Itinerari di viaggio, quanto non ci piace stare fermi?
“Ho prenotato un volo per Lisbona” è stata molto probabilmente la frase più frequente che avete ascoltato negli ultimi due anni, durante l’ennesima conversazione a tema viaggi. Le vostre bacheche di Instagram sono state invase dai colori degli azulejos e dai panorami dei miraduro e voi avete aggiunto il Portogallo alla wish list. Io sono partita e sono tornata a casa con la sabbia dell’oceano tra i capelli. Voglio raccontarvelo qui!
8 giorni in Portogallo: da nord a sud
Mille indirizzi + 1 per viversela veramente
Porto – la magia del nord
Porto è stata la prima delle varie tappe toccate durante la mia avventura. Una città attraversata da un fiume che ne segna i confini frastagliati, in cui il dinamismo dei giovani in fermento si mescola con la lentezza dei tempi. Iniziate la vostra giornata con un caffè ed un pasteis de nata al Mjestic e camminate fino alla stazione solo per ammirarne gli interni. Salite fin su alla cattedrale ed ammirate la città dall’alto. Rifocillatevi con uno spuntino alla Mercearia das Flores e dedicatevi allo shopping di profumi da Claus Porto. Nel pomeriggio spostatevi nella zona nord, visitate le Jardin do Palacio de Cristal, l’Igreja do Carmo e la torre dos Clerigos. Lasciatevi tentare dagli artigiani che trovate sulla strada, dai gioiellieri, dalle gallerie d’arte e dai negozi vintage. Ad orario aperitivo correte sulla terrazza Base e bevetevi un mojito al Porto stesi sul prato tra la musica ed i locals.
Scendete poi verso Ribeira, il quartiere più a sud. Ascoltate il fiume, fatevi cullare dalla salsedine tra le viuzze in pietra piene di ristorantini bellissimi. Adega Sao Nicolau sarà la vostra prima volta di vero bacalau. Scegliete di sedervi fuori e chiedete consiglio per il vino, assaporate la fine di una giornata fino in fondo. Ultima esperienza da non perdere? Un giro tra le cantine! Almeno un paio meritano di essere viste: Porto Cruz terrace per una merenda a base di formaggi portoghesi e vino, Quinta dos Corvos per conoscere una piccola realtà giovane ed autentica.



Rotolando verso sud
Il mattino dopo affittate un’auto e partite alla scoperta verso sud: tra le mie tappe durante la corsa verso Lisbona ci sono state Obidos con i suoi paesaggi quasi toscani, il cioccolato e la jinjina, i panorami da fiaba. Coimbra con la sua università secolare, i suoi murales antifascisti, l’orto botanico ed il Fado. Nazarè con le sue onde di 30 metri, il museo del surf e le spiagge kilometriche. Sintra con le sue residenze reali che profumano di oriente, i suoi parchi naturali incredibili ad un passo dai rumori della città.


E finalmente…Lisbona – giorno 1
Quaranta minuti di macchina ed ecco che si arriva a Lisbona, la capitale dei garofani rossi sui tavolini del bar, dei tram ai piedi delle salite vertiginose, della resistenza, dell’orgoglio portoghese. La mia visita della città è cominciata dalla periferia: Belem ed il monastero Dos Jeronimos, i pasteis de nata ricoperti di cannella e zucchero a velo, il lungo fiume più rilassante di sempre. Tornando verso il centro, fermatevi da LX Factory, un complesso di edifici post industriali dove artigianato, cibo e drink e caffè si fondono insieme armoniosamente.
Dirigetevi poi nel cuore della città: il Moorish quarter, nella zona nord è stata una bellissima sorpresa. Il Largo do Intendente Pina Manique dove prendere un caffè dal Largo Estudio ammirando la piazza e le mille etnie che la abitano tra i murales colorati. Comprate un azulejo fatto a mano da Cortico & Nentos e salite all’ultimo piano di un centro commerciale in Praca Dom Duarte per godere di una vista pazzesca con un drink in mano nella bellissima Topo terrace. Per cena regalatevi un menù tipico da The Decadente (un collettivo molto figo in città) e fermatevi nei miraduro che incontrate sulla via per godere di una vista al crepuscolo.


E finalmente…Lisbona – giorno 2
Il giorno successivo alzatevi presto e fate colazione in Praca do Rossio, da La Confeitaria Nacional, la più storica delle pasticcerie in città. Passeggiate fino al Convento do Carmo ovvero ciò che è rimasto della cattedrale dopo il terremoto del 1755, un edificio dal fascino delle cose incompiute, meravigliosamente integrato con la città. Usciti da questo paradiso fate visita alla Sapataria do Carmo, un negozio di artigiani che fanno scarpe a mano di una qualità eccelsa. Arrivate poi nell’Alfama, il quartiere multietnico per antonomasia dove poter pranzare in una delle botteghe che trovate per la strada. Graco do Vinho è un ottimo compromesso: cibo e tradizione, semplicità e frugalità. Visitate la cattedrale ed ammirate la Casa Dos Bicos, l’Arco della Rua Augusta e Piazza del Commercio. Arrivate nella zona del Chiado dove poter fare shopping di ceramiche (Caulino handmade ceramics e ceramics na LInha super consigliati) e pezzi d’arte e dove poter prendere l’ennesimo drink all’Entretanto rooftop bar.
Non sottovalutate, poi, la zona del Principe real con le sue boutique e le sue strade ampie. Fermatevi ed acquistate una candela da Caza Das Vellas Loreto, e correte verso l’Eimaixada concept store: un edificio fantastico dove coabitano negozi di costumi e tappeti e dove il wifi è libero ed il caffè buonissimo. Per lo shopping vintage andate da Bird on a Wire: un posticino delizioso con proprietarie fantastiche che vi aiuteranno a scegliere tra le mille bellezze cha hanno in negozio.
Per una merenda a base di frutta o una spesa di prodotti tipici, il mercato de Ribeira è perfetto. Così come, come ultima cena in questa bellissima città vi straconsiglio Antonia Petiscos Bairro Alto, tre tipi di bacalau uno più buono dell’altro.
Il mio viaggio termina quì, dopo 550 km in auto, 6 città, 11o km percorsi a piedi e 370 piani saliti. Dopo aver assaggiato almeno 3 tipi di baccalà, 3 tipi di Porto ed uno svariato numero di shot di ginjinha e liquor su beirao.
Allora OBRIGADA Portogallo. Grazie per la tua fierezza e per le emozioni negli occhi dei più anziani. Grazie per la cura con cui riponi nei cassetti le antiche tradizioni. In Portogallo i più giovani fanno i mestieri di una volta e la wifi è sempre free.
Ci vediamo presto!
All images © 2019 Maria Chiara Ferrante