Sembra uscito dalle pagine dei libri del mio amato Francis Scott Fitzgerald, il Valentyne Restaurant & Club: atmosfera che richiama proprio quella decade dorata a cavallo tra gli anni 20 e 30, cocktail divini e musica d’effetto. Venite con me, oggi vi faccio scoprire un vero gioiello incastonato tra piazza del Popolo e piazza di Spagna dove poter fare un aperitivo, (una cena) e un dopocena, danzando a ritmo di Jazz.
Valentyne – Restaurant & Club
via della Fontanella, 15 | Roma
Ma – Do | Bar: 19:30 – 02:00 Ristorante 19:30 – 01:00
Ve – Sa | Bar: 19:30 – 02:30 Ristorante 19:30 – 02:00
Tel. + 39 063610880
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Valentyne Roma: un salotto prezioso e gourmet a metà strada tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna
Scoperto per caso grazie alla presentazione dell’ultimo libro sugli amari del barman Matteo Zed, il Valentyne è stato il locale che per primo in zona Tridente mi ha fatto esclamare dal cuore Eureka! Ho trovato finalmente il posto che consiglierei a tutti i miei amici quando mi chiedono una dritta in una zona che non conosce proprio le mezze misure. Perché è qui dove ritornerei per un aperitivo last minute (magari romantico) in centro. Ed è sempre qui dove mi rifugerei dopo una lauta cena nelle vicinanze per bere un buon cocktail.
Valentyne: mixology, piume e jazz
Se fosse una musica, sarebbe una canzone jazz, grazie al tocco retrò della live music di impronta jazz e swing che di tanto in tanto anima queste salette. Se fosse un oggetto, sarebbe una lussuosa piuma, come i dettagli decò di cui mi sono decisamente innamorata e che impreziosiscono il locale. Se fosse un sapore: quello indescrivibile del carpaccio di gamberi rossi, beurre blanc, aneto e caviale (e si, se ve lo state chiedendo: qui si può anche mangiare!). Se fosse un cocktail, direi il Prohibition: un blend di gin Plymouth, brandy all’albicocca e China Martini che mi ha mandato le papille gustative in estasi.
Mixology e vibe anni 30: it’s a match!
Cosa consigliarvi di prendere qua? Impresa ardua, davvero! Perché devo dirvi che la cocktail list firmata dal Bar Manager Alessio Bragalone è sì invitante e completa, ma richiede un certo focus: cosa che non sono riuscita a fare perché mi guardavo attorno meravigliata come una bambina. Se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, lo è soprattutto qui, dove un blend dal sapore così anni 20 fatto di marmi pregiati, specchi, ottoni, piume, ha saputo trasformare lo spazio ristorazione di Daniele Lassalandra del lussuoso Hotel Valadier in una location intima e curata che mi ha fatto proprio venire voglia di ritornare. Almeno a provare tutti gli altri cocktail che per distrazione non sono riuscita a ordinare. Che dire, fate come me: entrate, sedetevi al bancone in legno lavorato in tridimensionale, lasciatevi abbagliare dal retrobanco in ottone scenograficamente illuminato, adagiatevi sulle sedute di velluto sgargiante e gustatevi un capolavoro di mixology. À la santé!
All images © 2019 Diego Funaro