Andare fuori dalle strade battute è il mio motto per i viaggi e nel mio lavoro come local guide. E mi diverto ancora di più quando scopro nuovi posti in giorni in cui gran parte dei locali sono chiusi e quando mi trovo in zone dove non mi aspettavo di trovarli. Quindi quando durante un Santo Stefano grigio e piovoso, in una città desolata vedo una lavagna che mi invita a entrare in un cortile di periferia, non ci ho pensato neanche un secondo. Dopo aver aperto la porta con gli infissi di acciaio rosso, tipico degli edifici industriali costruiti nei primi decenni del secolo scorso, sono entrata in un locale caldo e pieno di gente.
Hug Milano
Via Venini 83 | Milano
Sito | Facebook | Instagram
Lu – Do | 8 – 22
Prezzo | Caffè €1 / Brioche artigianali (riempite al momento) €1.50
Il risveglio della periferia
Negli ultimi anni il tessuto urbano di Milano ha subito tanti cambiamenti e ne sono programmati diversi altri per il (prossimo) futuro. Oltre alle case di lusso intorno a Porta Garibaldi (pensate al famoso Bosco Verticale) e nell’area dell’ex-Fiera a ovest del centro dove i ricchi abitano negli edifici firmati da archistar come Daniel Libeskind e Zaha Hadid, il Comune ha rivolto la sua attenzione anche a quello che succede nelle zone periferiche che di solito sono poco frequentate. L’attuale sindaco Giuseppe Sala ha dichiarato l’importanza di queste zone per la città dedicando investimenti per la loro riqualificazione.
Ma anche i cittadini stessi si sono mossi, tra cui quelli che abitano o lavorano a NoLo, la zona Nord di Piazza Loreto. Hug Milano è il confine di quest’area in crescita.
Tonnellate di cioccolato da Hug Milano
Hug Milano è in un quartiere che solo nei primi decenni del secolo scorso divenne parte del Comune di Milano. Un’insegna sulla facciata dell’edificio dimostra che nel 1924 una piccola fabbrica fu costruita da Giuseppe Nino Grassi. Da allora lui cominciò a produrre semilavorati di cacao come polvere, creme e cioccolatini che venivano venduti a rivenditori e c’era probabilmente un piccolo spaccio per la vendita diretta. Essendo la creatrice dell’Old Milano Food Tour, sono affezionata a storie come queste, nelle quali si conferma l’importanza che il cibo ha avuto nello sviluppo urbano e che potrà ancora avere nella riqualificazione di zone meno conosciute come quella di Via Venini.
Negli anni ‘50 l’edificio è stato venduto e, se mi posso fidare della cameriera presso cui mi sono informata, è stato trasformato in un laboratorio per i fabbri. Oggi, a parte Hug Milano, il cortile ospita laboratori e piccoli uffici creando così un’atmosfera tipica che si trova solo in pochi cortili milanesi.
Mangia, bevi, lavora, dormi
“Hug Milano è un community hub di rigenerazione urbana, luogo etico di innovazione, punto di riferimento sul territorio. Nasce nella corte di un’antica fabbrica di cioccolato in via Venini 83, nel cuore di Nolo. Oggi Hug è un bistrot con spazio lavoro, eventi e hospitality in una corte dove sentirsi a casa.”
Hug Milano non è solo un bar. Grazie alla diversità di spazi, ognuno con caratteristiche diverse, il bar/bistrot/coworking è capace di ospitare diverse attività e quindi ha un pubblico che cambia di ora in ora. Nelle ultime settimane sono stata varie volte, una volta nel ruolo di figlia godendomi un tè detox con tè verde, zenzero, curcuma e limone fatto in casa, una volta nel ruolo di amica condividendo una brioche artigianale riempita al momento con un cappuccino e una volta come libera professionista in cerca di un postazione di lavoro informale. E presto tornerò come amante del vino per assistere a una degustazione, come turista per dormire in uno dei letti dell’ostello, come amante delle due ruote per condividere la mia passione con altri o come qualcun altro, attirato da una delle tante attività organizzate da Hug Milano. Non importa chi sono, Hug Milano mi abbraccia sempre. Hugs!
All images © 2018 Inge de Boer