Heracles a Nolo è un posto sincero

Le Strade Pubblicato il 29 Settembre 2019

L’odore dei guantoni da boxe appena battuti è super “cruncy”. Nel migliore dei casi si mischia al sapore buono del cuoio lavorato. Quando invece è ancora caldo, racchiude in se tutta l’energia di migliaia di esercizi. Tra il corpo libero, “le passate” e i “jab” tirati al sacco dopo una giornata di lavoro.

Con la Partita n.5 in Sol maggiore, Bach si diverte con il ritmo della classica, dribbla tra le stanze illuminate di questo piccolo club e saltella sul ring, ricreando in un attimo le forme e le armonie della sua meravigliosa “Klavierübung”.

La Mirandolina del Goldoni invece, fa capolino dal baretto in fondo alla sala, dove il Marchese di Forlipopoli è convinto che basti la sua protezione per conquistarla. Senza fare i conti con il Conte, però, che crede di procurarsi l’amore della locandiera senza colpo ferire. Ma l’astuta locandiera non si concederà a nessuno, lasciando a entrambi intatta l’illusione più celeste.

Ecco, Heracles a Milano, in viale Padova, al 21, è un po’ tutto questo. E’ un posto caldo. Uno spazio di sport dove senti ancora l’odore dei guantoni, in un capannone della periferia Est, a Nolo, verso Pizzale Loreto. E’ un’idea che trascina, un progetto carico di bellezza e denso di fatica. Ma soprattutto un luogo dove si suda, si cresce e si sta insieme.

Heracles è una palestra di boxe. Una di quelle della prima cerchia esterna di Milano. Lontano dagli skyline del centro. Dove ancora la città fa fatica a tenere il ritmo della City. Ma è anche un palcoscenico per il teatro urbano. Una sala da piano, mentre al sacco “tirano i boxeur”. Uno spazio di lettura e di cultura, perché oltre ai pugni qui, si nutre anche la mente.

Heracles è un posto sincero. Così mi diceva un’amica quest’anno a Parigi: “trova un posto sincero a Milano e restaci. Lì ti sentirai a casa”.  

Siamo stati qui per la prima volta a maggio, durante Piano City e li dove oggi ci sono i sacchi appesi, quelli della Leone, ieri c’era un bel piano a coda della Yamaha e sulle e note di Ludwig van Beethoven, di George Gershwin e di Franz Schubert si scioglieva una domenica qualsiasi di musica. A zonzo per la città.

Ma ci torniamo volentieri qui. Da Heracles. Anche solo per un caffè e quattro chiacchiere, il sabato o la domenica. Perché in questo posto, che è sincero, abbiamo imparato una cosa molto semplice: la boxe, la musica e l’arte possono davvero stare insieme.


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