Particolare Milano: il ristorante con giardino (anche) coperto
Particolare Milano è un ristorante con giardino nato nel 2019 a pochi passi da Porta Romana. Il progetto unisce la visione dei tre soci: la cucina di Andrea Cutillo, la gestione della sala da parte di Luca Beretta e la cura dei dettagli di Mino Traversi. Il risultato è un ristorante che si impegna per la massima qualità, senza compromessi, con l’obiettivo di lasciare un’impronta distintiva nel settore.
Un giardino segreto a Milano
Per creare Particolare Milano, gli architetti Rodolfo Sormani, Alessandro Tonassi e Matteo Ranghetti si sono ispirati all’eleganza degli anni ’50 e ’60. Le prospettive specchiate, le texture a rombi, le combinazioni cromatiche, il design degli arredi, le lampade dorate riflettono l’influenza dei grandi maestri dell’architettura del secolo scorso. Ma la vera chicca è il bellissimo giardino interno, una rarità a Milano, in grado di trasformarsi con il susseguirsi delle stagioni grazie ad un sistema di coperture e vetrate.
La cucina di Particolare
Lo chef Andrea Cutillo si distingue per una cucina che lui stesso definisce semplice ma ricercata, mettendo al centro la qualità della materia prima. La sua cucina attinge dall’ampia tradizione partenopea, radicando le radici nella cultura culinaria del luogo. Il menu è in costante evoluzione, seguendo le stagioni e l’ispirazione dell’artista culinario, il quale è appassionato di sperimentazione, introducendo sempre nuovi e affascinanti elementi ed accostamenti ai suoi piatti. Una grande importanza è data alla stagionalità e alla provenienza delle materie prime, che sono sempre fresche e provenienti da una filiera corta.
Il menu degustazione
Da Particolare abbiamo provato il menu degustazione (disponibile da cinque e sette portate), e siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’estrema qualità degli ingredienti e dagli abbinamenti inediti e studiati alla perfezione. Abbiamo iniziato la cena con un tris di antipasti: gamberi alla fiamma con sedano, pomodorini e cipolla, tartare di branzino con patata americana e il loro famoso Uovo 64° in crosta di panko, carciofi e battuta di agnello norvegese.
A seguire, il loro risotto al parmigiano, limone, carciofo fritto e crudo di capasanta (o gamberi, se siete intolleranti come me), un piatto che definirei commovente e che da solo mi spingerebbe a ritornare da Particolare il prima possibile. Concludiamo con petto d’anatra, coste e lamponi e un bis di dolci, una meringa al bergamotto e il loro tiramisù con sorpresa di caffè in cuore di cioccolato bianco.
Il servizio è sicuramente di livello, elegante ma informale. Per i vini ci siamo lasciati consigliare da Luca, il sommelier, scegliendo cantine del sud perfette per il menù proposto dallo chef. I prezzi sono in linea con quelli di Milano, e veramente ottimi se si pensa alla qualità e alla tipologia delle materie prime. Un’esperienza decisamente consigliata.
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