Io il gelato lo prendo sempre nello stesso posto. Per me è una cosa seria anzi serissima (come l’Aria).
Di gelati buoni, ormai, si può dire tranquillamente ce ne siano tanti in giro, soprattutto a Torino. Ma allora come mai scelgo di andare sempre nella stessa gelateria tutte le volte?
Non sono un abitudinario, men che meno uno sentimentale della serie “sono troppo affezionato a loro”. Eppure, quando si tratta di gelato, non posso far a meno di avere occhi e gola solo per un posto (anzi, da poco due… piccolo spoiler!). La risposta potrebbe essere tanto complessa quanto concisa. Vi risparmio l’asciugone e taglio corto dicendovi che: a Torino c’è Aria!


Tre motivi per cui andare da Aria Gelateria a Torino
- Con i colori super pop dei suoi locali, Aria Gelateria trasmette proprio una sensazione di spensieratezza e allegria, un po’ ci fa sentire come a tornare bambini.
- Hai mai assaggiato un gelato al gusto lime & avocado, al vermouth, o con olio extravergine e sale marino? Bhe, ora sai cosa fare!
- Davvero vi serve un terzo motivo per convincervi a provare un gelato buono e senza fronzoli come quello di Aria? Dai.
Aria Gelateria: una nuova idea di gelato
Vi ricordate il bianco, il crema e magari un po’ di marrone? Il legno, il marmo e le piastrelle lucide? Insomma, quel ricordo abbastanza nitido e fissato nelle menti di tutti noi quando pensiamo a una gelateria. Che voi abbiate settanta anni o venti, il risultato non cambia. È l’immagine standard, rassicurante, quasi scolpita nella memoria collettiva — quella di un ambiente pulito, un po’ anonimo, dove il gelato è protagonista, ma il contesto raramente lascia il segno.
Ecco, prendete questo ricordo e ora dimenticatevelo completamente.



Aria Gelateria ha deciso di riscrivere da zero l’immaginario tradizionale. Qui non troverete superfici freddamente eleganti o palette neutre. Al contrario: colori pop e vivaci, pareti che sorridono, luci morbide e un’atmosfera che fa pensare più a un concept store creativo che a una gelateria.
L’idea è chiara: Aria vuole essere un’esperienza. Tutto è pensato per stimolare la mente tanto quanto il palato. Non è un caso che il loro gusto più iconico sia una piccola provocazione dolce e salata.
A proposito di gelato: segue esattamente la stessa filosofia. Niente solite tre creme e tre frutti “per stare sul sicuro”. Qui il banco è una collezione di idee, un mix tra sperimentazione e comfort, dove ogni gusto racconta qualcosa. C’è il gelato con l’olio, elegante e sorprendente. Il gusto al caffè filtro di Santaromero, e il Poppy Seeds Cake, ispirato a un dolce europeo tutto semi di papavero e burro. E ovviamente, l’iconico Caramello e Popcorn, diventato il simbolo della gelateria: dolce, salato, cremoso, croccante — insomma, tutto tranne che banale. Ogni gusto è una piccola provocazione gentile, un modo per dire che anche il gelato può avere personalità, carattere e senso dell’umorismo.



Aria Gelateria e i gelatai senza fronzoli
Torniamo all’inizio della storia. Aria nasce nel 2022 da Davide e Roberto. Prima colleghi, poi amici, e oggi soci. Possiamo dire che questa gelateria non sia caduta troppo lontano “dall’albero”: anni passati dietro i banconi di altre gelaterie, infiniti coni serviti, gusti assaggiati, clienti ascoltati. Un’esperienza vissuta con i piedi ben piantati a terra, che ha fatto maturare, piano piano, un’idea semplice ma potente: proporre gelato a modo loro.
Poi, un’occasione: una svendita di attrezzatura professionale. E quella scintilla che per anni era rimasta una “bella idea” si trasforma improvvisamente in progetto. Senza troppi giri di parole, ma piuttosto con voglia, intuizione, e una decisione chiara: aprire nel quartiere Vanchiglia. Dal momento della scelta della location alla prima pallina servita, passano meno di quattro mesi. Il risultato? Un laboratorio indipendente, con il cuore artigianale ma lo sguardo proiettato al presente e al futuro.
Un luogo che non vuole soltanto rinnovare l’idea di gelateria, ma anche riscrivere — con leggerezza — quella del gelataio stesso. Basta con l’immagine ingessata dell’uomo in bianco, col cappello alto e lo sguardo severo da “mastro gelataio”. Qui il gelataio ha una maglietta colorata, magari con una stampa ironica, e ti serve con un sorriso naturale, senza cerimonie. L’atmosfera è rilassata, pop, senza perdere professionalità. Il gelato è serissimo, ma chi lo fa no. E forse è proprio questo il segreto: togliersi di dosso i fronzoli, senza mai rinunciare alla qualità.


Uno spazio inclusivo (x2)
Questo posto ha un concept pensato non solo per chi vuole passare a prendere un cono al volo, ma anche per chi vuole fermarsi un po’ di più. Magari con i bambini, magari con un’amica o per sfogliare qualche pagina di un libro. È uno spazio che non mette fretta, che non ti fa sentire fuori posto se entri senza sapere cosa prendere o se vuoi chiedere l’assaggio di quel gusto strano che non hai mai sentito. È un luogo dove si può ridere, parlare, lasciarsi ispirare. E questa voglia di accogliere e includere si vede, si tocca.
Per esempio, nel nuovo punto vendita c’è uno spazietto dedicato ai più piccoli: una nicchia semplice e allegra, pensata per farli sentire protagonisti, non solo ospiti. Una piccola zona dove possono giocare, guardarsi intorno, scegliere il loro gelato con calma, senza sentirsi di mezzo o di troppo. Piccolo gesto? Forse. Ma racconta molto su cosa voglia rappresentare questo posto.



Come dite? Non vi avevo ancora parlato del nuovo locale? My fault. Rimedio subito.
Aria ha da poco raddoppiato. Davide e Roberto hanno deciso di portare la loro idea di gelateria anche in un’altra zona della città. Così ha preso vita il secondo punto vendita nel quartiere di Santa Rita. Una scelta che, a ben vedere, cambia un po’ le regole del gioco: meno centrale, più popolare, più “di quartiere”. Aria qui si trasforma quasi in una gelateria di paese — quella dove ci si conosce per nome, dove i bambini passano dopo scuola, dove il sabato pomeriggio le famiglie si fermano a chiacchierare davanti al bancone. È un’espansione che non snatura, ma anzi rafforza lo spirito del progetto: fare gelato buono, accessibile, fatto bene, e farlo per tutti. Senza fronzoli, senza barriere, con un po’ di leggerezza e tanta cura.

Vi ho convinti a prendere sto gelato?
Insomma, se pensavate che il gelato fosse solo una roba da passeggiate estive e coppette da meditazione, Aria vi farà cambiare idea. È gelato, sì, ma con personalità. È gelato, ma con le luci accese. È gelato, ma con le battute pronte dietro al bancone. Provare per credere. Poi oh, se non vi piace… Vi rifate la bocca con un altro gusto.
E se A Torino l’Aria non vi basta, abbiamo una lista freschissima di gelaterie artigianali in città, tutte da provare!
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