Gørilla

Arianna Cristiano Pubblicato il 14 Marzo 2019

Una piccola isola felice nel cuore di San Salvario: se dovessi descrivere Gørilla userei proprio queste parole. Non a caso, quella “ø” che fa l’occhiolino dalla vetrina, in danese significa proprio questo: isola. E proprio non ho saputo ignorarla. Un designer sa che in un logo, nulla è lasciato al caso. E ancora prima di chiedere il menù ho chiesto: perché quella “ø”?

Gørilla
Via Bernardino Galliari 20/f | Torino
+39 333 474 8414

Tutti i giorni 19-02:00

La risposta è semplice: di ispirazione nordeuropea, il Gørilla è il “gigante buono” di San Salvario, frutto dello spirito creativo e imprenditoriale di tre amici che hanno saputo reinterpretare una formula già vincente all’estero (in Danimarca ne sanno qualcosa), mettendoci il proprio tocco personale, mantenendo però una propria spontaneità e senza vantare troppe pretese. L’atmosfera è calda ed accogliente ed è lo spazio ideale sia per chi ha voglia di sperimentare che per chi vuole solo godersi un drink senza doverci ragionare troppo.

Cocktail & co.

Le materie prime sono uno dei suoi punti di forza: si parte dagli ottimi estratti di frutta fresca per passare alla mixology più ricercata, in cui la sperimentazione non conosce limiti (la loro collezione di spezie ha catturato da subito la mia curiosità: voi lo avete mai provato il baobab?). Molti ingredienti della cucina provengono da mercati locali e fornitori della zona di San Salvario. E poi i gin: ce ne sono 40, una selezione che ha incuriosito anche me che non sono di certo un’esperta in materia. Ma se c’è una cosa che non puoi fare, è uscire dal Gørilla a stomaco vuoto.

Healthy, tasty food

La cucina del Gørilla rende omaggio al mondo dello street food, reinterpretando ricette contemporanee e originali ed è in grado di accontentare i gusti più esigenti. Non a caso il gorilla, è un gigante buono, di una forza incontenibile nonostante si nutra esclusivamente di frutta e verdura. Perché non ve l’ho detto. ma la cucina del Gørilla è veg friendly ed è una delle più buone di Torino. Provare per credere: i burger sono un must, e poi quelle patate lì a fianco sono spet-ta-co-la-ri!

Ma se c’è una cosa che ho amato da subito, è che il locale mette a disposizione i propri spazi per promuovere l’arte e ai talenti contemporanei. A cominciare dall’arredamento di design, targato Støv, passando per i quadri appesi alle pareti (in vendita), tra cui spicca il Drink Kong di Gabriele Guareschi col suo faccione amichevole. La zona più interessante è sicuramente il bancone, immerso in una foresta piena di scimmiette, carta da parati custom made realizzata da Monica Torasso.


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