La Perla di Torino: innovazione nel mondo del tartufo di cioccolato

Monica Pianosi Pubblicato il 10 Febbraio 2021

La Perla di Torino ed io ci conosciamo da tempo. Da quel Tartufo Day del 2017 in cui visitai per la prima volta il loro laboratorio e rimasi ipnotizzata dalla macchina per fare i tartufi (e ancor di più da quella per incartarli!). Da quel primo (per me) Tartufo al Tiramisù, che era la grande novità di quell’anno, ne ho assaggiati tanti, mai troppi, altri. Senza mai riuscire a trovare il mio preferito, anche perché le novità da quel primo incontro sono diventate tantissime.

La Perla di Torino
Via Catania, 9 | Torino

Sito | Instagram

Tre motivi per provare il cioccolato di La Perla di Torino

  1. Ma davvero avete bisogno di un buon motivo per mangiare del cioccolato;
  2. Ok, ok, va bene. Allora perché è un’azienda di eccellenza Torinese e la sua guida è tutta femminile;
  3. Perché un tartufo tira l’altro e ci sono anche quelli senza zuccheri e senza latte… zero scuse!

La Perla di Torino, una vera storia Torinese

La storia delLa Perla è una storia di famiglia e una storia di torinesità! Nasce da una diagnosi di celiachia, trasformata in opportunità, passione e visione imprenditoriale. Sergio Arzilli infatti, il fondatore dell’azienda, e papà di Valentina Arzilli con cui ho avuto il piacere di chiacchierare, scopre a 38 anni di essere celiaco. La sua famiglia aveva una pasticceria (i famosi Arzilli da cui mia mamma prendeva le torte del compleanno quando ero piccola ho scoperto!), lui aveva fatto questo mestiere tutta la vita, ma ora non poteva più entrare in laboratorio. Cosa fare? Darsi al cioccolato! E quindi costruire sulla tradizione famigliare della pasticceria trasformandola nel mondo del cioccolato e del tartufo, così da valorizzare il prodotto del territorio piemontese per eccellenza: la nocciola!

Da qui il viaggio è molto lungo. Ingredienti di qualità, connessione con il territorio, ricerca e innovazione, hanno portato La Perla di Torino a essere un’azienda di eccellenza conosciuta nel mondo. Nati in via Catania 9, dove ora si trova lo spaccio, il laboratorio viene spostato nel 2015 sul Lungo Dora Pietro Colletta, dove l’azienda si ingrandisce e si sviluppa in uno spazio costruito con materiali a basso impatto e macchinati all’avanguardia con consumi ridotti. Nel 2020 inoltre Valentina decide di riconvertire il laboratorio con energie 100% rinnovabili, che permettono di ridurre del 75% l’emissioni di CO2 in un solo anno.

Con l’arrivo del Pastry Chef Filippo Novelli inoltre la ricerca qualitativa e di prodotto si espande sempre più andando a creare ricette dove la nocciola raggiunge vette mai nemmeno immaginate. Avete provate per esempio la crema spalmabile al tiramisù? No? Beh ecco provatela!

Valentina Arzilli, storia di una imprenditrice

È Valentina a raccontarmi tutto questo e a guidarmi nella degustazione dei suoi tartufi. Si vede da come le brillano gli occhi di quanto è felice di ogni ricetta. Mi racconta della liquirizia calabrese che incontra la nocciola nei nuovi tartufi e di come non avrebbe mai pensato potessero stare bene insieme. Della ricerca nel packaging dei prodotti così importante per lei: il Macaè si ispira alle connessioni che abbiamo scoperto così forti durante la pandemia, i tartufi Arachide, Pistacchio e Liquirizia si ispirano alla botanica di queste piante, i Puro Nero e Puro Latte sono contaminati dal mondo della moda. Mi consiglia di provare il tartufo alle arachidi salate con una buona bollicina italiana e io non mancherò di farlo!

Come tutte le figlie all’inizio ci prova ad allontanarsi dall’azienda di famiglia. Studia in Italia e all’estero, fa le sue esperienze anche molto importanti di lavoro, ma poi da qualche parte sente il richiamo dell’azienda in cui è cresciuta e così durante il Cibus di Parma nel 2006/2007 capisce che il suo mondo è a Torino e che gli amanti del tartufo si meritano che lei porti innovazione nel loro mondo. E da allora è quello che ha fatto, conducendo l’azienda con gioia e passione e preoccupandosi di tutti quelli che lavorano con lei, ancor di più durante l’ultimo anno.

You say tartufi?

Ok, ma ora parliamo dei tartufi cheddite? Dove nasce l’idea e come vengono creati? Ovviamente, il tartufo di cioccolato nasce a Torino ed è una ricetta eco-sostenibile. La sua invenzione è infatti legata alla produzione di torrone con le nocciole di cui si voleva riutilizzare lo scarto di nocciola. Si provò quindi a impastare le nocciole con cioccolato, cacao e pasta di nocciole e si inventò un dolce unico dall’aroma intenso di nocciola.

I tartufi delLa Perla di Torino sono tanti, 14 tipi per accontentare tutti i gusti e tutti i palati. Le ricette coniugano la ricerca gustative del tartufo con quella estetica del packaging, molto importante per l’esperienza del cioccolato La Perla a cui Valentina tiene particolarmente. Il tartufo nasce dalla pasta di nocciola e dallo zucchero che insieme agli altri ingredienti creano queste meravigliose perle di sapore. Qui vi racconterò quelli più particolari!

Il tartufo Fondente Macaè
Ultimo nato di casa La Perla, a giugno 2020 in piena pandemia e le influenze si vedono! Creato unendo le fave di Cacao di Bahia brasiliane con le Nocciole del Piemonte. Un tartufo vestito con un reticolato che rappresenta le connessioni e la rete tra le persone. Perchè proprio l’anno scorso ci siamo accorti quanto siamo tutti collegati.

Il tartufo Liquirizia e Nocciola
Mai provato ad abbinare la liquirizia alle nocciole? Sicuramente è stato un azzardo, ma non posso che dirmi soddisfatta del risultato. Un tartufo al cioccolato bianco (il mio preferito!) con dei cristalli di liquirizia che scoppiano in bocca!

Il tartufo Arachide Salata
Ok, io per il burro di arachidi ci vado pazza e quindi non potrà essere una sorpresa che questo tartufo mi sia piaciuto particolarmente. Ma oltre alle arachidi c’è il sale di Cervia che lo arricchisce! Così tra cioccolato bianco, caramello, arachidi e sale le mie papille non sapevano proprio più cosa pensare!

Il tartufo al Pistacchio
Un super classicone quando ci vuole ci vuole. Pistacchio di Sicilia e dolcissimo cioccolato bianco che qui si uniscono in una perfetta simbiosi e io potrei mangiarne per sempre.

Il tartufo Latte senza Latte
Il mio preferito: il tartufo Vegan Friendly con latte di cocco. Il tartufo inclusivo per eccellenza che nulla ha da invidiare ai suoi cugini e che è reso cremosissimo dal cocco. Il gusto è leggero e digeribile, senza perdere in sapore!

Oltre al tartufo c’è di più!

Non solo tartufi naturalmente nel catalogo delLa Perla di Torino, ma anche tantissime altre creazioni in cioccolato e pasticceria. A Natale abbiamo assaggiato il loro panettone e ne siamo rimasti folgorati. I gianduiotti poi sono un classico torinese, ma che siano davvero buoni, non è mai così scontato 😉 E poi non dimentichiamoci mai le creme spalmabili che per iniziare la giornata sono la PERFEZIONE! Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti! Tra l’altro per San Valentino hanno preparato una speciale esperienza da fare a casa che può essere acquistata sul loro negozio online e che arriva direttamente a casa! Che anche quest’anno qualsiasi occasione per festeggiare è una buona occasione!


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