Amanti di stampe ed illustrazioni a rapporto! Siete pronti ad entrare nel mondo di Pica Blu? Sì, sto parlando proprio delle stupende stampe realizzate con la tecnica della cianotipia. Ciano…che?! Vedo già le vostre facce interrogative. Tranquilli, ora vi spiego…
PICA BLU
Scalinata San Bartolomeo 8 rosso
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Non aspettatevi vetrine espositive, stanze ordinate e ambienti luminosi: il laboratorio di Carlos è la tipica tana di un artista, nascosta e piena zeppa di oggetti. Lui stesso ammette di aver provato più volte ad ordinarla ma con scarsi risultati! Basta infatti passare pochi istanti con lui per rendersi conto che è davvero un fiume di idee.

Nata per caso… o meglio, per noia!
Pica blu nasce del 2012 per caso o meglio per noia. Carlos, stufo di passare ore davanti al computer come editor di video per una grande agenzia pubblicitaria, decide di dare una svolta alla sua vita. Ispirato da una poesia di Neruda si mette inizialmente alla prova nell’ardua impresa di costruire una sedia. Così cominciano i bozzetti, gli esperimenti manuali e le infinite ricerche. Poi, casualmente si avvicina al mondo della serigrafia. Incuriosito propone l’idea a Pietro Repetto, amico e tecnico della stampa fotografica antica. I due, dopo i primi tentativi, si innamorano della antica tecnica della cianotipia.
Ecco che danno vita a PICA nome con molteplici significati. Infatti, oltre ad essere formato dalle iniziali dei due fondatori, Pietro e Carlos, e anche la misura più piccola della tipografia.
Ma che cos’è la cianotipia?
Si tratta di un antico metodo di stampa fotografica inventato nel 1842 dallo scienziato Sir John Herschel. La tecnica sfrutta le proprietà di due sali di ferro (ferrocianuro di potassio e citrato di ferro ammoniacale) che mescolati insieme diventano sensibili ai raggi ultravioletti.

Così Carlos, scelto il soggetto da rappresentare, riproduce il disegno in negativo su una pellicola; successivamente spennella la parte di foglio da colorare con la soluzione di acqua distillata e sali di ferro ed infine espone la superficie alla luce solare. Spesso, per sopperire alla mancanza di sole o per velocizzare i tempi utilizza un particolare strumento chiamato bromografo.
Dopo la fase di esposizione, il disegno viene immerso in una miscela di acqua distillata e acqua ossigenata e, quasi per magia, grazie al processo di ossidazione, il colore, prima verdastro diventa uno stupendo blu di Prussia!!
Voce del verbo sperimentare
La voglia di sperimentare di Carlos non si ferma certo qui! Ama infatti spaziare tra disegni geometrici e forme astratte, tra tempi di esposizione più lunghi e più brevi a seconda della tonalità di blu desiderata.

Ultimamente, ad esempio, per ottenere gradazione diverse di colore realizza i negativi da esporre alla luce solare sovrapponendo dei semplici lucidi da disegno. Così, a seconda della quantità di strati sovrapposti si possono ottenere, all’interno della stessa stampa, sfumature cromatiche differenti, con un solo tempo di esposizione.
Eventi e progetti futuri
Quindi stradari non vi resta che dare una sbirciata allo shop online e scegliere la vostra stampa preferita. Ma numerose novità bollono in pentola! Qualche spoiler? Dal 16 giugno alcune opere di Carlos verranno esposte a Roma nella mostra 6 e 45, titolo che sta ad indicare il tempo di esposizione (6 minuti e 45 secondi) con cui sono state realizzate le stampe.
Se invece volete cimentarvi con la tecnica della cianotipia, seguite PICA su instagram perché sono in programma nuovi workshop!

All images © 2021 Carola Pisano