Misticanza Osteria della Terra: l’arte della cucina vegetariana

Luisa Cuomo Pubblicato il 6 Novembre 2024

Nel grande calderone della curiosità quello che mi colpisce sempre tanto è quando la semplicità fa la differenza, e senza dubbio questo è l’effetto che ha avuto su di me Misticanza Osteria della Terra.

La prima volta è stata a maggio: ho conosciuto Marta, chef e proprietaria di Misticanza ed è stato subito amore. La seconda volta è stata d’estate: il tavolino era lo stesso, segno di un’attenzione mai scontata nè banale. La terza volta è stata in occasione di una cena tra stradare, e come immaginavo è stato un successo.

Cosa rende unica Misticanza

Marta, classe ’87, vegetariana da oltre 10 anni, apre Misticanza alle porte del 2020. Poco dopo mette in stand-by il tutto per ripartire lentamente ma con decisione verso il suo progetto.

Autodidatta, porta nei suoi piatti l’amore per la terra e la forza della sua scelta, creando con estro creativo piatti che faranno ricredere anche i più scettici nei confronti della cucina vegetariana.

Sfidando preconcetti e bigottismi su una cucina 100% naturale, Marta porta fieramente avanti il suo magnifico progetto creando menù che seguono l’alternanza delle stagioni, assecondando i doni della terra, unendoli non solo alla sua fantasia ma anche a un gusto che, ve lo assicuro, non ne sbaglia una.

A completare il tutto, una scelta dei vini che definire azzeccata è poco. Vini naturali e biologici dal sapore unico, anche questi frutto di una ricerca mirata e mai scontata: il sommelier Lorenzo scopre, prova, assaggia e propone vini, raccontandone storie, origini e sapori.

L’Osteria della Terra

Faccio una premessa: se le materie prime sono frutto della terra, tutto il resto, dal pane alla pasta, dal seitan ai dolci, è rigorosamente fatto in casa, e fatto davvero bene.

Il menù cambia ogni 3/4 mesi: antipasti, primi, secondi, niente fuori menù e una carta dedicata ai dolci. Ogni portata prevede 4 alternative, e vi assicuro che alla fine vi verrà voglia di tornare per assaggiare quello che non avete provato.

Ogni pasto inizia con un assaggio del cestino del pane e degustazione d’olio insieme all’amuse-bouche a fantasia della chef.

Abbiamo assaggiato l’uovo alla coque con robiola e cime di rapa e i pizzoccheri in salsa con sfogliato al grano saraceno, soddisfacendo insieme palato e occhi.

Abbiamo proseguito con i primi: plin di castagne e segale con aglio nero, riduzione al porto e spuma di parmigiano, papparedelle stampate con zucca, latte e liquirizia e fusilloni con fondo di tuberi, funghi, aceto di lampone e nocciole.

Si, abbiamo provato anche il seitan: per qualcuna di noi è stata la prima volta e una scoperta molto piacevole.

Finiamo con i dolci, parte imperdibile di questo viaggio tra i sapori della terra: toffee pudding alle mele e una frolla con cioccolato fondente, caffè e mascarpone per deliziare fino all’ultimo il palato.

Perché vi consiglio Misticanza?

Ogni piatto è un capolavoro che unisce la natura e la creatività della chef. Con passione e sorriso, Marta trasforma ogni cena in un’opportunità per riflettere su cosa mangiamo e come scegliamo di farlo, attraverso un viaggio gastronomico che va oltre il semplice pasto!

Vivo a Roma ma sono una cittadina del mondo, di sana e robusta costituzione. Di buona forchetta e buon bicchiere, che è sempre mezzo pieno!

Tutte le immagini sono di © Giulia Pietroletti 2024

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