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Spation, questo non è un co-working

Spation, questo non è un co-working

Milano, la città con l’animo internazionale che tanto ci piace, ma che alcune volte ci fa uscire pazzi. A me succede quando devo cercare uno spazio per poter lavorare.

Spation
Viale Tunisia, 30 | Milano
Instagram | Sito

Non ho più voglia di andare nei soliti co-working e spendere un rene o invece dover fare le corse ai baretti per prendere la postazione vicino alle prese, dovermi alzare alle 11.30 o alle 17.30 perché bisogna preparare i tavoli per pranzo o aperitivo. Non so voi ma io sono sempre alla ricerca di posti nuovi dove poter lavorare in santa pace. 

E finalmente è nato Spation.

Non chiamatelo coworking, è uno spazio di lavoro condiviso che detto in inglese suona meglio quindi diciamo che è uno shared space work.

Dall’idea di Luca e Federico, ragazzi under26, che mollati gli studi si son messi con la testa bassa a cercare una soluzione a quanto detto poco fa. 

Ciò che vanno a cercare sono spazi preesistenti, così da non dover abbattere un qualcosa di già funzionale, ma anzi andare a coprire eventuali buchi in locali in cui tutto funziona, ma che potrebbe funzionare meglio.

Perché andare da Spation

Le cose belle che mi hanno convinta subito di questo spazio di lavoro sono:

  • si può prenotare il posto, così che si evitano le corse
  • a ogni tavolo sono presenti delle ciabatte con le prese, così no problem se si scarica tutto
  • si ha acqua, caffè e usufruibile tutto il giorno senza limitazioni
  • nei bagni sono presenti – gratuiti – assorbenti bio per noi donzelle
  • si può mangiare al proprio posto, senza doversi alzare, così se bisogna fatturare non si “perde tempo”

Insomma io vi ho già detto tante cose, ora tocca a voi andarlo a provare e a farci sapere che cosa ne pensate. 


All images © 2022 Filippo Racanella

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