Un gioiello circondato dal blu, un borgo senza tempo, un affaccio speciale sul Mar Tirreno, una piccola perla che abbraccia la costa e il verde della Riviera di Ulisse, un angolo che strizza l’occhio alla Grecia: possiamo definire Sperlonga in tanti modi, tutti veritieri.
O semplicemente, possiamo chiamarlo luogo del cuore, sia perchè (ri)entra nella lista dei preferiti, sia perchè il cuore te lo ruba, quando ci vai. Sin da subito, da quando dalla via Flacca si vedono apparire le sue case incastonate nella roccia, in alto, sui Monti Aurunci. Stagliate nel cielo, come un presepe a picco sul mare. E il respiro si ferma un po’. Davanti a quello che di più semplice – e di più vero – sa stupire.
Sperlonga: cosa vedere e le spiaggie da non perdere | Lazio
Distanza da Roma | 1 h 55 m
Dove dormire: Hotel Aurora | Hotel Corallo | Holidaycasa (per appartamenti in affitto)
Dove fare colazione: I dolci del casolare | Bar Trani
Dove mangiare: Mudejar | Ricciola Saracena | Cucino io
Dove bere: MarVino | Il Gorilla
Dove andare al mare: Spiaggia dell’Angolo | Lago Lungo | 300 gradini
Cosa vedere nei dintorni: Gaeta
Alla scoperta del borgo antico
“Non ha mai sentito dire che la bellezza delle cose ama nascondersi…”, cantava anni fa Carmen Consoli. Ed è vero che bisogna esplorare, curiosare e a volte faticare per trovarla. Nel caso di Sperlonga, ci sono vicoli in salita e parecchi gradini da percorrere prima di raggiungerla. Ma appena si arriva in cima, il fiatone si dimentica e c’è spazio solo per l’aria aperta. E per il vento. E per la sensazione di libertà. Come una conquista.
Dopo aver ammirato il panorama, si attraversa prima Piazza Europa e poi Piazza della Libertà, che rappresentano il centro del paese (il cui nome viene dall’arcaico “spelunca”, ovvero grotta).
Tavolini all’aperto, sedie, fiori, colori e persone si danno appuntamento tra ristoranti, bar e negozi, in un’atmosfera che diventa subito familiare: sembra di essere in un salotto allargato, a far due chiacchiere, gustare un gelato, un caffè o un aperitivo… e a commentare quanto è buona la tiella con il polpo che vende l’alimentari! Tutti parte della stessa inquadratura, tutti a con-dividere una porzione di serenità.
Dalle piazze principali, si diramano stradine che scendono verso il mare o che il mare lo mostrano all’improvviso, scorci, balconi, muri e pertugi in cui c’è tanto da scoprire e da (an)notare.
Ci si perde tra i particolari, ma non si perde nessun particolare: questo il bello, dei luoghi che si vivono come una caccia al tesoro. E il tesoro è la somma dei sorrisi che si contano in un giorno… e delle foto che si portano a casa!
Facendo il percorso più esterno, ad un tratto spunta una fiorita terrazza-belvedere. E dopo il porticciolo. E dopo ancora, la Torre Truglia, simbolo di Sperlonga, che spicca con la luce di mezzogiorno ma è perfetta per appostarsi al tramonto.
La passeggiata che scende fin giù, scala dopo scala, dettaglio dopo dettaglio, è da godersi rigorosamente – e lentamente – con la “golden hour”, quando anche il promontorio del Circeo, all’orizzonte, si tinge d’oro.
Sperlonga: dove mangiare e bere
Prendete una penna e tracciamo una sorta di mappa, per legare quello che vi consiglio.
- Si parte da Corso San Leone, che unisce Piazza Europa con Piazza della Libertà, dove c’è Mudejar: lo scelga chi ama le atmosfere intime da bistrot, la cura per gli arredi, il verdeacqua e la cucina creativa.
- Proseguendo, in Via Porta piccola della Chiesa, sulla sinistra, vedrete Ricciola Saracena, che ricorda una locanda greca e punta sul pesce povero e sui prodotti locali (*arrivò primo a “4 ristoranti”, asterisco per i fan di Alessandro Borghese).
- Nel tragitto in discesa, giunti in fondo, nella zona bassa, troverete Cucino io, dove si sente profumo di mare non solo gastronicamente: si mangia infatti proprio in faccia all’acqua, in una posizione unica e privilegiata. Impossibile dire se sia meglio andarci a pranzo o la sera: con una location così, ogni momento è buono, come un primo!
Per alzare calici e bicchieri, due proposte:
- MarVino, a via Giosa, è ideale se si cerca una sosta appartata, suggestiva e se vogliamo più contemplativa, in mezzo ai vicoli e accanto alla Chiesa.
- Il gorilla, a Via Tosti, è più vicino alla “movida” di Piazza della Libertà ed è adatto per ottimi cocktail in compagnia, pre e post cena.
Sperlonga e dintorni: le spiagge
Adesso indossiamo il costume e si va in spiaggia: quale? Il litorale si estende per 10 km – dal Golfo di Gaeta a quello di Napoli – e diverse sono le opzioni.
Vi lascio tre suggerimenti:
- La Spiaggia dell’Angolo è la più nota, inizia dal porticciolo della Torre Truglia e arriva fino alla Grotta di Tiberio. Accesso semplice, dal borgo, a piedi. Il primo pezzo ha stabilimenti, successivamente diventa libera.
Punti di forza: sabbia finissima e scenario naturale notevole.
- La Spiaggia di Lago Lungo è dedicata agli spiriti più selvaggi (io l’adoro, ad esempio) e segna il confine tra Sperlonga e Fondi. Si lascia l’auto nel parcheggio e a piedi si percorre una passerella, parallela alla spiaggia. Chioschi e lidi – memorizzate il Lido Beluga – si alternano a spiaggia libera.
Punti di forza: sabbia bianca con dune e mood “alternativo”. Si può fare anche kitesurf.
- La Spiaggia dei 300 gradini, lungo la via Flacca, in direzione Gaeta, è una chicca che resiste al turismo: sarà per i gradini (300 appunto) che bisogna fare, ma resta abbastanza “incontaminata” anche in alta stagione. Si paga l’ingresso (2/3 euro) ma ne vale la pena. Andateci magari nel pomeriggio, quando è baciata dall’ultimo sole.
Punti di forza: la sua bellezza al tramonto e la quiete.
Dopo tutto questo, è chiaro perchè Sperlonga è un luogo del cuore, come scrivevo all’inizio? E il punto interrogativo potrei anche toglierlo…
All images © 2020 Francesca Palmieri