Essenzialmente Laura | Sinestesie dal mondo

Gaia Babbicola Pubblicato il 27 Giugno 2020

*L’articolo e le foto sono stati realizzati prima del Covid 19

Storcere il naso, ficcare il naso, prendere per il naso… nei nostri modi di dire il naso ha un posto da attore protagonista, eppure nel vivere quotidiano, nutrito sempre più di istantanee, spesso ci dimentichiamo di guardare anche col naso. D’altra parte non esiste verità più antica di quella furbamente espressa da Marziale con quel “non cuique datum est habere nasum“: il naso non è per tutti!

Essenzialmente Laura di Laura Bosetti Tonatto
Via dei Coronari 57 | Roma
Lu – Do | 10.30 – 19.30

06 686 4224
Sito | instagram

Via dei Coronari, una vetrina su Roma

In via dei Coronari 57, c’è chi dell’olfatto ha sempre fatto una chiave di lettura della realtà e uno strumento per riprodurla sinestesicamente ed essenzialmente. Parliamo di Laura Bosetti Tonatto e del suo piccolo scrigno, Essenzialmente Laura. Ci troviamo in una delle più preziose vie di Roma, dove secoli fa i “paternostrari” vendevano corone votive e altri oggetti sacri ai pellegrini diretti a Città del Vaticano, dove ancora oggi, ogni giorno, scorre un universo di pluralità.

Chi di voi è passato davanti a quell’angolo di Via dei Coronari, avrà sicuramente esitato un po’ – naso appeso alla vetrina – di fronte a quel tripudio ordinato di boccette, immaginando solo con gli occhi profumi fiorati o essenze legnose. Il trucco è però lasciarsi guidare dal naso, entriamo dunque!

Essenzialmente ritratti olfattivi

Essenzialmente Laura è un’elegante bottega olfattiva che, se da un lato strizza un occhio alle raffinate boutiques provenzali, dall’altro richiama alla memoria la magia delle antiche spezierie: su un lungo bancone in legno sfilano ordinati cilindri di vetro e boccette di essenze, dietro, due scaffali a piena parete fitti di preziose confezioni.

Ad accoglierci, regina e padrona di casa, c’è proprio Laura, una donna dall’eleganza innata e dagli occhi frizzanti. Profumi italiani dall’ ‘86, dice l’insegna fuori, ma Laura compone ritratti olfattivi praticamente da sempre: ricorda ancora con estrema intensità la suggestione del suo “primo ricordo olfattivo”, l’acqua clorata messa su una sbucciatura al ginocchio da piccolina. Quella suggestione si è poi trasformata in intuizione e, complici un carattere deciso e una nonna col medesimo dono, ha abbracciato la solidità di studi rigorosi e mirati. “Per fare questo mestiere non si improvvisa, bisogna studiare, servono rigore e ricerca”, sottolinea Laura. D’altronde il suo ricco curriculum l’ha portata ben oltre il suo naso! Dal 2006 ricopre la cattedra dei corsi “Profumi: arte e produzione” e “Aromacologia” nell’Università degli Studi di Ferrara; tante le collaborazioni con i più importanti musei: il Museo di Stato Ermitage di San Pietroburgo per la mostra Caravaggio, un quadro un profumo, il Museo Nazionale d’arte Orientale di Roma, per la sezione olfattiva Aromatica: essenze, profumi e spezie tra Oriente e Occidente; non rari i contatti con i reali: sua la collezione ideata per la Regina Elisabetta (il flaconcino è sullo scaffale più alto, guardare ma non annusare!) e per la Famiglia Reale dell’Arabia Saudita.

In boutique sono presenti 55 fragranze suddivise in famiglie olfattive, tutte realizzate da materie prime di altissima qualità e selezionate dal naso acuto di Laura. Profumi della Bibbia è, per esempio, la serie ispirata ai profumi divini di cui narra la Bibbia: Incenso delle Chiese di Roma, Nardò della Maddalena, Rosa mistica, ci ricordano che l’olfatto è il più spirituale dei cinque sensi e che sin dall’antichità il profumo fu usato come mezzo per avvicinarsi al divino (da per-fumum, ovvero “attraverso il fumo”). Stelle e Arabeschi, invece, è la collezione tutta a base di oud, ideata come tributo all’alta profumeria saudita. E ancora Hespéridée-agrumati, Fougère, Floreale-Fioriti, Boisée-Legnosi e tante altre sinestesie olfattive da assaggiare. Laura, come la Vianne Rocher di Chocolat, ha sicuramente quella che fa per voi!

Essenzialmente Laura è l’epifania di un pomeriggio, o di una pausa pranzo, che invita a non annoiarci del quotidiano, a leggerlo e interpretarlo anche col naso e, chissà, forse anche non storcerlo!


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