Pasta. Scusate se per lei ho un debole, ma chi non ce l’ha? Che cosa rappresenta per voi? Io lo so che c’avete, come me, questa cosa sentimentale nei confronti della pasta. Cardine della cucina italiana, così confortante e appagante nella sua semplicità. Ma non credo c’entri solo la tradizione, quanto quella sensazione che sa evocare. Calore, ricordi, affetto, famiglia… pensateci: alla fine la pasta è la cosa che ci accomuna tutti e più di tutto. E ora che Miscusi, olimpo del carboidrato, ha aperto i battenti a Torino, tu che fai, non vieni a fare la scarpetta?
Miscusi
Via Luigi des Ambrois 7| Torino
Prenotazioni via WhatsApp +39 338 8112221
Lunedì – Giovedì | 12.00 – 15.00 & 18.30 – 23.00
Venerdì – Sabato | 12.00 – 15.30 & 18.30 – 24.00
Prezzo | Pranzo: dai 7 ai 10€ a piatto | +2€ di servizio la sera e nel weekend
Prezzo | dai 7 ai 10€ a piatto +2 di servizio la sera e nel weekend
Sito web | Facebook | Instagram
Miscusi: la felicità è fatta di ingredienti semplici
Questa è la prima cosa che leggerete aprendo il menu di Miscusi ed è la frase che accompagna il messaggio più affettuoso e rassicurante mai letto in un ristorante (dopo “vino illimitato”, ovviamente): “Benvenuti a casa”. E qui da Miscusi Carlina il benvenuto te lo danno i ragazzi dello staff, sempre cortesi e sorridenti, lo percepisci in questo ambiente così accogliente e familiare. Un concept eccentrico ma semplice, che ha contribuito senza dubbio a fare di questo, e degli altri ristoranti Miscusi, locali dalla filosofia iper azzeccata. Complici le tovaglie a quadri, i soffitti coperti da spighe di grano o i tavoli in legno, sta di fatto che venire a mangiare qui è un po’ come godersi un pranzo dalla nonna in cui la parola d’ordine è “condivisione“, oltre che “vuoi assaggiare?“.
Da Miscusi, dove la scarpetta è d’obbligo
“Ok, ma quindi questa fantomatica pasta com’è?”, “Che ha Miscusi di diverso dagli altri locali monotematici di pasta?” Ragazzi, io la mia risposta ce l’ho ed è moto semplice: la convivialità. L’aria che si respira qui dentro e tutto ciò che questo team di ragazzi giovanissimi ha saputo immaginare e poi realizzare. Sono davvero bravi a trasmettere a chiunque passi di qui, per un pasto fugace o per una cena da assaporare in tranquillità con gli amici o la famiglia, questa sensazione così positiva di ambienta familiare.
“Miscusi” è un’esclamazione piuttosto nota e utilizzata da noi italiani al ristorante per attirare l’attenzione del cameriere e si traduce qui in un (buon) piatto di pasta, come quella fatta in casa dalle vostre nonne la domenica mattina. Viene trafilata fresca quotidianamente nel pastificio a vista interno al ristorante (fatta eccezione per trofie e orecchiette, prodotte da pastai specializzati nelle zone d’origine), e ottenuta da farine biologiche italiane. Troverete sia grandi classici come paccheri, spaghetti e tagliatelle, che trafile speciali come le caserecce di farina integrale, le ruote al farro e i rigatoni con farina di mais e riso (sì, anche gli intolleranti al glutine possono pranzare da Miscusi!).
Ovviamente, nei ristoranti monotematici Miscusi, ad accompagnare la pasta non possono che esserci degli ottimi condimenti che puntano, oltre che all’italianità, alla genuinità delle materie prime. Spaziamo dal pesto genovese alla cacio e pepe, passando per gricia, carbonara, sughi alle verdure e alle noci, ovviamente con le opportune varianti e novità ogni settimana.
Sono consapevole, ad esempio, di essermi persa una spettacolare “Cacio e pepe con tartare di gamberi di Mazara al profumo di limone“. Ancora oggi me ne pento amaramente e riguardo le foto di quel piatto stellare sul loro feed di Instagram con tanta malinconia. “Chissà se torneranno”, penso, o “Chissà a quale abbinamento o condimento speciale stanno pensando per il prossimo mese i ragazzi di Miscusi”. La curiosità è sempre tantissima e loro sono bravissimi a stupirvi perché è proprio questo che amano fare. Cercare con cura i produttori e i fornitori di ogni singolo ingrediente del menu.
Quando mi innamorai di un Pacchero su Instagram
Stavo pensando di scrivere un intero paragrafo dedicato a lui, “il piatto”: quello che nel 2017 mi fece scoprire e innamorare di Miscusi. Quello che mi ha introdotto e fatto conoscere questo concept di pasta geniale, facendomi capire quanto questi ragazzi dell’89 (Alberto e Filippo, i due fondatori), fossero davvero in gamba.
Miscusi poi è cresciuto tantissimo da quel giorno in cui, scorrendo fra le stories di Instagram, mi sono imbattuta nel Pacchero Tricolore: ed è stato un vero colpo.
Pomodoro fresco, burrata, crema di pistacchi e granella. Lussuria, in pratica.
Avevo visto l’esatta trasposizione della perfezione in un piatto. Da lì è nato l’amore, ma ho dovuto aspettare qualche anno per veder realizzato il mio sogno di affondarci dentro la forchetta e quando è successo, bhe… ve lo devo descrivere?
Per me questo è, e sarà per sempre, il piatto identificativo di questo posto, perché è esattamente come lui: semplicemente azzeccato, rilassato, ricercato, esagerato! Questo piatto è “casa”, Miscusi è casa!
Miscusi! Ce ne può portare un altro?
Miscusi è un ristorante monotematico sulla pasta, e di pasta ne ha davvero di tantissimi tipi, ma non crederete davvero di trovare solo quella sul menu? Nah! Innanzitutto, mentre sarete lì con l’acquolina in bocca ad aspettare il vostro piatto di trofie al pesto, potreste pensare di concedervi l’esperienza della bruschetta tricolore. Tre semplici fette di pane tostato ricoperte da dosi massicce di: crema di basilico, burrata, pomodori secchi, con le quali vi sarà praticamente impossibile non sbrodolarvi.
Ed è proprio su una fetta di pane che i sapori e la qualità degli ingredienti semplici vengono esaltati al massimo, non credete?
Tra le altre proposte “extra-pasta” troverete poi la parmigiana di melanzane, piatto immancabile dei pranzi in famiglia e la famigerata burrata con pomodorini sott’olio…la stessa che vorrete aggiungere anche sulla vostra pasta! Pane per fare la scarpetta (obbligatoria, altrimenti vi mandano a lavare i piatti, proprio come a casa) e acqua sempre gratuiti, mentre per quanto riguarda il vino, Miscusi ha deciso di affidarsi al produttore Trevigiano Sutto.
Il rosso dal sapore morbido, con note fruttate e speziate, il Prosecco Batiso, e il bianco armonioso ed equilibrato sono i vini che troverete sulle tavole a quadri apparecchiate di casa Miscusi, insieme agli sciroppi: menta, orzata, mandorla, e altri gusti che vi faranno ricordare certamente i tempi a casa delle vostre nonne!
Una menzione va fatta anche ai dolci, unica parte del menu non prodotta nel ristorante ma da una pasticceria di fiducia. Tiramisù a mattonella che ho trovato un po’ poco cremoso per i miei gusti, ma tendenzialmente buono, Torta della nonna eccezionale, Tortino al cioccolato con cuore morbido che regala sempre grandi emozioni.
Bene. Siamo arrivati al fondo. E dopo aver preso sta taglia in più, potete pagare il vostro conto super sereni (la pasta costa dai 7 agli 11 euro a piatto), e tornarvene a casa con i vostri centimetri in più sui fianchi…ma felici!
Noi delle Strade qui da Miscusi siamo stati proprio bene, come potete notare dalle foto di Fabio in cui ci immortala particolarmente felici a brindare. Questo è proprio il posto ideale per una reunion fra amici e per chi, come noi, della “condivisione” ne ha fatto uno stile di vita!
Un cheers quindi a tutta la Miscusifamily!
All images © 2019 Fabio Rovere