Camminata al Rifugio Genova nel Parco delle Alpi Marittime

Benvenuti in questa nuova edizione speciale chiamata Fabiofacosesportive a Mondovì e dintorni. Per chi non lo sapesse, Fabio è originario di Mondovì conosce ogni angolo di questa terra e ci porterà a vederne solo il meglio! Perchè, a quanto pare le Alpi Marittime sono tutte da scoprire! Tenetevi forti perchè oggi io, umile scribbachina, e Fabio vi portiamo al Rifugio Genova!
Camminata al Rifugio Genova nel Parco delle Alpi Marittime
Per arrivare | In macchina si arriva al lago della Rovina
Distanza da Torino | 2 ore
Partenza | Lago della Rovina
Arrivo | Rifugio Genova
Durata della camminata | 3 ore
Dislivello | 500 metri
Adatto a | camminatori mediamente esperti
Un po’ di contesto sul Parco Naturale delle Alpi Marittime
Il Rifugio Genova si trova all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime, la più estesa delle aree protette del Piemonte e un tempo riserva di caccia dei Re di Casa Savoia. Nato dall’unione del Parco dall’Argentera e della Riserva dei boschi e laghi di Palanfrè viene istituito nel 1995 e comprende tre valli: la Val di Gesso, la Valle Stura e la Valle Vermenegna. All’interno del parco si trovano moltissimi laghi alpini ed è un tesoro di biodiversità (e a me questa parola piace da pazzi! Prima o poi vi racconterò il perchè…) sia animale che vegetale. Gli stambecchi sono di casa, così come le marmotte e il nostro Fabio ha fatto diversi incontri che vi mostreremo!
La salita al rifugio Genova si può fare in due modi diversi a seconda del proprio livello di allenamento e di intraprendenza.
Si parte in tutti i casi dal lago della Rovina: qui si può parcheggiare, ci si può fermare a fare un pic nic e poi c’è il lago. Volendo ci si ferma qui e si staziona nel caso in cui si sia in compagnia di gente troppo ben allenata.
Dal lago poi si possono scegliere due sentieri: quello da un’ora e quello da due ore.
Quello da 1 ora sale abbastanza velocemente; si infila prima in mezzo al bosco e poi sulle rocce ed è abbastanza scosceso, ma ben servito. Gradini di pietra e corde per appendersi nei punti più ripidi, ma tutto attrezzato in maniera perfetta e sicura così da riuscire a salire agevolmente. Sempre se il fiato regge. 😉
Quello da 2 ore è invece una mulattiera abbastanza larga. Sale lenta e costante sul fianco della montagna e permette di chiacchierare e di camminare insieme ai compagni di viaggio. Ci vuole un po’ di più, ma qui mica è una gara a chi arriva prima. Vogliamo solo passare una bella giornata no?
Questi sentieri portano al secondo lago artificiale chiuso dalla diga: il Bacino del Chiotas. Da qui il rifugio Genova già si vede e altri 40 minuti di camminata con vista laghetto e siamo arrivati.
Una volta arrivati al Genova poi, per i più temerari, si può ancora salire per una decina di minuti e si arriva al lago di Brocas dall’acqua incredibilmente verde e cristallina.
Il rifugio Genova
Il rifugio è la base di tantissimi altri itinerari; da qui si parte per arrivare alle cime dell’Argentera (3297 – 3286 m), il bivacco del Baus (2688 m), i Colli di Fenestrelle (2463 m), Brocan (2892 m) e della Rovina (2724 m).
E il Genova è anche il posto perfetto per rifocillarsi prima della discesa. Qui troverete l’immancabile polenta taragna con cinghiale o con la salsiccia, così buona da non finire nemmeno in fotografia. Ma anche la pasta al pesto o al pomodoro per noi erbivori; pensate quanto ci vuole bene Fabio che si è sincerato di vedere se ci fosse qualcosa da mangiare anche per noi!
Ma quello che mi ha fatto venire ancora più voglia di andare è il mix di antipasti: carne cruda, acciughine, insalata di riso, peperoni con la bagna cauda e…. cavolo viola e fagioli fermentati. Sì ammetto che mi sono emozionata a questi ultimi due!
Al ritorno non dimenticate di togliervi gli scarponcini e mettere i piedi nel ruscello prima di salire in macchina per tornare a casa. Ristoro immediato! E alla prossima escursione!
All images © 2020 Fabio Rovere