Un pomeriggio di studio da RaB

Ilaria Polo Pubblicato il 27 Agosto 2019

Un caffè letterario in cui trovare la tua seconda casa

Il nome scritto al contrario già suggerisce che RaB non è un bar convenzionale.
Nato con l’intento di far sentire le persone come fossero a casa propria, questo caffè letterario ti dà la possibilità di goderti piacevoli momenti di relax, immergendoti tra cibo e cultura.
Se stai cercando un posto dove studiare, lavorare o leggere un buon libro a due passi dai Navigli, ti assicuro che RaB è quello che fa per te.

RaB
Corso San Gottardo, 41 | Milano
Tel. +390283520869

Lu | 18:30 – 00:00
Ma – Gio, Do | 10:30 – 00:00
Ve – Sa | 10:30 – 02:00

Website | Facebook | Instagram

Caffè 1€ | Pacchetti postazione lavoro da 10€ a 25€

Perché andare

  • Per fare uno spuntino tra un lavoro e un altro
  • Per sfogliare riviste interessanti
  • Per goderti piccoli momenti di distrazione con un gioco da tavolo

Questo non è un bar

Proprio questa è l’insegna che si legge fuori dal locale e che descrive perfettamente l’essenza del luogo.

Per tutti gli universitari, studenti e freelance in cerca di un posto nuovo da scoprire e in cui sentirsi come a casa, ve lo consiglio vivamente. 
Quando entri da RaB vieni accolto da un clima confortevole tra musica reggae, poltrone vintage e lavagnette scritte.
Puoi tranquillamente accomodarti in una delle postazioni disponibili per leggere, lavorare o fare due chiacchiere, usufruendo della connessione wifi libera e delle riviste a disposizione.

Tutto questo è solo una piccola parte di ciò che RaB ti può offrire, perchè la sera si anima ancora di più tra aperitivi, giochi ed esibizioni musicali.

Il valore aggiunto

Devi sapere che RaB è gestito dalla cooperativa sociale Baracca Onlus, che lavora attivamente per garantire un posto di lavoro a persone con disabilità intellettiva e per promuovere i valori di socialità, cultura, scambio e relazione.

Per questo motivo, RaB ospita ogni mese degli aperitivi con evento a sfondo sociale, dimostrando che abbattere le barriere discriminatorie e sviluppare la crescita intellettuale dei disabili è possibile.


All images © 2019 Ilaria Polo