L’Architettura di Fondazione Prada a Milano

Rosa Giulia Luppino Pubblicato il 15 Febbraio 2022
Fondazione Prada Milano

“Vecchio e nuovo, orizzontale e verticale, ampio e stretto, bianco e nero, aperto e chiuso: questi contrasti stabiliscono la varietà di opposizioni che descrive la natura della nuova Fondazione”.

L’architetto Rem Koolhaas racconta così il suo progetto per Fondazione Prada a Milano, uno spazio che si erge quasi metafisico e prezioso rispetto al contesto periferico ed ex industriale del quartiere, guidandone la rivalutazione.

Fondazione Prada
Largo Isarco 2 | Milano
MM3 Lodi

Mer – Lun | 10:00 – 19:00

Intero | 15€

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Fondazione Prada Milano

Fondazione Prada: dalla distilleria al museo

Fondazione Prada è un’istituzione culturale presieduta da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, marito della stilista e attuale CEO della casa di moda. La Fondazione è impegnata sin dal 1993 nella promozione della cultura contemporanea tramite progetti di arte, cinema, fotografia, filosofia, danza e architettura.
La sede principale della Fondazione è, dal 2015, in Largo Isarco, in un’area un tempo occupata dalla distilleria SIP (Società Italiana Spiriti) e già acquisita da Prada come spazio temporaneo per showroom, magazzini e logistica.
L’Architetto Rem Koolhaas (Studio OMA, Rotterdam), amico della stilista e collaboratore della maison sin dagli anni 2000 per la progettazione di negozi e sfilate, fu incaricato dalla Fondazione di trasformare questo mix eterogeneo di edifici, costituito da capannoni, silos e uffici, in un museo.

Fondazione Prada Milano

I nuovi edifici della Fondazione Prada

Koolhaas decise di recuperare il più possibile l’esistente integrandolo con tre nuovi edifici: Podium, Cinema e Torre. 
Il primo ospita, il Podium, opere prestate da altri musei ed è composto da un grande volume vetrato sovrastato da un volume cieco rivestito in fibra di alluminio.
Il Cinema sorge al posto di un volume esistente non più recuperabile e sembra quasi scomparire all’interno del complesso grazie al suo rivestimento a specchio.
La Torre, alta 60 metri, è realizzata in cemento bianco strutturale a vista mischiato a polvere di marmo di Carrara, per renderlo ancora più bianco. Ognuno dei nove piani ha condizioni espositive diverse, alcuni presentano una grande vetrata verso est, altri verso nord e altri ancora verso ovest. Il lato sud è dedicato alla scala e alla struttura portante a vista.

Fondazione Prada Milano

Il dialogo col passato

Tra i sette edifici pre-esistenti e recuperati, quello che spicca maggiormente è sicuramente la Haunted Housel’iconica torre interamente rivestita in foglie d’oro a 24 carati per opera della Giusto Manetti Battiloro, storica azienda fiorentina fondata nel 1600. La scelta dell’oro è dovuta al fatto che, dopo alcuni tentativi, è risultato evidente che nessuna vernice dorata riuscisse a rendere la brillantezza originale del metallo.

Un bar da film

Un punto di forza della Fondazione è che gli spazi esterni sono completamente gratuiti e fruibili da tutti i cittadini, che possono quindi passeggiare all’interno del complesso.
Anche il bellissimo Bar Luce è aperto al pubblico, e i suoi interni sono stati progettati dal celebre regista Wes Anderson. I colori, i materiali come la formica, le sedute sono quelle tipiche dei bar milanesi degli anni Cinquanta, a cui il regista dice di essersi ispirato guardando i classici del cinema italiano, come Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti o Miracolo a Milano di Vittorio De Sica. La stessa estetica era già stata utilizzata da Wes Anderson durante la regia di Castello Cavalcanti (2013), il cortometraggio realizzato per Prada.

Altri sedi della Fondazione Prada si trovano a Venezia e all’Osservatorio, inaugurato nel 2016 all’ultimo piano della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.


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