Costadoro social coffee| L’oro in tazza e molto di più

Sara Rosellini Pubblicato il 3 Giugno 2021

Inizio così, pretendendo (e lo dico a tono alto e risoluto) che attraverso il pc si possano sentire gli odori e i sapori. Tutto è molto bello a vedersi (soprattutto con l’utilizzo dei filtri) maaaa se chiudiamo gli occhi non resta nulla. Sapori e odori invece li percepiamo ad occhi chiusi e cuor leggero.
Alzi la mano chi non si è mai svegliato col profumo del caffè nell’aria o con la caffettiera che fischia di prima mattina? Impossibile trovarne uno solo sulla faccia della terra!! Per noi italiani il caffè è senso di appartenenza, un rito, una coccola. C’è chi lo beva amaro. Chi macchiato. Liscio. Lungo o corto. Corretto (brighelloni). E poi ci sono i più golosi che lo prendono col cioccolato, pistacchio e che ne so io! Ma il caffè resta sempre un caposaldo della nostra cultura! Che non si dica poi che sia un eccitante. La mia prozia se ne calava una caffettiera da 6 da sola prima di coricarsi la sera. Senza quello non riusciva a prendere sonno, diceva, e guai a contraddirla quella!

Costadoro Social Coffee
Piazzetta Banchero 2, Sestri Ponente
Lu – Sa | 7.00 – 20.00
Do | 8.00 – 13.00 15.00 20.00

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Qualcosa scalpita in città

Ma passiamo al dunque. Ciò che mi elettrizza maggiormente in questi giorni è il fatto che il 27 maggio, data segnata sul mio calendario personale come festa nazionale, perché è il mio compleanno, ora la dovrete ricordare anche per il fatto che ha aperto in città un nuovo flagship store dal concept innovativo marchiato Costadoro.
Calmi e tranquilli, non scalpitate, che vi racconto tutto.

Come molto spesso accade, prima di iniziare, voglio consigliarvi la musica di sottofondo per la lettura dell’articolo. Ora, musiche sul caffè ce ne sono a bizzeffe, ma essendo stradar* genovesi trovo che con Don Raffaè di De Andrè si cada più che in piedi.

Costadoro, la cultura del caffè dal 1890

Per chi non lo sapesse Costadoro è un’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma dal 1890. Una storia d’amore che dura ben 131 anni!!
Ma cosa è un flagship store?
In Piazzetta Banchero 2, proprio in via Sestri per intendersi, comodamente seduti a gustare il vostro sacrosanto caffè di qualità potrete scoprirlo. Qui potrete apprendere nozioni sulla materia prima e sulle modalità di torrefazione e preparazione del caffè. Un luogo dedicato alla cultura del chicco, quindi, a 360°!
Vi attendono 250 mq in pieno stile industriale con legno, ferro, tubi a vista, un ampio giardino e un mondo di caffè, in tutti i sensi.
Lo scopo è quello di voler creare interazione col cliente riuscendo a renderlo più consapevole diffondendo la cultura del caffè.

Cavalcando il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè elevandolo a bevanda “nobile”, il brand ha ideato di aprire diversi franchising in Italia e all’estero. Dopo Genova la prossima apertura è prevista nel Principato di Monaco per fine luglio, oui oui! Credo che sia anche giunta l’ora che i francesi, nostri dirimpettai, imparino a fare un caffè ristretto che si rispetti. Ecco, finalmente ci sarà qualcuno in grado di insegnarglielo! 😉

Dimmi che caffè bevi e ti dirò chi sei

Da stradari cosa ci piace davvero più di tutto?! Conoscere nuove realtà e idee, valorizzare le eccellenze del territorio e socializzare. Qui tutto si condensa e si riassume: al Costadoro Social Coffee il barista dialogherà con il cliente spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo ma anche come e con che strumenti lo realizzerà.
Invitate all’inaugurazione di questo luogo custode del sapere sul caffè ci vengo offerte varie degustazioni e proposte.

La prima degustazione che ci viene proposta, ci spiegano, è proprio quella che viene fatta direttamente in piantagione.
In due tazze differenti viene posizionata la polvere di due tipologie di caffè. Lo scopo? Imparare a riconoscere le diverse caratteristiche delle due miscele. Pronte a diventare delle vere detective del caffè affiniamo olfatto e gusto e diamo il via! L’esperta versa sopra le due polveri acqua calda a una temperatura che varia dai 93° ai 95°C. In questo modo si forma una patina in superficie. Questa andrà rimossa per riuscire a sentire e a catturarne tutti gli aromi.

Per aiutarci a identificare le varie note e retrogusti ci hanno mostrato una ruota di colori che serve a identificare i differenti sapori, come una vera e propria cartina tornasole ma organolettica. Ci sono quelli con note più agrumate, quelli floreali, frutta secca e così via.
Ma oltre che annusato va anche assaggiato. Spostata la patina col cucchiaio il caffè va bevuto “maleducatamente” per far sì che vengano aspirate anche le particelle volatili e vengano quindi percepite le varie caratteristiche organolettiche sia col gusto che con l’olfatto.
Ci siamo un pò sentite come dei sommelier del caffè!

Nella seconda degustazione Fabio ci ha introdotto a diverse metodiche per la preparazione. Non solo espresso quindi. Ci ha fatto assaggiare un caffè ottenuto con la tecnica della filtrazione attraverso carta o tramite il classico filtro a percolazione.
Noi ci siamo letteralmente innamorate di quello aromatizzato coi boccioli di rosa essiccati. Abbiamo scoperto che il caffè può essere inteso come tisana essendo di per sé il seme di un frutto. Un uso fuori dal comune quindi.

La terza degustazione avviene al bancone del bar. Ci viene proposta la miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade e uno degli Specialty Coffee.

Il resoconto è che ci hanno insegnato molte curiosità sul caffè, abbiamo imparato a gustarlo amaro per riuscire a percepire ogni nota e quindi, anche se non abbiamo chiuso occhi per la quantità di caffè bevuti, ci riteniamo più che soddisfatte e felici.

Al Costadoro social coffee non solo il solito espresso ma un ventaglio di proposte possibili.
La miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade, gli Specialty Coffee e i Monorigine estratti con tutte le metodologie possibili: Espresso, Filtro, Chemex, French Press, V60, Clever, Cold Brew, Moka, Napoletana.
Che mi sembra quasi di sentirne il profumo credete sia normale?

Il caffè che strizza l’occhio all’ecosostenibilità

Per l’azienda il concetto dell’ecosostenibilità diventa uno dei capisaldi della loro campagna. L’impiego di materiali 100% compostabili, postazioni di free-water a disposizione dei clienti. La depurazione dell’ambiente e l’uso di poltrone e arredamento vintage strizzano l’occhio all’ambiente e fanno si che gli venga riconosciuta l’etichetta di realtà ecofriendly a tutti gli effetti.
Basta con la plastica!!

Un altro aspetto importante che strizza l’occhio al sociale è il progetto ideato con la startup genovese ALOS, per la quale disporrà di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini. L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.
Inoltre al Costadoro Social Coffee di Genova sarà disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).

Ah che bell’ ‘o cafè

“Ah, che bell’ ‘o cafè
Pure in carcere ‘o sanno fa
Co’ a ricetta ch’a Ciccirinella
Compagno di cella, c’ha dato mammà”

_ Ora dico, è sempre pur vero che come mamma non c’è nessuno al mondo, ma forse il caffè è meglio andarlo a prendere da Costadoro!_

L’ultima chicca e poi vi saluto. Ci hanno spoilerato che serviranno aperitivi a base di caffè: spritz, americano, gin toni e chissà cos’altro, serviti nei loro rispettivi filtri, non nei soliti bicchieri da cocktail.
Noi ve l’abbiamo detto!
Aspettiamo con ansia e trepidazione le vostre opinioni, fateci sapere che siamo curiosi!
Alla prossima.


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