In Valsesia la marcia delle rane in amore

Giulia D'Angelo Pubblicato il 2 Giugno 2022

Incantata, mistica, vitale, intensa. La piccola valle tra Quarona e Roccapietra ha sempre affascinato i suoi abitanti al punto da definirla la “banda tuppa”, la valle oscura. Un luogo sospeso tra realtà e fantasia che non vediamo l’ora di scoprire. 

Tra natura e legenda, ci lasciamo trasportare dal percorso. La passeggiata per vedere la marcia delle rane in amore nel verde della Valsesia, parte da Quarona e, seguendo il sentiero CAI 624, con pochi metri di dislivello raggiunge un grande masso.

Lago di S. Agostino
Lago di Sant’ Agostino, 13019 Varallo VC

Come arrivare | SP 299 della Valsesia, si prende la prima deviazione per Quarona. Entrati in paese, si seguono le indicazioni per il campo sportivo nei cui pressi si parcheggia. Si segue il sentiero CAI 624.

Il sasso delle streghe, tra natura e leggenda

Il masso sembra quasi bloccare la via per invitarci a conoscerlo. È chiamato Il Sass di Strij, il sasso delle streghe. Alla base del masso sgorga la risorgiva del lago che, dopo aver formato un piccolo stagno, subito scompare sottoterra. In dialetto “ava corna”, ovvero acqua che esce dagli inferi.

Gli anziani raccontano che ogni martedì di plenilunio questo sia luogo di ritrovo di streghe e folletti. Per darcene prova ci avviciniamo notando incisioni sulla roccia che fanno pensare a riti pagani e a storie fiabesche di altri tempi.

La marcia delle rane in amore tra i boschi della Valsesia

Ma lo spettacolo deve ancora venire.
Dopo pochi passi si apre davanti a noi il lago di S. Agostino per l’appuntamento con un evento naturalistico unico. Ogni primavera, nelle due settimane a cavallo di Pasqua, in questo isolato specchio d’acqua migliaia di rane femmine provenienti dai boschi della Valsesia, portano sul dorso il loro compagno e marciano compatte verso il lago.

In Valsesia marcia delle Rane in amore


L’acqua, così, si spettina al passaggio di tanti piccoli puntini galleggianti. Sono loro, che si radunano per l’accoppiamento. Le femmine depongono sul fondo del lago dei cordoni gelatinosi lunghi 3-4- metri contenenti fino a 5000 uova.

Siamo in tanti ad osservare questo curioso evento, tra chi fotografava, chi bivacca e chi racconta ai bambini la vita delle rane. Un’abitante della Valsesia ci spiega che è sempre stata tradizione per i bambini del paese in questi giorni passeggiare sino al lago per osservare la marcia dell’amore delle rane, anche chiamata “sappa dei rospi”. Oggi questo evento si è diffuso anche fuori dalla Valsesia al punto che vengono organizzate numerose escursioni guidate, anche serali.
In quelle due settimane dell’amore il lago si riempie di un’intensa energia vitale. Il classico gracidare delle rane lascia spazio ad uno strano borbottio e il lago si tinge di cerchi concentrici ad ogni loro passaggio. 
Terminato questo tempo torna il silenzio. Migliaia di girini lentamente si trasformano e si preparano a disperdersi tra i verdi boschi della Valsesia. Pronti a tornare al lago, due anni dopo, seguendo il richiamo d’amore.


All images © 2022 Giulia D’Angelo