Per la rubrica “cose belle che ci ha lasciato la pandemia”, o meglio, bei progetti nati in lockdown da una situazione surreale in cui abbiamo dovuto fare delle scelte difficili o semplicemente far cambiare direzione a una strada che ci sembrava già tracciata… Oggi vi racconto di SETA: figlia dell’incertezza pandemica, dell’amore per la cultura orientale e della cura per ogni piccolo dettaglio. Elementi che, raccolti insieme, hanno dato vita a un luogo unico nella nostra Vanchiglia del cuore. Un luogo accogliente che profuma di tè, di spezie ma anche di buon cibo. Un posto che a Torino senz’altro mancava, soprattutto in un quartiere come questo.

3 ragioni per provare SETA – Sala da tè culturale
- Per un aperitivo insolito che vi sorprenderà. Sparkling Tea, distillati asiatici e cocktails dallo spirito orientale. Potete contare sulle dita quanti ne avete provati nella vostra vita, vero? Ecco, da SETA potete iniziare a conoscerli meglio, apprezzarli e collezionarne l’assaggio, uno dopo l’altro.
- Per avvolgervi in un’atmosfera rilassata e piacevole e passare un pomeriggio a sorseggiare una delle oltre 100 tipologie di tè, blend e tisane mangiando qualche dolcetto preparato in casa sfogliando uno dei libri messi a disposizione dei ragazzi nella libreria.
- Per deliziarvi con le loro proposte di cucina orientale. Tra Gua Bao farciti con gli ingredienti di stagione, Jiaozi e Nem vietnamita, vi sembrerà viaggiare oltreoceano pur tenendo le gambe sotto al tavolo.


SETA, un delizioso giardino zen urbano
E chi l’avrebbe detto che, dove qualche mese fa sorgeva una vineria un poco esuberante, oggi sorge un piccolo giardino dell’eden. Alla guida due giovani ragazzi intraprendenti che, dopo aver seguito studi orientalistici e aver viaggiato tra Cina ed Europa, si sono ritrovati qui, in Via Tarino ad aprire la loro Sala da tè culturale. SETA è sì, una sala da tè, ma anche un vero e proprio luogo di incontro tra cultura orientale e occidentale, una libreria, un luogo che può ospitare eventi culturali, mostre e molto altro. Io l’ho identificato come un piccolo giardino zen nel mezzo della Vanchiglia chiassosa che tutti conosciamo. Ed è proprio per raccontarvi tutte le sfaccettature di SETA che sono qui a scriverne.

SETA si affaccia timida su via Tarino, con la sua insegna e i suoi interni in tante sfumature di verde. Legno, vetro e linee pulite adornate da piantine e bellissimi terrarium decorano i suoi spazi (ps. li fa Alessandro @wild.drops). Ma basta entrare nel locale e buttare l’occhio dietro al bancone per capire che SETA ha anche un gran bel caratterino, altro che timidezza!


Accanto alle latte dei numerosissimi tè provenienti da tutto il mondo, spicca qualcosa che desta tutta la nostra (mia e di @arianna) attenzione e curiosità: una rilevante selezione di alcolici asiatici. Gin, Whisky, Sparkling tea e much more. Dopo ne parliamo meglio, ma insomma, avrete capito che tra queste mura c’è molto di più di una semplice sala da tè.
Partiamo proprio da come è nata questa storia.
Rosi e Matteo, due “viaggiatori patologici” si reinventano qui a Torino
Rosi e Matteo, sono due ragazzi italiani (lei pugliese, lui sardo), laureati in Studi Cinesi e che se c’è una cosa che hanno fatto per la maggiore (pre-covid) nella loro vita è stata proprio viaggiare e conoscere il mondo là fuori. Soprattutto la Cina e il sud-est asiatico, per poi tornare in Europa, a Bruxelles dove purtroppo sono rimasti incagliati il tempo della pandemia per poi tornare in Italia e trovare una nuova dimensione per la loro vita.


Con tutta l’incertezza che ha accompagnato probabilmente ognuno di noi almeno una volta nella vita e, a maggior ragione, dopo aver vissuto svariati lockdown, i ragazzi si decidono a fare il grande passo. Quel passo si chiama SETA ed è la loro espressione più cara e intima. Il desiderio è quello di creare un luogo fisico di incontro tra i loro due mondi: oriente e occidente, che porti le persone a conoscere meglio questa cultura a 360°, tramite le tante tradizioni gastronomiche, la letteratura, le mostre e gli eventi culturali. Un luogo che in città mancava per davvero. Un luogo forse insolito per Vanchiglia, un luogo che ci piace ancor di più proprio per questo!
Modi alternativi per viaggiare intorno al mondo (oltre al Tè e al Sakè)
SETA si definisce una “sala da tè”. Ovvio, in questo mondo bisogna pur darsi una definizione altrimenti ci si sente persi e le persone non sanno identificarci. Ma come già detto in precedenza, questo non è soltanto il posto esclusivo in cui bere del tè da tutto il mondo… SETA va’ fortissimo con gli aperitivi! Avete sentito bene. L’amore per la cultura orientale ha fatto sì che i ragazzi la applicassero a 360° dando ai clienti un’offerta decisamente ampia che non si limita al pomeriggio, ma si estende all’orario apertivo con una selezione di alcolici e alcune proposte food super selezionate. SETA chiude infatti alle 21.
Una proposta interessante e ben studiata che difficilmente troverete così strutturata in altri locali in città. Una carta dei cocktails più che degna con annessa scelta di alcolici di alto calibro, frutto di selezione e ricerca. Dai Gin giapponesi (Kinobi, Kinotea, Okinawa Gin, Nikka Coffey Gin), ai Whiskey asiatici (Nikka Coffey Malt, Nobushi, Amrut Fusion single malt), con prodotti che vanno dal Giappone all’India passando per Taiwan, ai liquori asiatici più sconosciuti e dai sapori più inusuali.


Noi abbiamo subito messo alla prova il Matcha Gin con Kaykyo Gin, tè matcha, miele, succo di lime e menta fresca… Se vi piace il gusto “spinacioso” del matcha questo cocktail vi farà impazzire, deliziosamente dissetante.


E poi il Cha-i Whiskey a base di Hatozaki Whiskey, tè affumicato Lapsang Souchong, succo di yuzu e sciroppo di tè Chai. Una vera sorpresa per chi, come noi, non è abituato a bere del whiskey. Qui il tutto era “ammorbidito” dal sapore delle spezie del tè Chai e da quella meraviglia che è lo yuzu (oo ho un debole per lo yuzu!). Un cocktail eccezionale e anche bellissimo da veder preparare!
Non volete esagerate con gli alcolici? Ci sono tante altre alternative meno alcoliche o alcool free. La prima, che sono stra-felice di avere scoperto sono gli Sparkling Tea ovvero miscele di tè biologici che vengono spumantati insieme a una selezione di vini bianchi (oppure con del mosto d’uva per la versione analcolica). È stato Jacob Kocemba, uno dei migliori Sommelier al mondo, a inventare lo sparkling tea durante la sua esperienza al Noma di Copenaghen. E ora noi gli diciamo grazie perchè questa bollicina fruttata dalla bassa gradazione alcolica ci ha decisamente conquistati! Da SETA lo troverete in diverse tipologie: Gron (5%) gusto fresco di tè verde e agrumi; Rod (5%) con note di frutti rossi e ibisco; Vinter (5%) invernale, dolce e speziato; Lyserød (0%) rosè profumato e floreale e ultimo il Blå (0%) al gelsomino e camomilla con tè Darjeeling. Difficilissima la scelta, ma potete sempre provarne uno alla volta!



Se invece desiderate qualcosa di totalmente analcolico potete buttarvi sulla Kombucha, una bevanda fermentata al tè conosciuta e consumata in Oriente da tantissimi anni. La fermentazione la rende una bevanda leggermente frizzante, con pochi zuccheri, antiossidante e ricca di batteri “amici” in grado di rafforzare la flora intestinale. Dite poco! Il gusto leggermente acidulo e ricorda il sidro di mele. Insomma un’ottima alternativa analcolica per l’aperitivo, se vi và.
Qui dove si sfornano Bao al vapore e altre delizie dai profumi asiatici
Pensavate che con tutta questa preparazione su tè e alcolici i ragazzi cadessero male sul cibo e invece no. Matteo e Rosi sono pure bravi in cucina! Pochi piatti, ben fatti e tutti preparati dalle loro manine, rispettando sia la tradizione orientale che la stagionalità degli ingredienti. Vi innamorerete letteralmente dei loro Gua Bao, deliziosi panini cotti al vapore farciti con combinazioni di ingredienti super azzeccate.


Quali Bao abbiamo assaggiato? Il mio preferito in assoluto: Pollo panato nel panko, maionese al wasabi, e lattuga. Una combo che io trovo semplicemente strepitosa, ha tutte le consistenze al posto giusto e i sapori super bilanciati. Ne vorrete MILLE. Arianna ha provato invece il Bao super stagionale con zucca, gorgonzola e mela verde. Decisamente un alto livello di food-porn!
Altra delizia indimenticabile, il Nem Vietnamita, un involtino ripieno di carne, funghi cinesi e spaghetti di riso. Questo ci ha letteralmente trasportato tra le bancarelle dei mercati di street food asiatico! Altra chicca che dovete assaggiare: l’insalatina di cetrioli, salsa di soia e spezie piccanti.


Da SETA, dal pranzo al tè del pomeriggio, fino all’aperitivo in puro stile orientale
La proposta per l’aperitivo è decisamente ben fatta. Insieme al vostro cocktail, birra, vino o analcolico, i ragazzi servono sempre delle deliziose chips di riso con salsa agrodolce, della frutta secca ed essiccata, dei semi di zucca. Insomma, non è il solito aperitivo noiosino! Se avete voglia di cose fatte bene e di provare le sfumature orientali, dal cibo ai drink all’atmosfera, fate un salto qui! Anche per un pranzo easy ma sfizioso, SETA vi accoglie con un tè di benvenuto (delizioso, io ne ho assaggiato uno al bergamotto se non erro), e poi a scelta Bao, Nem o Jiaozi.


SETA va benissimo per una pausa dai sapori orientali, in qualsiasi momento della giornata. Anche se avete voglia di un dolcetto, ci sono sia quelli preparati da loro che una selezione di biscottini di La Colazione di Sara. Che ci piacciono sempre tanto.


Le proposte di Natale di SETA
Ho deciso di dedicare un piccolo paragrafo visto che siamo a ridosso del Natale per raccontarvi delle box carinissime che stanno componendo i ragazzi in occasione delle feste per i vostri regali. Diversi formati e diversi prodotti che uniscono oriente e occidente. Dalla più piccina (25€) che contiene un tè a scelta, una candela di @scarabocchiesaette e una composta di frutta oppure miele, alle più grandi (50€) che comprendono anche uno dei bellissimi terrarium di Wild Drops. La cosa ancora più bella è che spediscono in tutta Italia! Fossi in voi passerei a sbirciare. Avete tempo fino al 23 dicembre per ritiarle!

Ti piacciono le foto e vorresti usarle per raccontare la tua attività? Clicca qui e scopri come!