Da brava romana ho sempre amato i supplì, crocchette di riso condito e fritto in una croccante panatura.
Ecco perchè non mi sono troppo fatta pregare quando, nel bel mezzo di una passeggiata tra i vicoli del centro storico di Roma, la fame ha avuto il sopravvento e mi sono imbattuta in I Supplì dei Coronari.
I Supplì dei Coronari
Via dei Cornari, 25 | Roma
Tel. +39 0668307673
Lu – Dom | 11.30 – 21.30 | chiuso il mercoledì
Sito | Facebook | Instagram
Ci troviamo nel cuore pulsante di Roma, a due passi da Piazza Navona, in una strada che brulica di botteghe e dove il turismo si mischia alla perfezione con la vita di tutti i giorni.
Proprio in questa via ho iniziato a sentire i primi richiami della fame e, insieme a loro, un canto di sirena dall’odore di fritto che mi ha fatto entrare senza troppi indugi in questo piccolo locale. Qualche tavolino fuori, un comodo e pratico punto d’appoggio all’interno, il locale è semplice e funzionale allo stesso tempo.
Il bancone ruba la scena, e con fare curioso mi avvicino per fare la mia ordinazione.

Supplì e tradizione
Il menù propone fritti, tra cui spiccano mozzarelle in carrozza, filetti di baccala e cremini fritti, oltre che una piccola proposta di primi e piatti della tradizione romana. È proprio dalla tradizione che mi faccio prendere: i supplì sono ciò che tengono banco. Rimango stupita dall’offerta: il classico supplì romano è a base di sugo con rigaglie di pollo e mozzarella filante, ma da I Supplì dei Coronari c’è spazio anche per delle variazioni: pomodoro e basilico, amatriciana, carbonara e cacio e pepe.

Una piacevole attesa
La fame è tanta, l’indecisione meno: un supplì pomodoro e basilico e uno alla carbonara, per permettere alla semplicità e alla romanità di tenere banco. Ogni portata è preparata sul momento, e mentre aspetto mi perdo a sfogliare dei piccoli libri di ricette messi a disposizione degli ospiti. Nel frattempo il locale si riempie e mi rendo conto che questo luogo è un punto di riferimento, non solo per i tanti turisti di passaggio ma anche per gli habitué di questa via.
Arrivano i miei supplì e qui la sorpresa: panatura croccante, ripieni morbidi e gustosi, saporiti, avvolgenti. Nulla è lasciato al caso e si capisce che dietro alle proposte c’è il lavoro di chi sa cosa voglia dire cucinare e farlo con amore. Ritrovo la stessa capacità e lo stesso amore nel servizio: gentilezza, sorrisi e cordialità, quel tanto che basta per capire che non esiste giorno, ora o minuto che non possa cambiare con poco: un morso che sa di buono, un sorriso che sa di gentilezza.
E in fondo: non è questo quello che riempie di più lo stomaco, ma anche l’animo?
All images @ 2022 Fabio Rovere
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