Trapizzino Torino: guarda come te ribalto l’aperitivo (o la cena)

Gianluca Pubblicato il 19 Giugno 2019

Quando scopri che in città ha aperto un locale dallo spirito romanaccio, è un mercoledì, a Torino ci sono 34 gradi e non soffia un fiato di vento c’è solo una cosa fare: prendere la tua romana preferita in town, quel pezzo di figo stellare di Fabio e andare dritto e filato a riempirti lo stomaco… Ed è quello che abbiamo fatto! Anche se in realtà, Arianna, la romana preferita, non è stata propriamente invitata, ma semplicemente ci viene per evitare che due barotti come noi facciano fare brutte figure a Le Strade di Torino con i di lei compaesani… In più se dici che a te i dolci non piacciono, scordati categoricamente di riservarti la possibilità di scriverci un paragrafo su, e infatti…

Gianluca & Arianna

Trapizzino Piazza Carlina
Piazza Carlo Emanuele II | Torino

Lunedì – Giovedì | 11 – 24
Venerdì – Domenica | 11 – 01

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Tre motivi per andare da Trapizzino in Piazza Carlina:

  1. Locascion (voto diesci): Piazza Carlina, non ha bisogno di presentazioni, centro centrissimo e piazza nuova nuovissima che bella è dire poco;
  2. La cibanza: il trapizzino e i supplì, boni, NO SPOILER, leggere sotto;
  3. Il vino: spettacolare, fresco, bianco, rosso, bollicina, tutto l’armamentario per tornare piegato come un gancio;

Il triangolo no, non l’avevo considerato

Allora metti che tu abbia una pizzeria, non di quelle pizze sottili tanto carine e delicate, diciamo una di quelle pizzerie alla romana, dove fino a tarda sera si infornano basi di pizza bianca (e qui parliamo realmente di pizza bianca non di quella che i milanesi imbruttiti ci chiedono in liguria provocandoci sdegno e conati). Parliamo di vera pizza romana, cm di morbidezza da farcire veramente con aggressività rara, e mettiamo che tu sia a fine turno e dopo un paio di birre ti chiedi se l’angolo della sopra citata pizza riesce a contenere le peggio cose tipo un pollo alla cacciatora o una coda alla vaccinara, tanto per citarne due. Metti che in nome della scienza decidi di provare e mettici pure che effettivamente sto triangolo lievitato risulti essere un contenitore perfetto, tirando le somme ti ritrovi in mano un prodotto nuovo, qualcosa di unico, che strizza l’occhio alla tradizione romana e allo stesso tempo la reinterpreta.

Ovviamente l’idea non è mia, altrimenti non me ne starei sul balcone in mutande a raccontarvelo da goloso spettatore, ma è quello che è successo a Stefano Callegari e Paul Pansera, gli inventori di “Trapizzino”, il triangolino gustoso e succulento (no porn, just foodporn) che con il nuovo locale in Piazza Carlina ha inaugurato il suo 14esimo punto vendita tra Italia e Estero.

trapizzino torino

Come detto sopra un prodotto semplice, un’idea semplice, ma dal risultato estremamente godereccio, un triangolo di soffice pasta lievitata da riempire fino a farlo strabordare di ingredienti dal gusto deciso, dalla carne al pesce passando per verdure e cremosi formaggi. Noi ci siamo andati e ci siamo sfondati, uno tira l’altro, e ti viene voglia di provare tutto il menù fino a cercare di battere il record ad oggi fissato a sette trapizzini scofanati in una sola ora – Valeria se ci stai leggendo, hai tutta la nostra stima.

Ci siamo fatti prendere la mano: da quello al gusto più classico al pollo alla cacciatora a quello più “sugoso” alla coda alla vaccinara. Arianna assalta la misticanza (aka le erbette selvatiche amarognole che sono la debolezza di ogni romano) e finisce con un trapizzino alla panna e acciughe, dolce e salato. E poi uno alle polpette e poi… e poi… e poi ti passi tutto il menù e la settimana dopo te lo cambiano e allora ci rivai e te sfondi di nuovo. Mettici anche che è l’unico posto di TO dove mangiare un supplì come cristo comanda e il gioco è fatto! A questo punto fossi in voi mollerei tutto e ci andrei di corsa, non vi basta? Sotto altri motivi per scendere in Birkenstock e fiondarvici.

Il cibo, bono, il posto, bello, il vino, fresco

L’ultimo locale di trapizzino ha aperto i battenti in una delle più belle piazze della nostra città, ammetto la mia preferita, Piazza Carlina, in un locale storico inserito all’albo dei beni culturali che torna a brillare e ospitare la cucina, fatta di prodotti e preparazioni della tradizione romana e che non scendono a compromessi, 8 pentoloni per la preparazione dei polli e teste d’aglio pelate a mano per la gioia dei dipendenti, e la Vineria da far invidia alle migliori enoteche in città con una selezione di etichette piemontesi, romane, trentine, venete e chi più ne ha più ne metta.

Menzione d’onore al bianco fuori lista della settimana scorsa, il Johnny Gambato ( se doveste incontrarlo sulla vostra strada non esitate a berne un bicchiere ), ribattezzato da Fabio “lo sgambato”, ci ha rubato il corazon, ci ha fatto tornare a casa freschi e barcollanti, ci ha indotto tutti e tre ad una dipendenza patologica da questa etichetta e il buon #fabiofacose ad un felice Hangover.

trapizzino torino

Daje de dolce

Parliamo di dolci, ed ecco che a 5 minuti dalla fine entro io, Arianna, la sopracitata “romana vera”. Gianluca, va’ e insegna agli angeli a portare le Birkenstock con eleganza.

Dicevamo, sul dessert, a casa mia la regola è sempre stata una: non importa quanto mangi, basta che lasci uno spazietto per il dolce. Non è che la tradizione romana regali chissà quali ricercati esercizi di pasticceria MA quello che abbiamo è bono, TUTTO BONO. Non ci voglio girare troppo intorno, tutti i dolci qui da Trapizzino sembrano rientrare nella definizione di bono, ma er mejo der mejo è quello che passa più in sordina: le ciambelline al vino. Da mangiare così a secco – o meglio – da inzuppare, sono la cosa più vicina al sapore di casa che questa città mi abbia mai regalato. Hashtag: finalmente una gioia. Lo so che fa brutto inzupparli nel calice di vino (o ancora peggio, nell’acqua), quindi se vi beccano mentre lo fate, non dite che ve l’ho detto io. Ma appena il cameriere si gira, inzuppate tutto con violenza: il gioco vale la candela.

trapizzino torino

Pari merito sia per umiltà che per sapore vero di casa, le fragole con la panna (o anche zucchero e limone): io non le ho prese solo perché non avevo più coraggio di rivivere tutti i ricordi della mia infanzia in una sera sola, ma io un giretto di frutta dopo tutta quella pizza fossi in voi me lo farei. E se tutto questo tripudio di trapizzini salati non vi ha ancora saziato, il colpo di grazia ve lo dà il trapizzino dolce: un threesome di cioccolati a metà tra una Sacher e un cuneese al rum, un delizioso omaggio al Piemonte per mettere finalmente un punto alla storica antagonia delle due capitali d’Italia più fighe di sempre. Se siete amanti del classico vi vogliamo bene comunque: potete optare per un onesto tiramisù fatto sul momento o ancora di più tuffarvi su una torta di mele accompagnata da una pallina di gelato, per non farvi mancare niente. Ma le ciambelline restano comunque le meglio.

trapizzino torino

Qui Gianluca mi ha detto di mettere una chiusa ad effetto, ma io non so’ copywriter, so’ romana, quindi ve dico, l’indirizzo di Trapizzino a Torino ora ce l’avete, na decina di buoni motivi per andarci, pure….

Ora metto qui un bel link interno che ci da una mano con la SEO, tipo ad un articolo di Monica su un viaggio che forse non potrò mai permettermi e ciao.


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