Il Caffè Norman non ha bisogno di introduzioni e di presentazioni, lo conosciamo tutti e tutti conosciamo quell’angolo di piazza Solferino sotto i portici di via Pietro Micca in cui il Caffè Norma ha sede da oltre un secolo. Ormai una vera e propria istituzione per la città, la sua storia inizia nel 1918, ed è oggi un locale elegante che ha saputo evolvere nel tempo mantenendo intatta la sua identità e coniugando l’eleganza della tradizione piemontese alle tendenze moderne nella ristorazione.
Ma il Norman è anche un vero e proprio simbolo della storia torinese. Qui infatti il 3 dicembre 1906 venne fondato il Torino Football Club, evento che lega questo caffè alla storia della città.
Dopo un periodo di difficoltà, il Caffè Norman a Torino ha riaperto nel 2022 acquisendo i locali della storiaca libreria Petrini e ampliando gli spazi e quindi l’offerta. Uno degli ampliamenti ha riguardato la creazione di un vero e proprio laboratorio di pasticceria guidato da Luciano Stillitano, maestro della piccola pasticceria torinese e celebre per il suo lavoro presso Platti 1875. Stillitano porterà al Norma la tradizione delle bignole piemontesi, piccoli bignè ripieni di creme diverse che sono da sempre un tratto distintivo della pasticceria piemontese e che hanno le loro origini nella pasticceria di corte di casa Savoia.
La caffetteria del Norman mantiene un legame stretto con la tradizione torinese, qui è infatti possibile trovare e assaggiare il celebre bicerin, bevanda iconica a base di caffè, cioccolato e crema di latte. Ma il Caffè Norma non è solo il luogo dove andare per fare colazione o prendere un caffè veloce. Al piano terra c’è infatti anche una zona gelateria e al piano superiore un vero e proprio ristorante, dove provare piatti della tradizione piemontese. Il Norman poi diventa il posto perfetto per l’aperitivo nel tardo pomeriggio, offrendo una selezione di cocktail accompagnati da stuzzichini preparati internamente dal laboratorio di pasticceria e dalla cucina.