Indubbiamente i vicoli attraggono gli Stradari quanto un buon liquore ed ecco che spesso ci troviamo a passeggiare in cerca di scorci originali da fotografare. In una di queste lunghe peregrinazioni nel dedalo dei caruggi non ci è sfuggita certo una nuova apertura in Piazza San Donato! Foto al negozio salvata nei preferiti e il proposito di tornare prestissimo con Chiara. Ora vi raccontiamo tutto!
Janua è a tutti gli effetti una Cantina allestita in un locale del XV secolo. Andrea Bruzzone ci ha raccontato di aver lavorato quasi due anni per la ristrutturazione di questo locale. L’affaccio sulla meravigliosa chiesa romanica di San Donato e sulla piazzetta ne è valsa sicuramente la pena.
Janua Cantina Storica Culturale
Ma | Sa 10.00 – 12.30 15.30 – 19.30
Piazza San Donato 51r, 16123 Genova
010 7455157
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Janua, Cantina storica culturale
In un luogo che è già intriso di storia hanno voluto creare una cantina che non è solo un punto vendita, dove si possono acquistare tutti i loro prodotti in pieno centro città. Ci donano un piccolo museo della tradizione contadina ligure, con tanto di attrezzi utilizzati nella realtà vinicola della Valpolcevera e filmati. Nella sala principale sarà possibile organizzare degustazioni private su prenotazione. Nella cantina di affinamento, invece, sarà possibile osservare dove il loro spumante Metodo Classico Janua, riposa per anni prima di poter essere assaporato.
Un luogo che affascina a 360°!
Packaging che racconta di sé
Anche l’occhio vuole la sua parte, e la grande famiglia Bruzzone lo sa bene. Cura e attenzione vengono messe nel dettaglio e nella voglia di creare etichette originali per raccontare il loro mondo.
Nel “bugiardino” che accompagna ogni loro Infuso, c’è la sezione Mëmoie (in italiano Memorie). Una breve storia che parla di famiglia e di tradizioni radicate e sentite, di appartenenza al territorio e ai propri prodotti.
Andrea Bruzzone racconta che da ragazzo, era affascinato dalla cantina di suo padre, oste della Valpolcevera. Era incuriosito dal sottoscala, pieno di bottiglie su cui era appoggiato un grande cartello con su scritto NON TOCCARE. Queste bottiglie contenevano Grappe e Liquori con etichette scritte a mano ottenute dal suo alambicco.
Da qui nasce il nome Opificio Clandestino degli Infusi:
Sottoscale=Opificio Scappati di Casa=Clandestini Liquori=Infusi.
L’etichetta iconica raffigura la “Lalla Celeste”, la loro mitica Fiat 600 multipla Furgonata OM del 1958 che il grande artista Francesco Musante ha raffigurato nel pieno della sua intramontabile bellezza, cambiandole in base al packaging e al colore predominante della bottiglia.
I liquori e gli infusi dell’Oppificio clandestino
Da veramente molto tempo conosciamo i liquori di Andrea Bruzzone e ve ne abbiamo parlato nell’articolo dello scorso anno “La guida ai regali di Natale delle Strade”.
Dicevamo che “finiscono sempre troppo in fretta perchè sono bevute gentili che piacciono tanto a tutti”.
Mai frase fu più veritiera. Ogni volta rimaniamo stregate dal gusto delicato del Levantello (senza dubbio nella nostra personale top3), o dall’avvolgente aroma de “U Pernambucco”.
Inutile dirvi che il minimo comune denominatore dei liquori by Bruzzone sono la valorizzazione del territorio e la tutela della produzione autoctona.
Ma bado alle ciance e veniamo al sodo.
“Il Levantello”
Amore indiscusso dal gusto di nocciole, questo liquore è diventato il nostro Elisir di Lunga Vita. Dolce al punto giusto, delicato e non troppo forte deve il suo aroma unico alle “Nocciole Misto Chiavari”.
Dopo decenni di abbandono, un gruppo di agricoltori ha iniziato il recupero di vecchi noccioleti della zona del chiavarese e tramite la registrazione del marchio collettivo “Nocciole Misto Chiavari” appunto, ha riportato in vita questo prodotto fino a diventare un prodotto a presidio Slow Food.
Da una lenta tostatura e infusione nasce questo prodotto sublime!
Assaggiatelo, è davvero un consiglio spassionato nostro!
“U Pernambucco”
Super consigliato agli amanti degli agrumi, questo liquore nasce dall’infusione delle mitiche arance Pernambuco di Finale Ligure del cultivar “Washington Navel”.
Questa particolare varietà di arance è stata introdotta in Liguria dallo stato di Pernambuco, in Brasile, grazie ad un marinaio Ligure attraverso il commercio marittimo del 1700. Ci piacciono assai queste storie di racconti lontani e di unione di specie e culture. Alla faccia della teoria evoluzionistica di Darwin sulla Selezione della Specie, questo marinaio ha fatto la cosa giusta a portare l’agrume in terra ligure!
L’infusione della buccia, ricca di olii essenziali, ci regala un liquore dal gusto dolce ma allo stesso tempo fresco e profumato.
“Zena in un petalo”
Momento nostalgia: tutti noi, chi più chi meno, avrà qualche ricordo legato allo sciroppo di rose. Io fin da piccola ero solita raccogliere i petali in campagna, nel periodo di maggio, per portare avanti la tradizione familiare e creare questo rosolio naturale. Un’usanza del territorio alla quale sono ancora oggi particolarmente legata.
Premesso ciò, non posso che essere attirata da questo liquore ottenuto proprio con l’infusione dei petali di rosa della Valle Scrivia (presidio Slow Food) essiccati naturalmente, insieme a un ciuffo di Erba Luisa (altra pianta tipica ligure dalle note agrumate). L’infusione ricorda proprio il caratteristico sciroppo dell’infanzia, con note delicate e floreali.
Lo Adoriamo letteralmente.
“U Baxeico”
Ovviamente avrebbe potuto mancare un infuso ottenuto dal prodotto più simbolico della nostra terra?! Certo che NO!! Ed ecco quindi il liquore “U Baxeico” realizzato utilizzando in infusione esclusivamente basilico DOP di Prà. Qui, l’omonimo produttore Bruzzone, coltiva nelle sue terrazze a picco sul mare questa delicata piantina simbolo di Genova nel mondo.
Non riescono proprio a deluderci in nessun modo!!
“Speciality Coffe”
Novità delle novità! Udite Udite: dall’unione di due realtà che fanno la differenza nel territorio ligure, e non solo, nasce Speciality Coffee. Infuso al caffè dell’Honduras e del Brasile. I ragazzi di Tazze Pazze insieme ad Andrea Bruzzone hanno trasformato il loro caffè in un liquore da degustazione utilizzando chicchi provenienti direttamene dalle loro piantagioni ecostostenibili d’oltreoceano di cui vi avevamo già parlato nell’articolo riguardante proprio loro (Qui trovate il link)!
Non vediamo l’ora di assaggiarlo e perché no, anche di regalarlo!!
Siate generosi, la bontà va condivisa!
I Vini
Bruzzone non è però solo infusi e liquori, ma anche vini. Il progetto e l’impegno nel rendere un prodotto di qualità creato, in questo caso, con uve ricercate e vitigni conosciuti e autoctoni è, anche in questo caso, alla base della loro produzione.
Bunassa – Bianchetta Genovese DOC
“Un gotto de giacchetta e un toccü de fügassa”, classica colazione di tarda mattinata. Così profondamente legati alla nostra pausa genovese di metà mattina vi consigliamo di procuravi Bunassa, la Bianchetta Genovese DOC. Prodotta da vitigno autoctono ed esclusivo dell’alta Valpolcevera, vinificatato nella cantina di Bruzzone a Serra Riccò.
Il magico colore giallo paglierino, il profumo fine, delicato, discretamente persistente, talvolta con sentori di renetta e di muschio e il sapore secco, sapido, leggero ma nervoso e continuo rendono questo vino indicato per accompagnare i piatti della tradizione.
Equinozio – IGP Colline del Genovesato Bianco o Rosato
La produzione di certi loro vini ha qualcosa di a dir poco magico e mistico.
Ci raccontano:”Durante l’equinozio, in cui Luna e Sole si dividono la giornata in parti uguali indicando la fine dell’estate e l’incombere dell’ autunno, avviene la raccolta del nostro Vermentino”.
La vinificazione avviene con una lunga macerazione delle bucce a bassa temperatura.
Un Vermentino che va bene per ogni cambio di luna, e non solo direi!
Axillo – Spumante Brut da agitare prima dell’uso
Quando si dice :”un nome un programma”! Ecco il caso! Axillo che letteramente significa brio, agitazione! Questo è il nome attribuito a un vino biologico spumeggiante e frizzante che ricalca quello che una volta i cantinieri preparavano come lo spumante per le feste di fine anno!
Questo processo di spumantizzazione regala un vino ancora ammostato imbottigliato e tappato subito con il sughero e legato con lo spago e, anche allora, bevuto con il fondo.
JANUA – Spumante Metodo Classico DOC
Altro spumante che da il nome al nuovo punto vendita o forse è il contrario non lo sappiamo, fatto sta che è la città che dona il nome a entrambi e così non ci poniamo questa domanda da “è nato prima l’uovo o la gallina?!”.
Pillole di storia: in passato la città di Genova veniva chiamata Janua appunto, in onore al dio Giano Bifronte, icona di una città custodita tra mare e montagna.
Il nome dato a questo champenoise, metodo classico, voleva simboleggiare proprio questo. Prodotto da uve tipiche coltivate sulle colline dell’entroterra genovese, dalle quali si ammira il nostro tanto amato mare!
I distillati
Le grappe
Eh si, non abbiamo ancora finito, passiamo ai distillati!
Diverse proposte di grappe ottenute dalle vinacce delle uve utilizzate per la produzione dei loro vini DOC. Messe a distillare in caldaie di distillazione garantendo, in questo modo, che vengano mantenuti tutti gli aromi e le fragranze tipiche del vitigno di partenza e le caratteristiche dell’uva “madre”.
Al termine dei processi di distillazione, dopo un periodo di “riposo”, la grappa, viene travasata in recipienti di acciaio o di legno.
Le grappe travasate in botti di acciaio mantengono interamente solo gli aromi derivanti dal vitigno.
Quelle, invece, travasate e conservate per lunghi tempi in botti di legno, come Superba, la loro Grappa di Vermentino, assumono un colore, un profumo e un sapore che variano a seconda del tipo e del volume dei contenitori di legno.
Se poi la grappa è invecchiata nelle barrique (botti in rovere da 225 – 228 litri) la legge prevede che si possa chiamare “Grappa barrique o barricata”. A differenza delle grappe neutre, nelle invecchiate prevalgono profumi donati dalla permanenza nel fusto di legno.
I Gin
Ma non solo grappe tra i loro distillati infatti troviamo anche Gin. Noi stradari, che da buoni lupi di mare amiamo i gin tonic più di ognialtro cocktail, non possiamo che essergli grati.
Il loro gin si chiama U Spessà, un nome che richiama alla figura del farmacista, colui che nella storia ha sempre avuto la curiosità e quindi il merito di studiare e scoprire le svariate proprietà delle botaniche presenti in natura. Come piccoli farmacisti si sono divertiti a creare una ricetta personale selezionando le migliori erbe locali e unendole ad un finissimo distillato di ginepro.
Una proposta alternativa al gin classico è l’Antimagone, un gin agrumato ottenuto dall’infusione delle bucce dei frutti presenti all’interno di Villa Hanbury. Come mai questo nome?! Magone era il fratello di Annibale, che, nel periodo delle guerre puniche, conquistò, assediò e distrusse la città di Genova. Da qui il modo di dire “avere il magone”, derivante da questa storia e dal fatto che con il suo arrivo, Magone, aveva lasciato la città in uno stato di desolazione.
L’Antimagone è un rimedio contro uno stato d’animo negativo, contro la frenesia delle giornate ma soprattutto un modo per brindare con gli amici alle bellezze di questa vita.
Non mi resta che dirvi “in alto i calici” e dedicare un brindisi a quest’azienda che ci ha fatti appassionare, che ci ha affascinato coi loro racconti di storie passate riportate al presente!
Cheers!!
All images © 2020 Valentina Molinelli