Una delle cose belle di Roma è che in un attimo puoi arrivare ovunque: mentre il tuo corpo è radicato nella città eterna, i tuoi sensi possono portarti anche dall’altra parte del mondo, in particolar modo il gusto. Per questo, in una serata d’estate romana, la voglia di evasione ha preso il sopravvento siamo andati da Paloma.
Paloma Restaurante
Via Flaminia, 515 | Roma
Tel. +39 3515877639
Ma – Do | 20.00 – 02.00
Sito | Facebook | Instagram
Paloma Restaurante è un ristorante che si trova a pochi passi da Ponte Milvio, nel cuore pulsante della zona nord di Roma. Il locale ha aperto a inizio anno, al momento è aperto per la cena e il dopocena, ma per l’autunno i proprietari puntano anche sull’aperitivo.
Appena entriamo quello che ci colpisce è il mood tropical che ci fa sentire come in una realtà parallela: palme e piante nascondono luci al neon che subito richiamano leggerezza e abbandono a quel sano relax che tutti dovremmo concederci. L’angolo bar presente nel giardino ci fa capire che questo è il posto giusto, non solo per mangiare, ma anche per bere, mentre la poltrona altalena che troviamo all’ingresso ci guarda come a dire “prego, sedetevi e rilassatevi”.
Ci sediamo a tavola e non possiamo fare a meno di ammirare la mise en place, in particolare per quel che riguarda i piatti, sui quali sono rappresentati eleganti animali, anche loro in mood tropical: semplicemente fantastici!
Il menu: l’ardua scelta
Scorriamo il menu e basta una rapida occhiata per capire due cose: la cucina è influenzata da un netto richiamo sudamericano e scegliere non sarà facile. Sono infatti presenti diverse proposte chiamate “Besos Paloma”: si tratta di una rivisitazione delle più conosciute tapas, a base di carne, di pesce e vegetariane. La scelta è ricaduta su dei mini supplì di gambero con crudo di Mazara e mayo lime, crudo di pescato con mela verde e salsa mayo spicy, Stracciatella y Mazara, ovvero dei mini bun (rigorosamente fatti in casa) con stracciatella, crudo di gambero rosso di Mazara e polvere di peperone crusco e, infine, il guacamole empanado. Possiamo definire il tutto come una sorpresa, per gli occhi e per la gola.
Seguiamo la fame e la curiosità: il resto del menù è diviso in tre colori: azul, con scelte di pesce, rojo, con scelte di carne e verde, con scelte vegetariane. Per ogni menù sono previsti sia primi che secondi. Puntiamo sul primo: spaghetti alla nerano 2.0 e gnocco bonito, ovvero gnocco fatto in casa patata buccia rossa, salsa di pomodoro crudo e carpaccio di gambero rosso di Mazara.
Possiamo dirlo: siamo davvero felici!
E da bere?
Ci siamo fatti prendere dal mood tropical e decidiamo di sorseggiare drink per questa cena: ottima la scelta dei distillati e le presentazioni. La chicca del locale? Il metamorfosi tonic: si tratta di un gin tonic il cui gin ha il colore blu, dato dall’infusione di petali blu che lo compongono. Quando il gin entra in contatto con l’acidità dell’acqua tonica, il colore cambia, passando da blu a viola.
Rimaniamo stupite da questo luogo che siamo certi si farà sempre più strada nel panorama enogastronomico romano. Noi, intanto, ci godiamo la nostra evasione, con la mente e con lo stomaco.
All images © 2022 Luisa Cuomo
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