La mia prima lezione di Pilates a Torino da Studio Corpore

Monica Pianosi Pubblicato il 8 Luglio 2019
pilates a Torino

Non so se mi definirei una sportiva, perché di gente che fa molto più sport di me ce n’è davvero. Di sicuro però non mi tiro indietro quando si tratta di sudare e mettersi alla prova e sono sempre pronta a provare qualcosa di nuovo, per poi tornare alle vecchie abitudini ;)). Il pilates è una di quelle discipline che mi affascinavano da un po’ e soprattutto mi sorprendeva come Jehanne non si sarebbe persa nemmeno un lunedì di lezione con Iacopo, cascasse qualsiasi fantastico evento torinese. Così dopo averlo conosciuto ho deciso che anche io ero pronta a lanciarmi alla scoperta di questa nuova disciplina. E poi avrei capito che sarei riuscita a scoprire qualcosa di più anche di me stessa.

pilates a Torino
pilates a Torino
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Iacopo e il pilates

Non so cosa immaginate voi quando pensate a uno studio di pilates, ma io mi figuravo una palestra pura e semplice. Studio Corpore, lo studio pilates a Torino, invece assomiglia più a uno studio creativo con i suoi mobili vintage e la tappezzeria di design all’ingresso che ti fanno subito capire che sei arrivata in un posto che potrebbe piacerti.

Iacopo poi sa accoglierti e metterti a tuo agio anche se nel tuo ‘pigiamino’ ti senti un po’ fuori posto e tutti quelli intorno a te sembrano più bravi. Ci tiene a spiegarti il perchè dei movimenti e non solo a farteli vedere perchè è solo dell’interiorizzazione del movimento che davvero si impara. E mi racconta che il pilates è uno sport per tutti, che non ha controindicazioni, se non il dolore, perchè se fa male, il tuo corpo prima deve guarire. E Iacopo, lui sì che è un vero sportivo, nato e cresciuto sui campi di atletica si è dedicato alla danza e all’acrobatica per poi arrivare al pilates. Mi racconta che nel suo studio sono tutti, ossia lui, Emilia e Laura, un po’ come lui, sempre presi a studiare (Iacopo è infatti fisioterapista e osteopata) e a aggiornarsi sulle ultime ricerche.

pilates a Torino

La mia prima lezione di pilates a Torino

Devo ammettere che sono partita un po’ troppo coraggiosa. Ho pensato di poter partecipare a una lezione che non fosse proprio proprio base… perchè tanto sono forte no? Beh, si certo il nostro corpo è fantastico, ma sicuramente vi consiglio di iniziare per gradi. Perchè il pilates può anche sembrare facile, ma non lo è. La prima difficoltà è stata trovare la posizione: respirare nella parte posteriore della schiena, tenere la spalle basse e tirate verso l’esterno, non sorridere e fare facce… insomma già i primi 2 minuti e ho capito che ero fritta! La lezione preferisco raccontarvela tramite le immagini, ma vi lascio con i consigli di Iacopo per chi vuole iniziare a fare pilates:

  • Assicuratevi che il gruppo non sia troppo grande (6/8 persone)
  • Iniziate con un gruppo per principianti
  • Non abbiate fretta ma imparate bene i fondamentali
  • Imparate ad avere il controllo del movimento e del vostro corpo in ogni situazione
  • Prendete coscienza del vostro respiro, dove prendete l’aria che respirate? Dove scorre nel vostro corpo?
  • Se sentite dolore fermatevi, vuol dire che per quel movimento non siete ancora pronti e dovete tornare allo step precedente
pilates a Torino

Le cose di me che ho capito in un’ora e mezza

  • Che non so respirare; o almeno pensavo di saperlo fare, ma la respirazione con consapevolezza è una cosa a cui ci si deve abituare
  • Che sviluppare le spalle verso l’esterno è molto più giusto che accollarle all’indietro, ma anche molto più difficile
  • Che per non portare il mento allo sterno ci vuole tanta concentrazione
  • Che una pallina che sembra pure sgonfia può essere un valido strumento di tortura
  • Che sorriso e calore ti fanno arrivare lontano
pilates a Torino

Ora, che dite, è arrivato il momento anche per voi di scoprire qualcosa di più su voi stessi!?

Da quando ho iniziato a interessarmi di sostenibilità sono diventata vegetariana, ho venduto la macchina e ho preso un PhD. Ma non chiedermi di smettere di viaggiare.

Tutte le immagini sono di © Anna Brignolo 2019

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