Vi ricordate quando non molte settimane fa un settembre un pò presuntuoso stava cacciando in malo modo l’estate da Torino? Come se già non fossero abbastanza le vacanze praticamente archiviate e la tintarella desaparecida.
Voi a tutto questo come avreste reagito? Io ho chiamato Daniele, il mio BFF del carboidrato, e ci siamo dati appuntamento alla Flegrea Torino per una serata di gossip a base del nostro confort food preferito: neanche a dirlo, la pizza!
Magari alla maggior parte di noi “CCCIOVANI” il nome “Flegrea” non fa suonare nessun campanello, ma se provate a chiedere ai vostri genitori vi diranno che, davanti alla porta negli anni ’80, c’era la coda per entrare.
Flegrea Torino
Corso Massimo D’Azeglio 114 | Torino
011 0373846
Lu – Ve | 12:30 – 14 / 19:30 – 23
Sa – Do | 19:30 – 23
Prezzo | Margherita 6€
Sito | Facebook | Instagram
Flegrea Torino 2.0
Benedetta: classe ’94, sorriso aperto e sguardo acuto, ci accoglie sulla soglia.
Lei è la figlia di uno dei due soci titolari, ma ha la grinta e le idee di chi è già entrata nel merito dell’attività di famiglia.
Con orgoglio ci racconta che la Flegrea Torino ha aperto i battenti nel 1976 ed è stata una delle prime col forno a legna a fare la pizza di ispirazione napoletana.
“Queste mura sono state testimoni di rimpatriate di classe, pranzi di ambiziosi giornalisti (a soli 600m da qui c’era la storica sede de La Stampa) e qualcuno ha persino incontrato l’amore della propria vita“.
Ma la Flegrea non è sempre stata capitanata dalla famiglia di Benedetta, rilevata dopo due anni di chiusura, ha riaperto nel luglio del 2018 conservando il nome ma rinnovando l’interno e lo spirito.
Un tuffo nel passato
Seguiamo Benedetta tra le sale, ognuna con una personalità diversa, quella al piano terra conserva le poltrone del Teatro Macario di Torino e lampadari originali degli anni ’50. Salendo una scalinata dal gusto industriale si accede al “Salotto” e alla “Sala stampa”, quest’ultima chiamata così per una galleria di prime pagine tratte dal quotidiano piemontese che ripercorrono momenti importanti per l’Italia e per il nostro capoluogo.
Ma è nel “Tinello” che ho un colpo al cuore, mobili di modernariato, frigo Fiat e carta da parati, la stessa di casa di mia nonna!
“Questa carta da parati l’abbiamo messa io e mio papà ricostruendo questo posto da zero, chi entra qui è come se entrasse a casa mia”.
Particolare nota di merito alla playlist: da “Take on me” degli A-ha a “Girls just wanna have fun” di Cindy Lauper impossibile non canticchiarle (magari non con la bocca piena)!
Fare le cose e farle bene
Fin qui tutto molto bello ma pensiamo a riempire la pancia!
Ci accomodiamo sulle poltroncine e mentre aspettiamo trepidanti le nostre pizze, inganniamo l’attesa con una farinata ammiccante.
La Flegrea Torino dispone di 3 forni per far fronte alle esigenze delle pizze per l’asporto, la sala e per quelle “gluten free”.
Riguardo a queste ultime, qui non vedrete mai servire un surrogato della pizza, il loro impegno è quello di offrire un prodotto che sia una valida alternativa in termini di gusto e consistenza.
La mia Margherita senza glutine infatti si presenta con bordi alti e il centro croccantino (merito del padellino in cui viene cotta) e non ha proprio niente da invidiare alla pizza con prosciutto crudo ad impasto classico di Daniele!
Entrambe sono soffici, alveolate ed emanano una fragranza che prima le mangi con gli occhi e poi con lo stomaco!
Ma che per caso vogliamo restare sobri?
La Flegrea produce birra in collaborazione con Soralamà, e tra Pils, Weiss e IPA hanno creato 3 diverse tipologie di birre bio-artigianali gluten free! Bravibravibravi!
Non siamo riusciti a mangiare il dolce ma confidiamo nel fatto che se tanto ci da tanto saranno stati strepitosi!
Piuttosto visto che siamo a settembre e siamo tutti in modalità #buonipropositi andiamo a rinnovare gli abbonamenti di palestra, piscina etc e ricordiamoci che per ogni dieta che si rispetti c’è un “cheat day” e per quel giorno non esistono regole: la nostra parola d’ordine è sempre e solo PIZZA!
All images © 2019 Daniele Epifani
Ti piacciono le foto e vorresti usarle per raccontare la tua attività? Clicca qui e scopri come!