Zupp | per chi è stufo delle minestre riscaldate

Sara Rosellini Pubblicato il 18 Ottobre 2019

Il nome del ristorante direi che la dice tutta su quello che principalmente si può assaggiare in questo locale, situato in pieno centro a Genova. In questi giorni di fine ottobre, dove l’aria si fa sentire frizzantina, le giornate sono terse, il sole scalda ma all’ombra non si riesce a stare e la tramontana tira da nord, la voglia di autunno, di comfort food e di vellutate inizia a non essere solo un piacere ma un’esigenza. Ecco, quindi, che la scelta ricade su Zupp: qui non ci si scalda solo mangiando, qui ti scalda l’atmosfera, la passione che ci mettono gli chef in cucina, la professionale gentilezza dei camerieri e tutto il fascino dei vicoli di Genova.

Zupp
Piazza San Matteo 6a rosso
010 2362821
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Tutti i giorni | 7.00 – 23.00
Prezzo | Cena 30 -35 €

Un nuovo format tutto da scoprire

La nuova location in Piazza San Matteo, porta sulle spalle la degna eredità del precedente ristorante nei vicoli. Zupp in centro, insieme a Zupp in Maniman, situato a San Nicola zona Castelletto, sono due delle nuove rivelazioni della ristorazione genovese; una nuova chiave di lettura, un nuovo concept e format che si propone di conquistare il palato degli ospiti a suon di zuppe, minestroni alla genovese e piatti ricercati.

Il palazzo storico dove è ubicato Zupp apparteneva a una delle più illustri famiglie genovesi, quella dei Doria caratterizzato da un portico a quattro arcate che introducono gentilmente all’entrata del locale. A pochi passi da Piazza De Ferrari e da Piazza Campetto la centralità e la comodità per raggiungere il ristorante sono sicuramente una carta vincente.

L’attenzione per i dettagli: dal piatto all’arredamento

Qui tutto è all’insegna della ricerca del dettaglio dall’arredamento, con una giusta ed equilibrata combinazione di oggetti vintage e tocchi dal gusto moderno, all’impiattamento colorato, invitante e a tratti innovativo, ma soprattutto, attento alla sintonia dei gusti.


Ciò su cui cade l’occhio all’ingresso è il bancone centrale, situato dirimpetto all’entrata; col suo basamento verde mare e con la parete sullo sfondo rivestita di una tappezzeria di design a grandi foglie, verdi anch’esse. Perfino la maniglia del bagno è in tema, un grande cucchiaio per introdurci in una toilette in pieno stile Zupp.

Finalmente si mangia!

Il nostro tavolo è situato esattamente nella stanza principale, da qui possiamo controllare e osservare tutto il movimento della sala: la mise en place è semplice, e questo fa sentire a casa.
I piatti, quelli invece, sono sapientemente cucinati con apparente semplicità ma con grande maestria. Il locale è pieno, la clientela chiacchierina e rilassata e, ahimè, lo devo rivelare, principalmente femminile.
Che questa storia delle zuppe attiri principalmente noi donne?!
Uomini non temete, qui vengono soddisfatti i palati di entrambi i sessi: il menù, infatti, spazia dalle famose zuppe, che in questa serata, al passo con la stagione proponeva vellutata di cannellini e gamberi saltati al cognac, crema di cavolfiore e polpo croccante, porri, pinoli e uvetta, ai piatti più “sazianti” quali, per esempio, fish & chips, buridda di stok, vitello tonnato all’albese, tortino di polpo al pesto o perché no una tartare di manzo con bacon croccante.

Le nostre scelte sono state tutte diverse per poter assaggiare uno dal piatto dell’altro: perché scusate non è forse il cibo e la cucina in se il momento di massima condivisone?! Ecco appunto.
Estremamente consigliato il tortino di polpo al pesto e la vellutata di cannellini e gamberi.
Il prezzo è in media con i locali dello stesso trend che offrono qualità e professionalità. Con due piatti a testa, tre dolci su cinque e una bottiglia di vino usciamo più che soddisfatti, con le pance piene e le nostre anime rallegrate, perché ogni volta che si mangia, con piacere, in buona compagnia non soddisfiamo forse pure lei?! Io credo proprio di si!
Il cibo è un piacere per l’anima!
Arrivederci Zupp!


All images © 2019 Alice Evita Avanzi & Sara Rosellini