Avete presente quei pomeriggi di vacanza. Quando siete con gli amici in mezzo al niente o in riva al mare. Vi state godendo la bellezza della natura e il piacere di essere insieme senza orari, legami, scadenze, capi, persone che vi dicono cosa fare. Ecco prendete uno di quei pomeriggi lì. Che cosa verrà 90 su 100 fuori nelle vostre conversazioni? “Lasciamo tutto e trasferiamoci qui. Ci mettiamo su un bell’agriturismo e viviamo in pace con il mondo facendo quello che ci piace”.
Ora immaginate di andare nell’agriturismo delle vostre conversazioni da vacanza sognanti. Quel luogo perfetto al limite della realtà. In mezzo alla natura. Un antico casale in pietra e dentro l’arredamento nordico che ti fa impazzire su Pinterest. Un tavolo lunghissimo per le colazioni e per i pranzi social. Il vostro sogno, proprio quello lì, ci hanno pensato Carol e Francesco a realizzarlo. Si chiama Rantan, che vuol dire pantano ma tu non ci pensare. Ma che soprattutto vuol dire casa, calore, genuinità, selvatico, ma incredibilmente giusto.
Ok credo di avervi confuso un po’… ora vi spiego di cosa si tratta!
Rantan | Farm House
Via Rueglio 39 | Valchiusa fraz. Trausella
Pranzo la domenica / Cena il sabato sera
Prezzo | Menù degustazione 38€ / Camera 2 persone 80€ con colazione
Sito | Instagram
3 motivi per andare da Rantan Farm House:
- Perché la libertà di dormire con quel buio e quel silenzio non capita spesso e potrete riempirvi gli occhi di stelle
- Per provare il pane di Carol con il burro di montagna montato. Pane di farine non raffinate, fatto con pasta madre. Crosta spessa. Servito ancora caldo e fragrante dal forno. Spezzatelo con le mani e spalmateci abbondante burro. E’ l’unico modo per assaporarlo.
- Per provare il vero gusto delle verdure coltivate in un campo a venti metri dalla tavola e per provare un concetto di cucina moderno e nordico, impossibile da trovare in Piemonte (e se mi sbaglio raccontatemi dove andare che io per i fermentati vado pazza!).
Rantan non è il vostro ‘tipico’ agriturismo in valle. No direi di no. Quello dove andare a mangiare tome (ma quelle le trovate), ravioli e tagliatelle a non finire e dove bere litri di vino della casa. Rantan è una vera cascina. Una cascina dove vengono coltivati ortaggi e dove vengono raccolte erbe, fiori e bacche selvatiche. Che vengono poi portate in cucina. E’ il ristorante gourmet dal sapore nordico che hai sempre sperato che aprisse in città. E ora ha aperto. E non solo è vicino a casa, ma è anche immerso in una natura e in una valle tra le più belle che ci siano in Piemonte.
Dormire da Rantan e riempire gli occhi di buio
Oltre a essere un agriturismo, Rantan è anche un bellissimo bed & breakfast. Noi siamo stati accolti da Ozzy, la gatta acciambellata al centro del divano e da un buonissimo tè fatto in casa da Carol. Questa zona è comune a chi si ferma a dormire e a chi viene a fare pranzo la domenica ed è il salotto perfetto per accogliere gli ospiti e rilassarsi. Ci siamo sentiti immediatamente a casa! E con la bellissima stufa centrale possiamo solo immaginare in cosa si trasformi quando fuori va sotto zero e tutto e coperto dalla neve. Un ottimo motivo per tornare!
Una sola casetta, completamente indipendente dai padroni di casa, dove possono alloggiare comodamente due persone, ma secondo me anche in 4 amici affiatati ci si sta benissimo. Al pian terreno un salottino, una zona cucina dove preparare il caffè quando l’alba ti sveglia e un bellissimo bagno. Al piano di sopra una piccola stanza che è un’alcova, dove trova posto praticamente solo un’immenso letto e una finestra che guarda la montagna.
Il pezzo forte di dormire da Rantan? Sicuramente la colazione. Preparata fresca fresca ogni mattina con prodotti locali e fatti in casa. Noi ci siamo deliziati con del kefir fatto in caso frullato insieme alle pesche, frutta fresca del giardino, toma d’alpeggio (il civrin!), burro e marmellata, yogurt e granola fatta in casa, degli incredibili muffin di banana preparati da Carol e poi dal pane, il PANE, di Carol! Un pane di segale in cassetta (sì ‘come’ quello che comprate al supermercato e che sembra una mattonella da tirare contro le macchine. Ecco, vi assicuro che ha tutto un altro sapore!) e un sourdough bread dalla crosta spessa e croccante, ancora caldo di forno…. Sotto capirete perché questo entusiasmo per il pane.
Chi sono Carol e Francesco?
Carol è Carol Choi newyorkese di origini coreane che ha lavorato per tanti hanno a Copenaghen e si è specializzata nella panetteria. Lei che ha aiutato a sviluppare il concept e i prodotti del Forno Collettivo di Milano, di cui Inge ci ha parlato in questo articolo. Una ragazza dolcissima che parla un italiano splendido e che si è innamorata di questa terra e che ama sperimentare in cucina. Prepara di tutto: dai lievitati, ai fermentati, dal kefir alle marmellate e agli agrumi conservati. Occhi che ridono e tutone di lino (e bon, per me è stato girl-crush immediato!).
Francesco è Francesco Scarrone, torinese cresciuto nel canavese che ha abbandonato appena ha potuto (per tornarci eh!) per seguire la passione per la cucina, viaggiando nel sud Italia e poi in nord Europa anche lui attirato dalla meravigliosa Copenaghen e dal ristorante Relæ dove ha conosciuto Carol e la cucina del nord. Appassionato non solo di cucina, ma anche di agricoltura e di queste valli; vi saprà consigliare passeggiate e cose da fare nei dintorni per rendere il vostro soggiorno ancora più speciale. E grande inventore di ricette, anche veg!
Il pranzo tutti insieme
Il pranzo è una bellissima esperienza. Gli ospiti iniziano ad arrivare verso le 12.30 e ci si ritrova in giardino o in soggiorno. Si inizia il pasto con un aperitivo analcolico e poi ci si accomoda al lunghissimo tavolo della sala da pranzo che è anche cucina e potrete spiare per tutto il tempo i cuochi all’opera (e la loro incredibile pulizia!).
Il menù cambia ogni settimana, perchè dipende dall’orto. Il principio è quello infatti di un’economia circolare: quello che viene raccolto nell’orto o nei boschi che circondano l’agriturismo viene portato in tavola, insieme a pochi prodotti acquistati da produttori selezionatissimi della zona. Latte, uova, carne, di cui nulla si spreca. Per esempio, questo mese avevano preso un maiale e così la proteina animale inserita nel pasto era proprio quella del maiale e nulla più.
Per me hanno preparato un incredibile menù vegetariano che mi ha lasciato davvero a bocca aperta. Pensate che come secondo Francesco si è inventato la milanese di bieta. Foglie di bieta sbollentate, asciugate, poi impilate una sull’altra e composte a forma rettangolare. Sovrapponete 5 o 6 strati di bieta, impanate e friggete in padella. Servite con foglie di senape… una poesia che mi hanno invidiato tutti quanti a tavola!
Il pranzo è iniziato con delle patate di montagna, del tipo ‘miss blush’ perchè leggermente rosate, servite con salsa aioli e levistico, poi con una carota fermentata con alghe per me (e con lardo fatto in casa per il resto della ciurma) che ci ha riportati diretti diretti a Copenaghen. Il piatto forte doveva ancora arrivare però: il pane appena sfornato di Carol servito con burro di montagna montato e salato, friggitelli, cetrioli fermentati e pomodoro. A seguire una zuppa di cetriolo e semi di girasole e per secondo milanese di bieta per me, maiale per gli altri, con caponata (SUBLIME!) e zucchine a vapore con bergamotto e maggiorana.
Abbiamo concluso con un gelato di latte fatto al momento (eh sì, avevano una gelatiera amish in cui hanno montato il latte davanti ai nostri occhi), mirtilli raccolti nei dintorni e timo.
Per accompagnare il pranzo è possibile scegliere tra un’ottima selezione di vini naturali, alcune birre e dei preparati analcolici: estratto di prugne e shiso (il basilico giapponese) e kombucha per noi!
Cosa c’è nel futuro di Rantan in Valnchiusella
Nonostante siano giovanissimi, non solo demograficamente, ma anche perchè Rantan ha aperto il 14 luglio di quest’anno, i due ragazzi hanno già grandi progetti per la loro fattoria con cucina. Un po’ di lavoretti ‘infrastrutturali’ per rendere l’accoglienza ancora più facile e uno spazio per tenere le galline così da poter avere le uova fresche per la colazione. Ma il grande progetto a brevissimo termine è l’apertura di Rantan anche il sabato sera per la social dinner, così da poter accomodare anche chi ha piacere di assaggiare la notte in Valchiusella (SPOILER: ne vale assolutamente la pena!)
Sono sicura che questo posto vi piacerà, visto l’entusiasmo che avete mostrato su Instagram! Se andate a trovarli, fatemelo sapere che ci tengo che diate un saluto a Ozzy (la gatta) per me! 😉 Scrivetemi su Instagram @lestradeditorino!
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