Ex Lavatoio | creatività circolare a Roma

Gaia Babbicola Pubblicato il 16 Ottobre 2019

Vecchi solai e ciminiere, lavatoi al decimo piano cantava Rino Gaetano nel ’76, scarabocchiando immagini di realtà popolari che oggi sanno di Carosello e racconti della nonna. Ma senza andare tanto lontano con i ricordi, prendendo piuttosto la linea A della metro e inoltrandosi per le vie che incorniciano Piazza Vittorio, c’è un posticino che sui tetti di Roma mette a bagno le idee e le stende al sole.

Ex Lavatoio

Secret Location, tra Via Merulana e Piazza Vittorio | Roma

Aperta per workshop e su richiesta per eventi privati
exlavatoio19@gmail.com | @exlavatoio

Siamo al quinto piano di un elegante palazzo in stile Umbertino, firmato Gaetano Koch proprio come la gran parte degli edifici storici del Rione Esquilino. E siamo infatti a due passi dalla Banca d’Italia, nonché da Piazza Vittorio, dove tra il vociare dei mercati e il cigolare dei vecchi tram si incasella quel lontano disegno che immaginò un po’ di Torino per la borghesia torinese venuta a Roma.
Dietro l’interno 19 – numero che può darvi un’idea del numero di gradini da salire -, altri scalini, stretti e avviluppati, conducono al livello più alto, sotto il tetto dell’edificio, sopra i tetti di Roma. Lì dove una volta si lavavano in comune i panni di casa e dietro sipari di lenzuola bianche andava in scena la vita di ogni giorno, oggi è possibile sedersi a tavolino e condividere la creatività, in altre parole partecipare a workshop e incontrare l’arte altrui.

Un posto per tutti

Ci sono posti che raccontano storie di un passato inafferrabile, altri che sanno parlare di storie ancora non scritte. Ex lavatoio rinasce così, circa tre anni fa, quando dopo anni di silenzio, la porta del 19 si schiude, un velo di polvere si solleva sotto i passi di Antonella e le pareti di quel solaio dimenticato tornano a raccontare.
Antonella Sava, creativa romana diplomata al DAMS e poi approdata nel mondo dell’editoria, ma anche giovane mamma e moglie, è alla ricerca di un angolo di silenzio in cui ritrovarsi come professionista e quel quinto piano lontano dal brusio del quartiere sembra averla trovata. Ma si sa, sulle pareti bianche e sopra i tetti della città le idee corrono rapide, si espandono e, complice forse l’altezza, perdono i confini dell’individualità. Insomma, di lì a poco il fascino per il design, l’artigianato, il buon cibo e i fiori, prende forma in un unico disegno: un posto da restituire alle persone -racconta Antonella- dove coltivare insieme non la serialità ma la singolarità.

Incontrarsi ai tempi del digital

Piccolo inciso: si è sempre cucinato, disegnato, decorato, cucito, lo si fa da secoli e lo si continuerà a fare, ma in modo diverso, non possiamo negarlo. L’avvento delle piattaforme social sta cambiando in maniera inafferrabile il modo di svolgere le professioni di sempre, il modo di fruirne, diciamo pure di raffigurarle. La rete è oggi in grado di creare nodi e collaborazioni senza strette di mano, ma con muti click che sanno ben tenere testa alla rapidità a cui le nostre vite sono ormai allenate a viaggiare. Siamo tutti molto connessi, eppure alle volte isolati – dice Antonella, che con Ex Lavatoio ha deciso di cavalcare l’onda virtuale per riportarci, però, a dialogare dietro un tavolone.
Un tavolo, intorno tante sedie, fiori di stagione e mandorle salate per svezzare le idee, un comodo divano, un vecchio mobile-giradischi, libri, riviste, oggetti che sanno di casa, rappresentano un altro modo di fare rete, ma soprattutto di incontrare altre professioni. Ma allora, mi direte, parliamo di un co-working? Non esattamente. Ex lavatoio è piuttosto un luogo di incontro dove il creativo può mettere a disposizione degli amatori della creatività la sua arte, durante i workshop per esempio. O, piuttosto, un ponte fra professionisti di ambiti diversi che desiderino allacciare collaborazioni attraverso meeting privati.
Il fulcro di questa creatività circolare, necessariamente potenziata dal digital, è e rimane quindi l’incontro, proprio lì dove una volta gli inquilini degli appartamenti di destra, di centro e di sinistra si incontravano per lavare i panni alla luce del sole.

Ex Lavatoio Roma

Impara l’arte e mettila da parte… per il weekend!

La settimana è un gioco dell’oca pieno di imprevisti e la spesa è la sola applicazione artistica? Memento weekend allora! Già, perché Ex Lavatoio ogni mese propone due appuntamenti creativi con cui scansare il grigiore del post pranzo domenicale.
Un’idea? Food photography con la regina del chiaroscuro, Saghar Setareh aka Lab Noon; composizione floreale con Olivia Brusca; party planning con Framberry Events; artigianato calzaturiero basic con La Marchigiana; flower cake con Elena M. Cito di tortecoifiori e ancora cucina gluten free con Valentina Leporati e pittura acrilica con Giulia Del Mastio.


Anche noi ci siamo corciate le maniche questo autunno! Abbiamo seguito Antonella e il suo Ex Lavatoio in un weekend fuori porta – quella dell’interno 19 – al Pratibus District, in occasione del Wave Market Fair, la prima fiera dell’Artigianato e del Design di Roma. Nella cornice di un vecchio deposito per mezzi pubblici, siamo state coccolate delle parole sognanti e dai luccichii preziosi di Mara Bragaglia, in arte Maraismara, abbiamo messo le mani in pasta con Madlen.Ceramics e intrecciato rami con Flovver.
L’agenda di Ex Lavatoio è già densa di eventi, quindi che aspetti, impara l’arte e mettila da parte per il weekend!


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