La guida al quartiere Ticinese & Naviglio visto dagli occhi di Eleonora

Inge de Boer Pubblicato il 11 Giugno 2022
Guida a Milano_Ticinese e Naviglio

Questa non è la solita guida di Milano perché è scritta da Stradar* che hanno deciso di tradurre in parole le loro grandi passioni: raccontare storie e consigliare posti. Quello che troverai tra queste pagine è molto di più di una lista di cose da fare nella città della moda e del panettone! Qui troverai i nostri consigli e condivideremo con te i nostri segreti e le nostre scoperte.

Questi sono i quartieri che ti faremo esplorare:
NOLO E TURRO 1, NOLO E TURRO 2, CORVETTO 1, CORVETTO 2

guida quartiere ticinese
guida quartiere ticinese

La storia dei quartieri Ticinese e Naviglio

Oggi Porta Ticinese e il quartiere intorno ai Navigli, sono soprattutto conosciuti per la cosiddetta movida milanese. È la zona perfetta per fare un aperitivo, una cena o un drink per finire la serata. Gli stessi corsi d’acqua che oggi accompagnano il nostro tempo libero, fino a non così tanto tempo fa erano invece opportunità lavorativa a tanti Milanesi.

Ma la storia del quartiere inizia già nel epoca romana, quando viene costruito la via Ticinese, che porta da Milano a Pavia – ai tempi conosciuto come Ticinum. Poi si costruiscono le due chiese di Sant’Eustorgio e la famosa Basilica di San Lorenzo con le sue caratteristiche Colonne. Nel momento della loro costruzione entrambi erano ancora fuori le mure della città. Solo nell’epoca Spagnola sono stati inglobati nella città

Porta Ticinese e il Naviglio è diventato un quartiere di moda, ma noi Stradar* andiamo alla scoperta dei posti nascosti o meno conosciuti. 

Quando nel dodicesimo secolo l’architetto militare Guglielmo da Giuntellino ha dato l’incarico di scavare il Naviglio Grande e poi l’apertura della conca del Naviglio all’inizio del ‘600 – che ha permesso alle barche di arrivare proprio in centro città – la zona è diventata sempre più popolata. Pensa per esempio al borgo dei casari lungo Corso San Gottardo, dove il latte della città veniva trasformato in formaggio, un prodotto importante per l’esportazione e quindi per l’economia di Milano. Ma anche le fabbriche che un tempo affiancheranno Via Tortona e dintorni. E non dimentichiamo la Darsena, fino alla metà del secolo scorso uno dei porti interni più importanti dell’Italia! 

Oltre al lavoro, il naviglio è anche sempre stato una meta per passare il tempo libero. Pensa ai canottieri, le gite in barca o i tuffi dal ponte di ferro durante le calde giornate d’estate. Una cosa che ora quasi non possiamo nemmeno immaginarci.

Eleonora, vorresti presentarti a noi?

guida quartiere ticinese

“Sono Eleonora, classe 1992, nata e cresciuta a Treviso. Fin da piccola mi è sempre piaciuto fare delle attività creative. E quindi non potevo altro che andare al liceo artistico. Poi ho continuato il percorso scolastico all’università di Venezia, dove ho studiato architettura. Durante gli anni all’università ho sempre vissuta a Treviso. Ma dopo aver preso la laurea, era ora di andarmene. Treviso cominciava a starmi troppo stretta. In più avevo intrapreso un percorso in cui mi sono avvicinato al web design, una professione in cui potevo sia mettere la mia passione per la grafica e le illustrazioni che il mio background più tecnico. Avevo capito che era necessario trasferirmi in una città più grande per poter sviluppare questo interesse a livello professionale. Ed ecco come sono arrivata a Milano!”

Qual è la tua relazione con il quartiere

“Ero contentissima che la mia amica mi avesse ospitato durante il primo periodo a Milano, ma avevo bisogno di uno spazio più grande. Così ho trovato casa tra Conciliazione e Pagano. È una zona bellissima, ma onestamente non passo molto tempo in quel quartiere. Ci dormo e basta. Nel mio tempo libero, dopo il lavoro e nel weekend, preferisco andare in altre parti della città.

Uno dei miei quartieri preferiti sono Porta Ticinese e le vie intorno al Naviglio Grande. E fatemi fare una premessa: io, nata e cresciuta a Treviso, sono una persona che ama le città, ma non mi piace la velocità e l’anonimato che trovo a Milano. Ho persino tattuato la parola ‘veloce’ sul braccio. L’ho fatto poco dopo aver “vissuto” Milano sulla mia pelle, la frenesia, la velocità, le persone che corrono ovunque… Secondo me Milano è una città che ti trascina, letteralmente quando entri o esci dai mezzi pubblici (per quello amo andare in bici, che mi permette di seguire la mia velocità), e figurativamente per gli incontri con le persone che sono spesso brevi, un po’ di fretta.

La pandemia ha rallentato tutto un pochino e questa è una cosa buona. Abbiamo meno urgenza di uscire sempre di casa, di essere al corrente di quello che succede in città, di vedere i nuovi locali. Vediamo se questo ritmo rallentato dura…”

Milano_quartiere Ticinese e Naviglio grande tattuagio

Ci fai conoscere meglio questo quartiere?

È ora di andare alla scoperta del quartiere. Ma prima di partire Eleonora vorrebbe fare un’altra premessa. “Non mi piace tanto il Naviglio Grande, e soprattutto la gente che frequenta i locali lungo la via principale che affaccia il naviglio. Preferisco muovermi tra i locali nelle vie perpendicolari, come Via Corsico, Via Vigevano, ecc.”

Partiamo con il nostro itinerario proprio da quest’ultima via, che va dalla stazione di Porta Genova va verso la Darsena. Prima metà: Tenoha, il concept store giapponese a Milano e – come dicono loro – i primi in Europa. Parcheggiamo la bici qui (Eleonora molto in linea con lo stile Tenoha con la sua ‘Tokyo bike’) e partiamo alla scoperta dei due quartieri.

Nonostante Eleonora ami mangiare (sua sorella è sommelier e le porta nei migliori posti), da Tenoha non viene per il cibo. “Ho avuto la fortuna di fare un viaggio di studio in Giappone e avendo mangiato il vero cibo giapponese, non me la sento di mangiare il sushi. Un piatto che in Giappone in realtà si mangia poco.”

Tenoha però per Eleonora è il posto preferito per comprare prodotti di cartoleria, come le penne, i taccuini e lo scotch colorato. “Ammetto che magari sono un po’ troppo affascinata da queste cose, ne ho tante a casa ancora inutilizzati, ma mi piace collezionarli.” 

Tenoha
Via Vigevano, 18 | Milano

Sito | Instagram | Scopri di più

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Le vie meno conosciute in zona Naviglio Grande

Dopo aver comprato altri pezzi per la collezzione di Eleonora, proseguiamo il giro. Anche se è ancora presto, Eleonora ci porta da Elita Bar in Via Corsico. “È il posto perfetto per l’aperitivo. Ma non prendete lo spritz, perché da vera Trevisana non riesco a vedere i prezzi Milanesi dello spritz. In più a Milano è difficile o anche impossibile trovarlo buono come a casa!” Menomale che da Elite hanno inventato un’alternativa ‘locale’ che si chiama ‘il Milanese’. È un cocktail ispirato al Milanese ma con un’aggiunta di zafferano. Non vedo l’ora di provarlo!

Proseguiamo (con l’acquolina in bocca) ed entriamo nel piccolo negozio di Lapatty Gelosa Bijoux. Qui hanno una selezione di mini-collection realizzati sia dalle proprietarie che forniti da varie gioielliere italiane e francese. È il posto perfetto per chi è alla ricerca di un regalo, per se stess* o per altri. 

Il tempo è volato e ci è venuta fame! Eleonora suggerisce di andare al Mercato della Darsena. Nel mercato la Macelleria Popolare ha diversi banchetti dove vendono formaggio, pane e ovviamente carne. Scegliamo quest’ultima e ordiniamo il ragù. Eleonora racconta che le ricorda la sua infanzia: “Quando mia mamma preparava il ragù io di nascosto andavo a mangiarlo direttamente dalla pentola con il pane.”

Poi mi dice che ci sono altre cose che sono assolutamente da provare, tipo il panino con il diaframma o la lingua. “Essenziale è un calice di vino rosso”. Non poteva dire altro con una sorella sommelier….
Appena pronta la nostra ordinazione, ci mettiamo sulle panchine che affacciano la Darsena e chiacchieriamo di vita a Milano, di piante (Eleonora è molto fiera del suo pollice verde!), di libri e riviste di design. Ma mi svela anche alcuni dei suoi posti preferiti nel quartiere Solari. Perché per lei quel quartiere è esattamente tra casa sua ed il Naviglio Grande, dove ci troviamo adesso.

Elita bar
Via Corsico, 5 | Milano


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Lapatty Gelosa Bijoux
Via Vigevano, 11 | Milano


Instagram

Macelleria Popolare
Piazza Ventiquattro Maggio, 4 | Milano

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Fiori e vino

Dopo questa pausa gustosa lasciamo i Navigli e attraversiamo Piazza XXIV Maggio per andare a Porta Ticinese. Vediamo la splendida basilica di Sant’Eustorgio (vale la pena entrare) per poi tornare alla realtà di ogni giorno.

Eleonora ha già condiviso la sua passione per il verde e le piante e quindi non poteva fare altro di portarci in un negozio di fiori e piante. Entriamo quindi in Clori home and flowers. Come si può capire dal nome, non si limita alla vendita di piante e fiori. Nel negozio trovi anche un grande assortimento di oggettistica come vasi, candele, tazze e bicchieri… Insomma un posto dove devi andare se hai a. un obiettivo ben definito, per esempio quando sei alla ricerca di un regalo, o b. semplicemente quando hai voglia di spendere soldi e portare a casa delle cose belle!  

Oltre a un’enorme selezione di fiori, anche essiccati, da Clori trovi anche delle piante ad uso interno, ma solo adatto ad ambiti larghi.

Clori home and flowers
Via Santa Croce, 21 | Milano

Sito | Instagram

È ora di finire il giro. Lo facciamo a pochi passi da Clori, in quello che per Eleonora è quasi la seconda casa. Non per caso perché ci lavora Beatrice, la sorella che nella prima casa è stata anche sua coinquilina. “Io e lei abbiamo un ottimo rapporto, ci piace viaggiare insieme, andare in bici…. Insomma siamo molto legate. Da poco abbiamo aperto una pagina instagram @lecitt.van dove condividiamo tutti i posti che ci piacciono (soprattutto cibo, vino, colazioni..). Ci piace molto scoprire posti nuovi soprattutto quando viaggiamo: la nostra ricerca comincia mesi prima, organizziamo e prenotiamo cene e colazioni per non farci mancare nulla. “Di solito Beatrice si occupa dei pasti mentre io di musei e cultura, diciamo che ci compensiamo.”

Quindi, siamo da e/n enoteca naturale che viene ospitato in Casa Emergency – aperto in 2017 come ‘spazio di diritti e cultura aperto alla città’.

Da e/n hanno un’ampia selezione di bottiglie e vino naturale a calice, un bellissimo giardino (non l’abbiamo provato perché abbiamo incontrato Eleonora durante una giornata piovosa) e una cucina da dove escono dei piatti buonissimi! Visto che Eleonora ne ha parlato bene, ci siamo promessi di tornare e provarla. 

Oltre ai ‘soliti’ pranzi e le cene à la carte, organizzano anche degli eventi, come il wineroulette ed il foodroulette, ognuno più o meno ogni sei settimane. E’ un’ottimo occasione per provare e conoscere nuovi vini (nel primo caso) e i piatti dei cuochi diversi di quello che lavora per e/n. 

Ci salutiamo cui, anche se la lista di Eleonora non è ancora finita, ma chissà dove ci rivediamo…

e / n enoteca naturale
Via Santa Croce, 19 | Milano

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