Una scatola di vino, una forma strana in mezzo alle colline. Proprio lì qualche anno fa nasceva L”Astemia Pentita , una cantina di recentissima costruzione che ha aperto le sue porte solo lo scorso autunno. Impossibile farsi mancare la novità delle Langhe, tanto criticata quanto lodata…La struttura e la posizione curiosa sono stati negli ultimi anni protagoniste di numerose dispute tra i vari viticoltori della zona, abituati alle classiche cantine decennali, talvolta centenarie. Ma ritrovarvi tra i Cannubi nella strada verso Barolo una costruzione a forma di scatola vino di legno non incuriosirebbe pure voi? E se il motto fosse “Dinamici anche da fermi” voi non ci buttereste un’occhio? E visto che a me le cose strane attirano sempre, un pomeriggio sono finita lì dentro e ora ve lo racconto…
Cantina L”Astemia Pentita
Via Crosia 40 – 12060 Barolo
Apertura: tour su prenotazione, degustazioni tutti i giorni dalle 10 alle 18:30 tranne il mercoledì
Costo: tour con degustazione da 14 euro in sù
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Tre ragioni per cui andare all’Astemia Pentita:
- Chi non vorrebbe entrare dentro una scatola di vino con una vetrata enorme sulle colline più famose delle Langhe?
- Chi non vorrebbe perdersi tra colori, e le assurde forme di design di qualsiasi cosa (a partire proprio dalle bottiglie) dentro alla cantina?
- Chi non vorrebbe provare (come me) il piacere di tuffarsi su una mega super poltrona pink in mezzo alle botti?
Colore, forme e ancora colore, colore e design
Sandra Vezza è appunto l’astemia pentita che, in seguito a importanti traguardi personali in ambito lavorativo, ha deciso di lanciarsi in questa grande sfida: aprire una cantina con la relativa produzione di vino. Al di sotto delle due scatole di vino della struttura principale sono state costruite nei vari piani tutte le fasi della lavorazione delle uve fino al prodotto finale: il vino. Il colore sicuramente fa da filo conduttore durante tutto il percorso a cominciare proprio dal primo piano interrato. Qui i toni dell’autunno rappresentano il momento della raccolta delle uve e della sua prima lavorazione nei serbatoi d’acciaio per poi passare alle botti di legno. Subito foto di rito sulla mega poltrona tra le botti, quasi come nel regno di Willy Wonka ma del vino! Siamo scesi ancora di un piano, ritrovandoci in mezzo alle sfumature della primavera con dei bellissimi toni di verde. Qui avviene l’imbottigliamento e la conseguente conservazione del vino nei pallets appositi… affianco ci ritroviamo poi nell’estate nell’area di smistamento del prodotto. Un bel cielo blu e panchine per riposarsi, ecco cosa ci si aspetta per l’estate. Cappelli appesi al chiodo e pronti a ricaricarsi in previsione dell’arrivo dell’autunno.
Degustazione Pop!
Ci siamo poi diretti dal capo opposto della cantina quindi suuuu fino in cima. E che spettacolo! La seconda scatola di vino racchiude infatti lo spazio per le degustazioni per gruppi numerosi. Una vetrata spettacolare sui Cannubi e vari oggetti di design della Gufram (azienda di design acquistata da Sandra Vezza) rendono unico e spiritoso questo spazio. Cactus e divanetti a volontà! Raggiunto nuovamente il piano terra abbiamo iniziato la mia parte preferita di ogni visita: la degustazione. Ho scelto di provare una degustazione un po’ diversa dal solito buttandomi sulla versione Pop dei vini delle Langhe. Non fatevi intimidire dal numero di bicchieri… vi basta farvi accompagnare da qualcuno che poi guidi al posto vostro (è bene ricordarlo sempre così vi potete godere la visita fino in fondo). 4 bicchieri di vino con le altrettante spiegazioni dell’enologo su datazione, provenienza e composizione, il tutto accompagnato da stuzzichini per non farvi cadere dalla sedia/botte/tappo al primo bicchiere. Abbiamo iniziato con un bianco Armonico del 2016, leggero e piacevole. Abbiamo proseguito con altri 3 rossi passando dal Dinamico del 2017, al più corposo Dinamico del 2013 e per concludere in bellezza con un bel Barolo Terlo DOGC del 2011. Che dire… un crescendo di sapori impreziositi dalla magnifica vista dei Cannubi che nel frattempo tendevano all’imbrunire. Ci siamo goduti i bicchieri di vino e le sfumature del tramonto inebriati dal vino finché, smaltiti un po’ alcol e salame, ci siamo rimessi alla guida costeggiando colline stupende con un bel bottino in macchina. Ps: la visita e degustazione è possibile effettuarla anche per chi non beve, infatti Sandra ha pensato ad un pacchetto ad hoc per gli “astemi convinti”…di certo lei è pentita e finalmente può assaporare i gusti delle sue colline native.
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All images © 2019 Denise Di Santo