Pizzeria Giomà: gusto e leggerezza

Luisa Cuomo Pubblicato il 13 Novembre 2024

Se c’è una cosa di cui non mi stancherò di parlare, e ancor prima di provare, quella cosa è senza dubbio la pizza. Ecco quindi che quando ho sentito parlare della nuova pizzeria Giomà sono andata a provarla senza farmi troppo pregare.

In una traversa di Via Tuscolana, più precisamente nel quartiere Don Bosco, uno dei locali più celebri del quartiere finalmente riapre sempre nella veste di pizzeria, portando dal suo passato (quello della storica pizzeria Moma) un grande forno a legna che ci accoglie appena varcata la soglia dell’ingresso, le sapienti mani di Ahmed Sayed Adnan Rumy, pizzaiolo della precedente gestione del locale, e Francesca Scali che si occupa dell’accoglienza in sala. I nuovi protagonisti sono invece i due proprietari, Giovanni Spinelli e Marco Bonanni, che unendo i loro nomi hanno dato nome a questa nuova pizzeria di quartiere: Giomà.

Lo stile della pizzeria Giomà è informale, un pò come la pizza che piace a noi. Pochi fronzoli ma tanta sostanza, come quello che è in fondo la pizza per me: una porto sicuro nel quale approdare sempre, con il bello e il cattivo tempo.

Parola chiave: leggerezza

Quello che rende senza dubbio particolare la pizza di Giomà è l’impasto: una lievitazione di 72 ore, stabilite da prove su prove, e una cottura a temperatura di 400° sono le chiavi per l’impasto perfetto, che si definisce a metà tra una classica pizza romana e un napoletana, con bordi alti e centro sottile.

Il menù si divide in due parti: le pizze classiche e quelle più ricercate, che variano con il variare delle stagioni.

Nota di merito per la pizza margherita, anzi: le pizze margherite! Sono presenti in menù tre varianti, dalla classica a quella “sbagliata” con mozzarella di bufala, fino ad arrivare alla “margherita in” con ciuffi di bufala e scaglie di grana. Tre varianti per un giudizio unanime: buonissime.

Alle tre più classiche si aggiunge poi quello che Federica definisce il “cavallo di battaglia di Giomà”: la super marinara, con pomodoro, alici, aglio e capperi.

Per le pizze di stagione invece, spazio ai sapori dell’autunno: la “pizza zuccosa” con fior di latte, crema di zucca e guanciale croccante, in uscita con misticanza, bottoncini di crema di barbabietola e pioggia di provolone del Monaco. Una pizza che si presenta come un quadro: ricca di colori e sapore, è una gioia per gli occhi ed il palato.

A farle d’eco la “pizza violetta“, con patate viola, carciofi croccanti, fior di latte e bombette di pecorino: una pizza carica di sapori ma che riesce a mantenere equilibrio senza appesantire.

E i fritti?

A Roma non esiste pizzeria che non serva fritti, e la pizzeria Giomà non è da meno: dal classico supplì alla mozzarella in carrozza, passando per la frittatina di bucatino “ajo, ojo e peperoncino”, anche i fritti sono uniti tra di loro da una ricercatezza di equilibri tra tradizione e innovazione.

Il risultato? Una proposta non banale e una riuscita più che promossa.

Se come me quello che cercate è una pizzeria che coniughi semplicità e gusto, unendo tutto con una leggerezza che difficilmente trovereste altrove, la pizzeria Giomà è senza dubbio il posto che fa per noi!

Vivo a Roma ma sono una cittadina del mondo, di sana e robusta costituzione. Di buona forchetta e buon bicchiere, che è sempre mezzo pieno!

Tutte le immagini sono di © Giada Spera 2024

Ti piacciono le foto e vorresti usarle per raccontare la tua attività? Clicca qui e scopri come!