Nel cuore di San Salvario, tra i palazzi liberty e i giardini nascosti, c’è un luogo che profuma di caffè, focaccia e relazioni umane. Si chiama CASO, acronimo di Caffetteria e Bistrot Sociale, e vive all’interno del Polo Culturale Lombroso16 come uno spazio in cui il cibo diventa occasione di incontro, formazione e rinascita. Nato da un’intuizione collettiva – gastronomica, culturale e sociale – CASO unisce la cura della cucina alla cura delle persone. È un’impresa sociale che offre percorsi di formazione e inserimento lavorativo a chi attraversa momenti di fragilità, creando un ambiente di lavoro accogliente e generativo.
“Le persone che lavorano con noi non sono semplici dipendenti, ma parte di un progetto più ampio basato su ascolto, fiducia e crescita”, raccontano. “Da CASO non vogliamo eliminare le fragilità, ma mostrarne un volto diverso”.
Tre motivi per andare da CASO San Salvario
Perché è un luogo che accoglie. Qui puoi studiare, mangiare, lavorare o semplicemente stare. Ogni persona è la benvenuta, e dietro ogni piatto c’è un’idea di cura e inclusione.
Perché racconta la Torino che cambia. CASO è il volto più autentico di San Salvario: un quartiere vivo, multiculturale e solidale. Qui il bistrot diventa un punto di incontro tra generazioni, culture e idee.
Perché unisce cucina e cultura. Dai piatti piemontesi rivisitati alle mostre, dalle serate jazz alle cene a tema, ogni esperienza è pensata per nutrire non solo il corpo, ma anche la mente.
Un bistrot che respira con il quartiere
San Salvario è da sempre un mosaico di culture e storie, e CASO ne è un riflesso. Di giorno è un’aula studio luminosa e tranquilla, ideale per lavorare o pranzare lontano dal traffico. La sera, invece, si trasforma in un luogo di convivialità: piatti curati, musica dal vivo, eventi e mostre temporanee che si intrecciano con la programmazione del Polo Lombroso16.
Nel tempo, CASO è diventato un punto di riferimento per chi cerca un modo diverso di vivere il quartiere. Le collaborazioni con librerie indipendenti, i piccoli eventi culturali e le iniziative condivise con le altre realtà di San Salvario ne fanno un vero spazio di comunità, aperto e solidale.
La cucina piemontese contemporanea di CASO
Il menù di CASO cambia con le stagioni, seguendo il ritmo naturale degli ingredienti. La cucina piemontese è la base da cui tutto parte, ma viene reinterpretata con un tocco personale e un’attenzione costante alla sostenibilità.
La proposta del pranzo è più semplice e informale, pensata per chi lavora o studia in zona, mentre la sera il bistrot propone piatti più elaborati e creativi. Un esempio? La battuta di fassona con fonduta di Parmigiano, sedano fritto e germogli di rucola — un classico piemontese che diventa più ricco, equilibrato e contemporaneo. Il vitello tonnato, invece, è il piatto simbolo: semplice ed elegante, come l’esperienza che CASO vuole offrire.
Cultura, eventi e socialità
Oltre alla cucina, CASO ospita una programmazione culturale che va dalle cene tematiche stagionali (come quelle dedicate ai funghi porcini o alla bagna cauda) alle rassegne musicali e artistiche. Durante l’estate la terrazza è diventata palco per jazz, stand up comedy e teatro, mentre oggi le serate musicali trovano casa nella Pergola interna, un ambiente raccolto dove la musica si intreccia ai profumi della cucina. Da ottobre, infine, le pareti del bistrot si sono aperte all’arte con mostre temporanee, creando un dialogo costante tra cibo, cultura e comunità.
Da quando ho iniziato a interessarmi di sostenibilità sono diventata vegetariana, ho venduto la macchina e ho preso un PhD. Ma non chiedermi di smettere di viaggiare.
Da quando ho iniziato a interessarmi di sostenibilità sono diventata vegetariana, ho venduto la macchina e ho preso un PhD. Ma non chiedermi di smettere di viaggiare.