Un gesto che faccio periodicamente, ogni volta che “scendo giù” e torno a casa, è curiosare negli armadi delle mie nonne fiutando qualsiasi oggetto papabile a cui dar vita nuova. Quasi ogni giorno indosso una collana di pietre che apparteneva a mia nonna materna (uso l’imperfetto nonostante la mia nonnina sia più arzilla di una quindicenne) e sfodero la sciarpa che mia madre portava durante il liceo con fierezza. Tutto questo per dire che l’essere umano tende con naturalezza ad acquistare il passato, per nostalgia, moda o vezzo. Eccomi qua, allora, a scrivere di una catena (non una a caso, oh no!) che del vintage ha fatto la propria ricchezza e la propria forza. Ho scoperto Humana Vintage quando la mia coinquilina Alessia è stata assunta come commessa e, mi ha incuriosito ed invitato all’esplorazione di un mondo che va oltre la borsa della zia defunta ed del gingillo pacchiano della nonna.
Humana Vintage
Via Pietro Micca 14 | Torino
Lu – Sa | 10 – 19.30
Do | 11.20 – 19.30
…ma come funziona?
Semplice! Avete presente le campane gialle ai bordi delle strade e nei pressi delle chiese? Bene. Il viaggio dei vestiti (degli accessori e delle scarpe…) inizia da lì. Dopo attenta igienizzazione e selezione per tipologia, il tutto approda nelle varie sedi sparse in Italia (la prima delle quali è stata aperta a Milano ormai qualche anno fa) e quì nascono le collezioni stagionali che potete ammirare e provare nei negozi.
Vintage come una location d’eccellenza
A Torino saranno felici di accogliervi e di servirvi Flavia (la responsabile), Alessia, Federico ed Irene; quattro commessi super disponibili che si destreggiano con abilità attraverso gli spazi d’eccellenza del negozio in via Pietro Micca. Non una location qualsiasi questa ma un luogo di storia e di passioni dove potete ammirare una scala da proibizionismo ed una carta da parati il cui pattern trae ispirazione da una stampa di un vecchio foulard trovato tra le donazioni. Dove ora danzano gli abiti, prima c’era un bar ottocentesco nel quale i nobili si dilettavano tra un vermouth bianco ed una partita a scacchi, ebbene si! Quale modo più rispettoso e meno snaturante di un negozio vintage dello stampo Humana per lasciare che quell’atmosfera viva senza che quel caffè esista più?
Chi compra vintage?
Se l’idea del tipico acquirente appassionato di vintage che avete è solo quella di chi vuole risparmiare a tutti i costi o del professore di filosofia curvo e sciatto, state sbagliando direzione. Da Humana compra quasi chiunque: dal ragazzino che cerca i Levi’s del papà, alla signora anziana nostalgica; dal costumista estroso alla ragazza fanatica del marchio. C’è sicuramente posto anche per voi lettori, non c’è dubbio!
Perché andare e perché tornare
Da Humana non compri solo un oggetto ma compri un ricordo. Potresti trovare una lettera nella tasca di un pantalone o un porta cipria in argento nascosto in una borsetta di pailettes. E poi puoi sbizzarrirti, osare e catapultarti direttamente tra gli anni’60 ed ’80, immaginarti in una gonna di raso dalla manifattura sofisticata (come ora non ne fanno più) ed indossare la storia di un altro che, forse, somiglia molto a te. Ed ancora, diciamocelo chiaramente! Un vintage così economico non è affatto facile da trovare e qui lo scopo umanitario (ed ammirabile) di Humana ci viene in aiuto. Spero di averti convinto, lettore scettico (se mai dovessi esistere e se mai dovessi leggermi), perché quella gonna a palloncino e quel morbido maglione di lana stanno aspettando proprio te! Ah si, quasi dimenticavo! Se non fossi appassionato degli anni ’60 ed ’80 (e tutto quello che c’è nel mezzo…), Humana Second Hand in Corso Vittorio fa al caso tuo: capi contemporanei donati ed in attesa in essere di nuovo adottati. Buono shopping…vintage!
All images © 2017 Fabio Rovere