tema prescelto: Chez Tiffany, se si vuole vestire il ruolo di Audrey Hepburn, con tubino nero e tanto charme, Gatzby in ricordo degli anni ’20 con boa di piume e tante pailletes, Bollywood e Il Giappone, per indossare abiti tradizionali aiutate da una maestra, Anni ’80 se vogliono vestire i panni di una rock-star con accessori fluo e spalline giganti e, infine Pin up con abiti a ruota e smalto rosso. Credo che quest’ultimo sia perfetto per voi!

L’evento che ti è rimasto nel cuore?
Ve ne racconto due, non sono addi al nubilato ma eventi speciali che ho organizzato in alcune location convenzionate.
Gatzy was a robot, un party retro chic organizzato per una festa aziendale. In perfetto stile anni ’20 si poteva accedere all’evento, “clandestino”, solo con la parola d’ordine, attori si mescolavano al pubblico creando situazioni divertenti ed esibendosi a sorpresa, sirene anni ‘20 sbucavano dai libri, il bar man serviva cocktail del proibizionismo, il tutto sotto le note di una musica Electro swing.
Avete presente la locandina di Dracula con lei vestita di rosso? Ebbene per la proposta di matrimonio di un romantico futuro sposo abbiamo ricreato la scena del film in cui Mina, vestita con un meraviglioso abito rosso, danza con il Conte Vlad. All’arrivo Hotel de la Ville a Monza la futura sposa, truccata e acconciata, ha indossato un vestito creato su misura per lei e ha ricevuto la proposta in una cena a lume di candele. Avrà detto di si?
Insomma, per me ogni occasione è perfetta per creare qualcosa di bello e curato in ogni dettaglio, ma che rimarrà impresso nella mente dei partecipanti.
Per le Strade: i tuoi luoghi del cuore?
La Balera dell’Ortica, dove varie generazioni si incontrano per passare del tempo di qualità insieme: tra cibo di trattoria, mercatini, buona musica e danze.
Alcuni mercati rionali, mi piacciono molto quello di Via Domodossola e quello di Viale Papiniano per l’abbigliamento ed i libri, e quello di Via Moretto da Brescia, dove vivo, per la spesa settimanale. Amo uscire col carrellino, il rossetto rosso e chiacchierare con le signore milanesi.
La chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, come molti degli spazi gestiti dai volontari del Touring Club Italiano, un’oasi di pace in pieno centro a Milano, era la sede dello scultore Francesco Messina, grande appassionato di cavalli e ballerine, un pò come la sottoscritta.
Riflettendo sui luoghi che amo, mi rendo conto dello stretto legame tra passato, presente e futuro, è un’attitudine tipica del mio carattere, amo guardare al passato per comprendere meglio il presente ed immaginare un futuro migliore
All images © 2019 Pietro Dipace